PIO XI, papa
Francesco Margiotta Broglio
PIO XI, papa. – Achille Ratti nacque a Desio, borgo tra Monza e Como, il 31 maggio 1857, quarto figlio di Francesco e di Teresa Galli di Saronno. Venne battezzato [...] , p. 196). Diversi e più complessi i termini del rapporto con il nazionalsocialismo tedesco, anche per il pluralismo confessionale di quello Stato. Se questo, infatti, si fosse identificato con una delle due confessioni numericamente dominanti – la ...
Leggi Tutto
BERLINGUER, Enrico
Piero Craveri
Nacque a Sassari il 25 maggio 1922 da Mario e da Maria Loriga.
La famiglia era antica, di origine catalana, iscritta negli "stamenti nobiliari della Sardegna" e legata [...] spunto, negli anni seguenti, dovevano articolarsi altre varianti, quali la centralità del Parlamento, il sistema delle autonomie e il pluralismo. Nessuna di esse di per sé era un postulato nuovo; ma a caratterizzarle era l'enfasi strumentale con cui ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Luigi Taparelli d’Azeglio
Giovanni Vian
Il gesuita Taparelli fu un protagonista di parte cattolica del periodo del Risorgimento. Egli ha svolto un ruolo decisivo sul piano della riflessione filosofico-giuridica [...] sistema formativo unificato, capace di soppiantare le correnti filosofico-teologiche dominanti, in un contesto segnato da un certo pluralismo di indirizzi. Alla ricerca di un rinnovamento del tomismo come pensiero capace di esprimere la verità, alla ...
Leggi Tutto
DE GASPERI (Degasperi), Alcide
Piero Craveri
Nacque il 3 apr. 1881 a Pieve Tesino (Trento) da Amedeo e Maria Morandini. Di famiglia povera, profondamente cattolica, fu primo di quattro figli, ebbe due [...] il suo sostituto, monsignor Montini, partiva dallo stesso presupposto, ma veniva inserendolo in una visione più duttile del pluralismo istituzionale e del rapporto tra fede e politica. Tutte e tre queste posizioni vaticane, nelle quali non è forse ...
Leggi Tutto
CANTIMORI, Delio
Piero Craveri
Nacque a Russi (Ravenna), il 30 ag. 1904 da Carlo e da Silvia Sintini.
Il padre, insegnante e preside di liceo, autore di scritti su problemi scolastici e su Mazzini, [...] dialettica" e l'ideologia corporativa può nascondere la natura dell'operazione politica che la sottende, cioè la totalitarizzazione del pluralismo socio-politico, contro alla prassi del mercato auto-regolato.
Così si spiega l'interesse che il C., già ...
Leggi Tutto
PISAPIA, Gian Domenico
Ennio Amodio
PISAPIA, Gian Domenico. – Nacque a Caserta il 22 febbraio 1915 da Giovanni, direttore di banca, e da Gemma Orlandella. Si laureò in giurisprudenza a Napoli nel 1935, [...] arte di promuovere il confronto aperto tra le diverse componenti del gruppo di lavoro. Solo in quel clima di virtuoso pluralismo è stato possibile dar vita al primo e finora unico codice dell’Italia repubblicana, superando l’eredità della cultura ...
Leggi Tutto
COSTAMAGNA, Carlo
Marco Cupellaro
Nacque a Quiliano (Savona) il 24 sett. 1881 da Eligio e da Emma Perdusio. Laureatosi in giurisprudenza, entrò nella magistratura, arrivando fino al grado di consigliere [...] confronto con le teorie dello "Stato sindacale" (Panunzio ), della "corporazione proprietaria" (Spirito) e del "pluralismo istituzionale" (Romano), nelle quali scorgeva un ennesimo ritorno del motivo pluralistico ed economicistico, penetrato nello ...
Leggi Tutto
PALMA di Cesnola, Alerino
Damilano Roberto
PALMA di Cesnola, Alerino. – Nacque a Rivarolo Canavese il 21 luglio 1776 dal ricco possidente Emanuele e da Irene Grassotti.
Il primo antenato dei Palma di [...] il suo appoggio alla causa ellenica in nome dell'affermazione di valori universali, ma pur apprezzando il pluralismo religioso e culturale della società greca approvò la discriminazione introdotta dalla carta fondamentale nei confronti «delle usanze ...
Leggi Tutto
MANCINI, Pasquale Stanislao
*
Nacque il 17 marzo 1817 a Castel Baronia, in provincia di Avellino, da Francesco Saverio e da Maria Grazia Riola. Di famiglia benestante, devota e politicamente conformista, [...] petizione di principio capace di mediare tra morale e utilità, "assumeva una posizione sincretica tra monismo e pluralismo che avrebbe sempre conservato differenziandosi dall'idealismo storicistico degli hegeliani" (M.L. Cicalese, M. e gli hegeliani ...
Leggi Tutto
LANDOLFO (Landolfo il Vecchio)
Luigi Andrea Berto
Non è nota la data di nascita di L., avvenuta probabilmente intorno all'ultimo decennio dell'VIII secolo. Nessuna informazione è pervenuta sui suoi genitori [...] , Roma-Bari 1998, p. 171; N. Cilento, Il Principato di Capua e il Ducato di Gaeta (secoli IX-XII), in Id., Pluralismo ed unità del Medioevo cassinese (secoli IX-XII), a cura di F. Avagliano, Montecassino 1998, p. 147; P. Cammarosano, Storia dell ...
Leggi Tutto
pluralismo
s. m. [der. di plurale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che consideri la realtà come costituita da una pluralità di principî (in opposizione al monismo) considerati tutti egualmente primi e non riducibili uno all’altro; a volte...
plurale
agg. e s. m. [dal lat. pluralis, der. di plus pluris «più»]. – Che si riferisce a più persone o cose, che indica o esprime il concetto della molteplicità. È termine usato esclusivam. in linguistica e grammatica, in quanto costituisce...