COSTAMAGNA, Carlo
Marco Cupellaro
Nacque a Quiliano (Savona) il 24 sett. 1881 da Eligio e da Emma Perdusio. Laureatosi in giurisprudenza, entrò nella magistratura, arrivando fino al grado di consigliere [...] confronto con le teorie dello "Stato sindacale" (Panunzio ), della "corporazione proprietaria" (Spirito) e del "pluralismo istituzionale" (Romano), nelle quali scorgeva un ennesimo ritorno del motivo pluralistico ed economicistico, penetrato nello ...
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PALMA di Cesnola, Alerino
Damilano Roberto
PALMA di Cesnola, Alerino. – Nacque a Rivarolo Canavese il 21 luglio 1776 dal ricco possidente Emanuele e da Irene Grassotti.
Il primo antenato dei Palma di [...] il suo appoggio alla causa ellenica in nome dell'affermazione di valori universali, ma pur apprezzando il pluralismo religioso e culturale della società greca approvò la discriminazione introdotta dalla carta fondamentale nei confronti «delle usanze ...
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Rapporto che collega, in maniera essenziale o accidentale, due o più cose, fatti, concetti.
Esposizione, orale o scritta, con cui si danno informazioni intorno allo stato di una questione, ai risultati [...] esperienze europee e nordamericane sono stati individuati tre modelli fondamentali di r. industriali. Nel cosiddetto modello pluralista lo strumento di regolazione tipico è la contrattazione collettiva, la cui struttura presenta gradi notevoli di ...
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(App. III, I, p. 424; IV, I, p. 512; v. anche giudiziario, ordinamento, in App. II, I, p. 1060)
In questi anni il C. s. è stato oggetto di tre successivi interventi di riforma (leggi 3 gennaio 1981, n. [...] 'togati' condizionano profondamente l'attività del Consiglio. Lo stesso assetto della disciplina elettorale, facendo largo posto al pluralismo delle posizioni, favoriva, almeno prima dell'entrata in vigore della l. 12 aprile 1990, n. 74, la ...
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MANCINI, Pasquale Stanislao
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Nacque il 17 marzo 1817 a Castel Baronia, in provincia di Avellino, da Francesco Saverio e da Maria Grazia Riola. Di famiglia benestante, devota e politicamente conformista, [...] petizione di principio capace di mediare tra morale e utilità, "assumeva una posizione sincretica tra monismo e pluralismo che avrebbe sempre conservato differenziandosi dall'idealismo storicistico degli hegeliani" (M.L. Cicalese, M. e gli hegeliani ...
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Guido Clemente di San Luca
Abstract
Vengono illustrate le relazioni “interorganiche” e le relazioni “intersoggettive”, le quali, nel loro insieme, restituiscono il senso dell’ unità del sistema organizzativo [...] , almeno in misura prevalente, alla logica del modello di sovra–sottoordinazione–il che oggi non è– essendo il pluralismo il valore primario che l’ordinamento vuole realizzare : ecco perché si impone uno sforzo maggiore nella ricerca degli strumenti ...
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Il sistema locale nella transizione costituzionale
Gianluca Gardini
La crisi economica induce tutti i paesi europei a ripensare l’assetto dei poteri pubblici, specialmente dei livelli di governo decentrati [...] , non può giustificare la compressione di alcuni valori fondanti del nostro sistema costituzionale, quali l’autonomia e il pluralismo istituzionale, con lo stato di crisi. Come ha sottolineato la Corte costituzionale, l’emergenza non può motivare un ...
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I «controlimiti» nella giurisprudenza costituzionale
Giovanna Pistorio
Risale a più di quarant’anni fa la costruzione della teoria dei controlimiti. Elaborata come extrema ratio per salvaguardare principi [...] La legittimazione (articolo 11 della Costituzione) e la forza stessa dell’unità in seno ad un ordinamento caratterizzato dal pluralismo (art. 2 TUE) nascono dalla sua capacità di includere il tasso di diversità minimo, ma necessario per preservare la ...
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Diritto
Denominazione genericamente usata nelle leggi e nelle discipline giuridiche per indicare organismi e istituti caratterizzati dalla presenza di interessi e finalità più o meno superindividuali, [...] di principio, con l’ammissione di una molteplicità di e., forniti appunto di questi caratteri. E infatti il pluralismo adoperò il termine anche al plurale, per designare le realtà ultimamente vere: e così più tardi per Platone furono ὄντα («enti») le ...
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Sovranità
Danilo Zolo
(XXXII, p. 188)
Le diverse concezioni della sovranità
Alla fine del 20° secolo è necessario considerare un fattore che accentua la crisi dell'idea europea di sovranità: il processo [...] Kelsen oppone una concezione 'monistica' del diritto sia alla teoria del primato del diritto statale, sia a quella del pluralismo paritario delle fonti del diritto. Per Kelsen esiste un solo ordinamento giuridico che include entro un'unica gerarchia ...
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pluralismo
s. m. [der. di plurale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che consideri la realtà come costituita da una pluralità di principî (in opposizione al monismo) considerati tutti egualmente primi e non riducibili uno all’altro; a volte...
plurale
agg. e s. m. [dal lat. pluralis, der. di plus pluris «più»]. – Che si riferisce a più persone o cose, che indica o esprime il concetto della molteplicità. È termine usato esclusivam. in linguistica e grammatica, in quanto costituisce...