1. Secondo la tradizione più accreditata, tribuno della plebe nel 471 a. C.; e, di nuovo, nel 449, quando persuase la plebe a ritirarsi sul monte Sacro e fece approvare una legge per cui era punito di [...] morte chi avesse impedito l'elezione dei tribuni. 2. Tribuno della plebe nel 357 a. C., fece approvare una legge che limitava l'interesse sui prestiti all'8,33% (1/12 del capitale). ...
Leggi Tutto
Nome di due personaggi romani: 1. Tribuno della plebe nell'anno 90 a. C., legato di Silla contro il re Mitridate nell'84, fu console nel 76, proconsole della Macedonia nel 75-73 e vincitore dei Traci e [...] 53. 2. Figlio del precedente, difensore anche lui di Clodio, di cui sposò la vedova Fulvia (52 o dopo), fu tribuno della plebe nel 50 a. C.; prima avversario poi sostenitore di Cesare, al quale giovò durante il ritorno dalla Gallia. Ebbe quindi tre ...
Leggi Tutto
Nome di alcuni personaggi romani. 1. Tribuno della plebe (122 a. C.), pose il veto alla legge presentata da Gaio Gracco per l'estensione del diritto di cittadinanza ai Latini: promise loro, però, la deduzione [...] console nel 112, combatté con successo contro gli Scordisci; morì nel 109 quando era censore. 2. Figlio del precedente. Tribuno della plebe (91 a. C.), si fece autore di una complessa riforma intesa ad abolire il controllo che il ceto equestre aveva ...
Leggi Tutto
OTTAVIO, Marco (M. Octavius)
Plinio Fraccaro
Tribuno della plebe nel 133 a. C. Oppose il suo veto alla proposta di legge agraria di T. Sempronio Gracco, che egli, pare in buona fede, riteneva dannosa; [...] modo O., ma la ritirò per intercessione della madre Cornelia. Nient'altro sappiamo di lui.
Bibl.: G. Niccolini, Fasti dei tribuni della plebe, 2ª ed., Pavia 1934, p. 142; Th. Mommsen, Storia di Roma, trad. di L. di S. Giusto, II, Torino 1904, p. 75 ...
Leggi Tutto
Console (359 a. C.); sedò una sollevazione della plebe contro il senato; nel secondo consolato (356) respinse i Tiburtini, nel terzo (350) vinse i Galli ed ebbe il trionfo. Fu ancora console nel 348. ...
Leggi Tutto
Generale romano (m. 45 a. C.). Tribuno della plebe nel 63 a. C. e partigiano di Cesare, accusò Gaio Rabirio come responsabile dell'uccisione di Saturnino; legato di Cesare in Gallia, si segnalò nella lotta [...] contro i Tigurini (58), i Treveri (54), i Belgi (53), e particolarmente nel corso della rivolta scoppiata nella regione di Lutezia (52). Nel 50 ebbe da Cesare il governo della Gallia Cisalpina, ma passò ...
Leggi Tutto
VOCONIA, LEGGE
Plinio Fraccaro
. Plebiscito del tribuno della plebe Q. Voconius Saxa del 169 a. C., sostenuto da Catone censorio, che pronunciò a favore della legge un apposito discorso (suasio legis [...] Voconiae). La legge prescriveva che i cittadini, i quali fossero stati censiti per una determinata sostanza (Gaio II, 274 dice centum milia aeris, cioè assi, quindi i cittadini della prima classe; altre ...
Leggi Tutto
Magistrato romano (sec. 1º-2º d. C.): tribuno della plebe (105), console suffetto (110), governatore dell'Acaia e poi della Dacia (112-114). Adriano lo avrebbe desiderato come proprio successore, ma, per [...] contrasti politici, su istigazione del senato, venne nella determinazione di farlo uccidere (Faenza, 118) ...
Leggi Tutto
Figlia di Appio Claudio Pulcro, sorella del tribuno della plebe del 58 a. C. Publio Clodio Pulcro; nata intorno al 94 a. C., sposò nel 63 Q. Metello Celere. Fu accusata di aver avuto parte nella morte [...] del marito. Cicerone le scagliò contro celebri invettive nel processo di Marco Celio Rufo. L'ipotesi, espressa già dagli umanisti, che essa sia da identificarsi con Lesbia, l'amante di Catullo, è molto ...
Leggi Tutto
Giureconsulto romano (m. 115 circa a. C.); tribuno della plebe (141), pretore (136), console (133). Pontefice massimo (130), abolì (123) l'uso delle tavole pontificie e raccolse quelle dei predecessori: [...] a lui risale, se non la paternità, almeno l'edizione degli Annales Maximi. Presiedeva il senato il giorno in cui fu ucciso Tiberio Gracco (133). Fu contrario all'impiego della forza contro il partito graccano, ...
Leggi Tutto
plebe
plèbe s. f. [dal lat. plebs plebis]. – 1. Propriam., parte della popolazione dell’antica Roma, formata da piccoli proprietarî, artigiani, trafficanti, nullatenenti, ecc., che inizialmente non godeva di tutti i diritti politici (dei quali...
plebano
agg. [dal lat. mediev. plebanus, der. di plebs nel sign. di «pieve» (v.)], non com. – Relativo, appartenente a una pieve: parroco p., titolare di una pieve; chiesa p., pieve (in quanto edificio sacro): all’orologio della chiesa p....