milizia
Pietro Del Negro
Nel corso della vita di M. la storia dell’organizzazione militare e delle armi attraversò una stagione alla quale gli studi più recenti hanno riconosciuto evidenti caratteri [...] e gli archibugi, armi che consentivano una rapida militarizzazione del numero sempre più alto di uomini preteso dalla guerra ‘plebea’.
Le fortezze
Il ricorso alle milizie, così come quello, in larga misura dettato dalla medesima logica, ai contadini ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Varieta e unita nei linguaggi artistici delle province romane
Claudia Guerrini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’arte del mondo dominato [...] economica ed anche una piccola carica pubblica, adeguatamente enfatizzata. Forme e tematiche confrontabili con quelle dell’arte “plebea”, espressione dei commercianti, dei magistrati locali, dei liberti in carriera di Roma e dei municipi italici, si ...
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nuovo (novo; per l'alternanza fra le due forme, cfr. Petrocchi, Introduzione 428)
Antonietta Bufanoaut>
Le accezioni fondamentali di questo aggettivo sono quelle di " diverso dal precedente "; " inusitato [...] cittadino di picciola condizione, cioè Tullio, si rifà all'homo novus latino: Cicerone " primo della sua famiglia plebea sostenne una magistratura curule, nobilitandosi " (Busnelli-Vandelli). Il concetto è in certo senso affine a quello espresso ...
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altro
Domenico Consoli
Ricorre come aggettivo e come pronome.
I. Aggettivo: 1. " Diverso ", " differente ", " distinto " dalla persona o cosa già menzionata: è significato assai diffuso nelle opere [...] , che noi non facciamo altro (VE I XIII 2, dove però il Rajna legge atro, come effetto di una deformazione plebea).
6. In unione con ‛ tutto ', ‛ ogni ', ‛ alcuno ', ‛ qualunque ', ‛ nullo ': la giovinetta / che prima avea tutte l'altre ingannate (If ...
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Poeta, diede alle lettere italiane, assai povere fin allora di buone tragedie, un grande teatro tragico; cittadino, ebbe con maggior chiarezza di ogni altro suo precursore il concetto dell'unità politica [...] ); certa critica letteraria italiana dei suoi tempi di cui le sue tragedie avevano subito i morsi (I pedanti); la viltà plebea che combatte il duello non per senso morale, ma per togliere un'arma di difesa agli spiriti nobili (Il duello ...
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Costantino e il Senato romano
Rita Lizzi Testa
Costantino, il Senato di Roma e la sua aristocrazia
Sull’alta asta a forma di croce che Costantino ordinò di erigere nel Foro accanto alla sua statua colossale, [...] nel corso di tre secoli (censura) o che non fossero divenute tanto irrilevanti, o di mera funzione cerimoniale (edilità plebea e curule), da essere ormai scomparse almeno nelle carriere epigrafiche64. E ne rinnovò in qualche modo la funzionalità ...
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Gli armamenti marittimi
Bernard Doumerc
Nel 1291 la notizia della caduta di San Giovanni d'Acri, ultima piazzaforte tenuta dai crociati in quelli che erano stati i principati latini del Levante, [...] diritto di prendere a nolo una galera "di comun", sebbene il danaro investito da partners finanziari modesti di origine plebea sia pur sempre il benvenuto. Quantunque ciascun socio possa acquistare uno o più carati, nella pratica è il titolare ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Tempo, Organizzazione sociale del
Giovanni Gasparini
Gli orientamenti teorici
L'eccezionale rilevanza teorica del problema del tempo è ben nota e presente nella cultura occidentale, a partire dalle [...] ., Time, work-discipline, and industrial capitalism, in "Past and present", 1967, 38 (tr. it. in: Società patrizia cultura plebea, Torino 1981, pp. 3-55).
Young, M., The metronomic society, Cambridge, Mass., 1988.
Weber, M., Die protestantische Ethik ...
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Demagogia
Luciano Canfora e Giorgio Fedel
Nel mondo antico e moderno
di Luciano Canfora
Nel mondo antico e moderno Invano si cercherebbe una chiara e univoca indicazione del significato negativo del [...] , 1971, pp. 109-110), ma si carica subito di significati di spregio qualora venga riferito alla leadership della fazione plebea (e/o ai fenomeni che le fanno da corollario).
Con questa ambiguità 'demagogia' e 'demagogo' entrano nel lessico politico ...
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GALIANI, Ferdinando
Silvio De Majo
Nacque a Chieti il 2 dic. 1728, da Matteo, regio uditore in quella città, e da Anna Maria Ciaburri.
Dopo aver seguito gli spostamenti professionali del padre a Lecce, [...] italiana dei primi secoli, da Jacopone a Dante, e che poi si era corrotto, venendo sopraffatto da una lingua volgare e plebea, quella di G.B. Basile e G.C. Cortese. Per questo motivo bisognava recuperare tale lingua e renderla magari quella ufficiale ...
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plebeo
plebèo (ant. raro plebèio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. plebeius, der. di plebs plebis «plebe»]. – 1. Della plebe, appartenente alla plebe dell’antica Roma: le magistrature p.; i consoli p.; persona di origine p.; come sost.: le lotte...
smaccato
agg. [etimo incerto; non sembra possa considerarsi un part. pass. di smaccare]. – Esagerato, eccessivo, quasi esclusivam. nell’espressione dolce s., stucchevole, e per estens., assol.: un vino s., troppo dolce. Più com. in senso fig.:...