MUSOLINO, Benedetto
Giuseppe Paladino
Patriota e uomo politico, nato a Pizzo di Calabria l'8 febbraio 1809, morto ivi il 15 novembre 1885. Datosi a viaggiare, percorse tutto l'Oriente dall'Asia Minore [...] uno dei capi della sollevazione calabrese. In quella circostanza ebbe il padre Domenico e il fratello Saverio massacrati dalla plebe, inferocita contro i liberali. Egli con un fratello e col nipote, Giovanni Nicotera, riuscì a salvarsi a Corfù, donde ...
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corruzione
Giovanni G. Balestrieri
Il tema della c., inteso come indagine delle cause che provocano il declino e la disgregazione della compagine politica, sostanzialmente assente nel Principe, occupa [...] , si legge che furono proprio le lotte sociali che rovinarono «al tutto la libertà romana», per il «tanto odio intra la plebe e il senato» (§ 16).
Di fronte alla perentorietà di questa affermazione, occorre però avvertire che in I xxxvii non si legge ...
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CASATI, Alfredo
Marina Bonaccini
Nacque a Milano il 1° ott. 1857 da una famiglia di modestissime condizioni economiche: del padre Luigi si ignora la professione, della madre, Virginia Sottocornola, [...] ambiente che il C. entrò in contatto con alcune delle personalità più significative del socialismo evoluzionista della Plebe: E. Defranceschi, E. Bignami, O. Gnocchi Viani. Con quest'ultimo, soprattutto, stabilì un'amicizia e una collaborazione ...
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ACETO CATTANI, Pietro
Francesco Brancato
Figlio di Francesco e fratello di Giovanni, nacque a Nicosia nella seconda metà del sec. XVIII. Erede del titolo comitale della famiglia, fu, nel 1812, membro [...] l'A. si curò di informarne il luogotenente del re, Diego Naselli, proponendo, fra l'altro, che "per lusingare l'insolente plebe" ed evitare maggiori disordini, sessanta artigiani venissero ammessi alla difesa del forte insieme con i militari. Dopo la ...
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GIULIE, LEGGI
Plinio Fraccaro
. Quasi tutte le leges Iuliae sono state rogate o da Cesare (C. Iulius Caesar) o da Augusto (C. Iulius Caesar Octavianus): fanno eccezione la lex Iulia di L. Giulio Cesare [...] (per es., Vatinio per Cesare; v. anche giulia e papia poppea, legge).
Console nel 59 a. C., Cesare rogò, per la plebe, una prima lex Iulia agraria che ordinava l'assegnazione ai cittadini poveri dell'agro demaniale, eccetto l'agro campano, e di altri ...
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BENEDETTO III, papa
Ottorino Bertolini
Di famiglia romana; il padre si chiamava Pietro. Sin dall'inizio della sua carriera ecclesiastica appare nel clero del patriarchio lateranense, e quindi nella [...] cinto dal prestigio di sacerdote di grande dottrina, mitezza, affabilità, carità, devozione. Racconta che clero, aristocrazia laica, plebe e popolo, riuniti per eleggere il nuovo papa, furono unanimi nel gridare il suo nome e nell'accorrere a S ...
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FONSECA PIMENTEL, Eleonora de
Cinzia Cassani
Nacque a Roma il 13 genn. 1752 da Clemente e Caterina Lopez de Leon. Era dunque giovanissima quando, nel luglio del 1760, al tempo della massima tensione [...] , pp. 235-258; G. Sorel, Lettere a B. Croce, Bari 1980, p. 43; D. Scafoglio, Lazzari e giacobini. La letter. per la plebe (Napoli 1799), Napoli 1981, pp. 1-20; F. Venturi, Settecento riformatore, IX, Torino 1984, pp. 227-231; G. Galasso, I giacobini ...
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ARGELATI, Filippo
Italo Zicàri
Nacque a Bologna nel dicembre 1685 da Antonio e da Augusta Bonsignori. Compiuti i primi studi nelle scuole pubbliche dei gesuiti e addottoratosi in diritto, probabilmente [...] della sua città, ma rarissime sono le notizie in proposito. Sappiamo soltanto che nel 1717, lasciando la carica di tribuno della plebe, pronunci&un discorso d'istruzione ai suoi successori, che venne assai lodato. Due anni dopo si recò a Modena ...
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Ecclesiastico (Castelmonardo, od. Filadelfia, Catanzaro, 1731 - Potenza 1799), fautore del giansenismo nell'Italia meridionale. Entrato fra gli oratoriani, compì gli studî a Roma, ove fece parte del gruppo [...] re di Francia, 1788) e dell'episcopalismo (Ragionamenti dell'autorità degli arcivescovi del Regno di Napoli di consacrare i vescovi, 1788) e contro le dottrine di morale proposte da s. Alfonso Maria de' Liguori. Morì ucciso dalla plebe antigiacobina. ...
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Era il nome di due magistrati creati periodicamente in Roma con l'esclusiva missione di compiere il census populi (v. censimento). Il nome deriva da censere ed esprime il carattere soggettivo e arbitrario, [...] ravvolti dopo morti in un paludamento purpureo. I censori sono anch'essi sottoposti all'intercessione dei tribuni della plebe, ma era norma sempre osservata che questi intercedessero solo contro atti di giurisdizione, non contro operazioni del censo ...
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plebe
plèbe s. f. [dal lat. plebs plebis]. – 1. Propriam., parte della popolazione dell’antica Roma, formata da piccoli proprietarî, artigiani, trafficanti, nullatenenti, ecc., che inizialmente non godeva di tutti i diritti politici (dei quali...
plebano
agg. [dal lat. mediev. plebanus, der. di plebs nel sign. di «pieve» (v.)], non com. – Relativo, appartenente a una pieve: parroco p., titolare di una pieve; chiesa p., pieve (in quanto edificio sacro): all’orologio della chiesa p....