SOCIOLOGIA DELLA DEVIANZA
Stanley Cohen
Introduzione. - I fenomeni specifici che costituiscono la devianza, naturalmente, erano già compresi in sistemi culturali che esistevano prima che la categoria [...] critiche negli ultimi due decenni. La teoria è stata di volta in volta accusata di un eccessivo relativismo e pluralismo, di eludere le questioni della motivazione e della causazione, di attribuire potere causale all'atto dell'etichettamento. Si è ...
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REDDITI Politica dei
Giovanni Caravale
Definizione e obbiettivi della politica dei redditi. - Uno dei cambiamenti più rilevanti avvenuti nel mondo occidentale a partire dalla seconda guerra mondiale [...] che nelle economie reali - a differenza di quanto si suppone di norma nei modelli teorici di sviluppo - esiste una pluralità di settori produttivi nei quali la produttività del lavoro non cresce allo stesso ritmo. Nei settori in cui la produttività ...
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L'espressione designa una molteplicità di soggetti tra loro diversi, accomunati dal solo fatto di essere dotati di pubblici poteri. La categoria comprende accanto a enti di carattere territoriale - Stato, [...] rende ancora più frastagliato e proteiforme il pluralismo organizzativo del nostro sistema positivo.
bibliografia
M amministrative indipendenti, Antella 1997.
Regolazione e garanzia del pluralismo: le autorità amministrative indipendenti, a cura di G ...
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Chenu e il Vaticano II come ‘fine dell’era costantiniana’
Categoria della storia e imperativo pastorale
Gianmaria Zamagni
Fin de l’ère constantinienne è il titolo di un saggio breve del domenicano Marie-Dominique [...] avrebbero posto fine a questo modello monista che subordinava a sé le cause seconde – cioè la vita associata e il suo pluralismo – e avrebbe portato con sé anche a un nuovo interesse per la storia, disciplina per eccellenza delle cause seconde.
In un ...
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Dove va la storia delle religioni
Giovanni Filoramo
La situazione attuale
Gli studi di storia delle religioni conoscono oggi una duplice crisi. L’una, positiva, è una crisi di crescita. Per la prima [...] 4). Non vi è chi non veda la deriva pericolosamente relativistica insita in questo ‘nuovo’ e sempre più diffuso approccio. La pluralità delle vie interpretative, inevitabile in uno studio critico, che trova però il suo limite nell’ancoraggio a valori ...
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La formula di Heer dell’era costantiniana (1949-1953)
Il cristianesimo in mezzo al tempo e all’eternità
Gianmaria Zamagni
Nella primavera del 1953 lo storico delle idee austriaco Friedrich Heer pubblica [...] l’Europa contemporanea l’oggetto del suo interesse) è da individuare nei secoli XI e XII, quando l’irrompere di una pluralità di movimenti religiosi, intellettuali, politici ed economici ha messo in crisi il principio d’unione fra il terreno e l ...
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Società di massa
Luciano Pellicani
Massa, uomo-massa, società di massa
Le ricerche sui gruppi i cui membri agiscono in modo simile pur non essendo i gruppi medesimi strutturati hanno fatto emergere [...] , si palesa la tendenza delle élites ad abbassarsi, a diventare masse esse stesse. Si ha invece una democrazia pluralista quando le associazioni intermedie sono così numerose e solide da impedire l'isolamento degli individui e da rendere possibile un ...
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Alessandro Torre
Abstract
La devolution, che ha trovato la sua principale attuazione con le riforme costituzionali attuate nel Regno Unito, a partire dal 1998, con lo Scotland Act, il Government of [...] si è orientata l’impegnativa azione riformatrice in tutte le aree di sua applicazione, si declina in un dinamico pluralismo che rende ancora più ricca di implicazioni (potenzialmente anche estreme se le si considera, come nel caso scozzese, come ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La progettazione della modernità: l’Illuminismo giuridico
Bernardo Sordi
Il varo delle riforme
«Changer toutes les magistratures»; «refondre les loix»: sono passati appena due mesi dall’arrivo dei lorenesi [...] di vocabolario democratico, 1798, in un passo opportunamente valorizzato da L. Mannori nel suo saggio La crisi dell'ordine plurale. Nazione e costituzione in Italia tra Sette e Ottocento, in Ordo Iuris. Storia e forme dell'esperienza giuridica, 2003 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I giuristi alla Costituente
Enzo Cheli
Divergenze nella storiografia e linee di una possibile ricerca
Si è molto discusso negli anni passati sul peso esercitato dalla cultura giuridica e sul ruolo svolto [...] sempre un punto di partenza comune nelle istanze connesse alla valorizzazione della persona umana e alla difesa del pluralismo sociale, politico e istituzionale.
È attraverso queste istanze comuni, che spingevano tutte in direzione di scelte di tipo ...
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pluralismo
s. m. [der. di plurale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che consideri la realtà come costituita da una pluralità di principî (in opposizione al monismo) considerati tutti egualmente primi e non riducibili uno all’altro; a volte...
plurale
agg. e s. m. [dal lat. pluralis, der. di plus pluris «più»]. – Che si riferisce a più persone o cose, che indica o esprime il concetto della molteplicità. È termine usato esclusivam. in linguistica e grammatica, in quanto costituisce...