VELITI (velĭtes)
Plinio Fraccaro
Al termine rorarii, con cui ancora all'età di Plauto s'indicavano i soldati romani armati alla leggiera, si sostituì nel sec. II a. C., quello di velites (sing. veles-itis, [...] da velox: per analogia con pedes ed eques). Una legione normale di 4200 fanti contava 1200 veliti, scelti fra le reclute più giovani delle classi inferiori per censo; essi erano assegnati in numero di ...
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Cavaliere romano (sec. 1º a. C.), genero del grammatico Lucio Elio Stilone; grammatico egli stesso, si era appropriata la paternità di un libro del suocero, non ancora pubblicato. Pare, da Varrone, che [...] egli avesse composto un'opera glossografica. Secondo Cicerone era tanto pratico dello stile plautino da saper riconoscere se era di Plauto o no qualunque verso comico gli fosse citato. ...
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In origine, presso i Romani, breve iscrizione ed epitaffio, poi corta formula, specialmente giudiziaria. Nelle iscrizioni funebri, gli e. furono prima in versi saturni, poi in esametri, distici elegiaci, [...] e. degli Scipioni (conservati nei Musei Vaticani), dal 250 al 139 a.C.; quelli, di tradizione letteraria, a ricordo di Nevio, Plauto, Ennio, Pacuvio; quelli, infine, dei fondatori della potenza di Roma che Augusto collocò (2 a.C.) nel foro (➔ anche ...
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Sarsina Comune della prov. di Forlì-Cesena (100,8 km2 con 3682 ab. nel 2008). Il centro è situato a 243 m s.l.m. nell’Appennino Tosco-Romagnolo, a breve distanza dalla confluenza nel Savio del Fanante, [...] su un ripiano che domina la sponda sinistra del Savio.
Antica città umbra, patria di Plauto, fu conquistata dai Romani nel 266 a.C. Nel Medioevo ebbero dominio sulla città i vescovi con il titolo di conti di Bobbio. Presa nel 1406 dai Malatesta di ...
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Uomo di stato e umanista (Noordwijk 1545 - Aia 1604). Convertitosi al protestantesimo, fu inviato dagli Stati d'Olanda presso Elisabetta I d'Inghilterra per indurla ad appoggiare la causa delle Province [...] ufficiale degli Stati d'Olanda (Annales rerum a priscis Hollandiae comitibus ecc., 1599), pubblicò la Batavia di H. Junius (1588) e la cronaca rimata di Melis Stoke (1591). Curò edizioni di Plauto, Sallustio, Catullo, Orazio, Tibullo e Petronio. ...
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Letterato e diplomatico (Bibbiena 1470 - Roma 1520). Fedele ai Medici anche nell'esilio, da Leone X fu creato cardinale (1513) e gli furono affidate importanti missioni diplomatiche. Fu legato presso l'esercito [...] ), la Calandria (rappresentata a Urbino nel 1513, con prologo di B. Castiglione; in Vaticano nel 1518; alla corte di Francia nel 1548), derivata dai Menaechmi di Plauto: vivace, arguta e ben connessa, è una delle migliori commedie del Cinquecento. ...
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Storico romano (n. 118 a. C. circa - m. Creta 67 a. C.). Nel 78 fu praetor urbanus, poi propretore in Sicilia; prese parte alla guerra contro i pirati come legato di Pompeo, ma cadde malato e morì a Creta. [...] confermato da Cicerone, che pur considerava S. un grande storico per l'acutezza dell'indagine. Tradusse liberamente in lat. le Favole Milesie di Aristide di Mileto. Diverso da questo S. è un omonimo grammatico, più tardo, commentatore di Plauto. ...
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CANTELMO, Sigismondo
Tiziano Ascari
Nacque, forse ad Alvito, intorno all'anno 1455 da Pietro Giampaolo, duca di Sora e conte di Alvito e di Popoli, e da Caterina Del Balzo. Non si sa quale parte egli [...] con Anna Sforza aveva, insieme con Niccolò da Correggio, preparato e diretto le rappresentazioni del Menecmi e dell'Anfitrione di Plauto e dell'Andria di Terenzio.
Nel 1493, avendo il duca Ercole deciso di mandare il figlio Ferrante alla corte di ...
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BARBAVARA, Marcolino
Nicola Raponi
Figlio di Giacomo, della famiglia novarese dei conti di Castello, ebbe la cittadinanza milanese, come i suoi fratelli, probabilmente a motivo della parentela con Francesco [...] Pavia il B. conobbe e fu in rapporti di amicizia con il Panormita che gli dedicò la sua illustrazione del teatro di Plauto e in particolare il Curculio e i Coptivi; con Francesco Pizolpasso, vescovo di Pavia e più tardi arcivescovo di Milano, che lo ...
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varroniano
agg. – Di M. Terenzio Varrone (116-27 a. C.), detto Reatino perché nativo di Rieti (lat. Marcus Terentius Varro Reatinus), erudito, scrittore e uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, autore di varie opere, pervenuteci...
arpagone2
arpagóne2 s. m. – Propr., nome (fr. Harpagon) del protagonista dell’Avare (1668) di Molière, usato antonomasticamente per indicare persona molto avara, cupida di guadagno. La parola è connessa con la voce prec.; già in Plauto, infatti,...