CHIOCCHETTI, Emilio
Carlo Coen
Nacque a Moena (Trento) il 20 sett. 1880 da Lorenzo e Maddalena De Francesco. Vestì l'abito francescano nel 1895 e l'anno successivo si trasferì a Rovereto per termnare [...] a comprendere più chiaramente gli accordi e i disaccordi con il Croce.
Dopo aver criticato le due concezioni opposte dei pluralismo e del monismo, in quanto ambedue astratte e unilaterali, affermando che la verità consiste in una conciliazione a ...
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PIANCASTELLI, Carlo
Fabrizio Vistoli
PIANCASTELLI, Carlo. – Figlio naturale, e unico, dell’avvocato Giuseppe, di Fusignano (Ravenna) e della domestica Francesca Golfari, nacque a Imola, in provincia [...] ’asta italiani e stranieri.
Ciò che ne sortì fu un complesso organico e unitario (pur nell’eterogeneità e nel pluralismo disciplinare delle singole componenti), ove l’intento primario del filantropo di conservare memoria di una cultura locale messa a ...
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BERLINGUER, Enrico
Piero Craveri
Nacque a Sassari il 25 maggio 1922 da Mario e da Maria Loriga.
La famiglia era antica, di origine catalana, iscritta negli "stamenti nobiliari della Sardegna" e legata [...] spunto, negli anni seguenti, dovevano articolarsi altre varianti, quali la centralità del Parlamento, il sistema delle autonomie e il pluralismo. Nessuna di esse di per sé era un postulato nuovo; ma a caratterizzarle era l'enfasi strumentale con cui ...
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DE GASPERI (Degasperi), Alcide
Piero Craveri
Nacque il 3 apr. 1881 a Pieve Tesino (Trento) da Amedeo e Maria Morandini. Di famiglia povera, profondamente cattolica, fu primo di quattro figli, ebbe due [...] il suo sostituto, monsignor Montini, partiva dallo stesso presupposto, ma veniva inserendolo in una visione più duttile del pluralismo istituzionale e del rapporto tra fede e politica. Tutte e tre queste posizioni vaticane, nelle quali non è forse ...
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CANTIMORI, Delio
Piero Craveri
Nacque a Russi (Ravenna), il 30 ag. 1904 da Carlo e da Silvia Sintini.
Il padre, insegnante e preside di liceo, autore di scritti su problemi scolastici e su Mazzini, [...] dialettica" e l'ideologia corporativa può nascondere la natura dell'operazione politica che la sottende, cioè la totalitarizzazione del pluralismo socio-politico, contro alla prassi del mercato auto-regolato.
Così si spiega l'interesse che il C., già ...
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PISAPIA, Gian Domenico
Ennio Amodio
PISAPIA, Gian Domenico. – Nacque a Caserta il 22 febbraio 1915 da Giovanni, direttore di banca, e da Gemma Orlandella. Si laureò in giurisprudenza a Napoli nel 1935, [...] arte di promuovere il confronto aperto tra le diverse componenti del gruppo di lavoro. Solo in quel clima di virtuoso pluralismo è stato possibile dar vita al primo e finora unico codice dell’Italia repubblicana, superando l’eredità della cultura ...
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COSTAMAGNA, Carlo
Marco Cupellaro
Nacque a Quiliano (Savona) il 24 sett. 1881 da Eligio e da Emma Perdusio. Laureatosi in giurisprudenza, entrò nella magistratura, arrivando fino al grado di consigliere [...] confronto con le teorie dello "Stato sindacale" (Panunzio ), della "corporazione proprietaria" (Spirito) e del "pluralismo istituzionale" (Romano), nelle quali scorgeva un ennesimo ritorno del motivo pluralistico ed economicistico, penetrato nello ...
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PALMA di Cesnola, Alerino
Damilano Roberto
PALMA di Cesnola, Alerino. – Nacque a Rivarolo Canavese il 21 luglio 1776 dal ricco possidente Emanuele e da Irene Grassotti.
Il primo antenato dei Palma di [...] il suo appoggio alla causa ellenica in nome dell'affermazione di valori universali, ma pur apprezzando il pluralismo religioso e culturale della società greca approvò la discriminazione introdotta dalla carta fondamentale nei confronti «delle usanze ...
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MANCINI, Pasquale Stanislao
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Nacque il 17 marzo 1817 a Castel Baronia, in provincia di Avellino, da Francesco Saverio e da Maria Grazia Riola. Di famiglia benestante, devota e politicamente conformista, [...] petizione di principio capace di mediare tra morale e utilità, "assumeva una posizione sincretica tra monismo e pluralismo che avrebbe sempre conservato differenziandosi dall'idealismo storicistico degli hegeliani" (M.L. Cicalese, M. e gli hegeliani ...
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LANDOLFO (Landolfo il Vecchio)
Luigi Andrea Berto
Non è nota la data di nascita di L., avvenuta probabilmente intorno all'ultimo decennio dell'VIII secolo. Nessuna informazione è pervenuta sui suoi genitori [...] , Roma-Bari 1998, p. 171; N. Cilento, Il Principato di Capua e il Ducato di Gaeta (secoli IX-XII), in Id., Pluralismo ed unità del Medioevo cassinese (secoli IX-XII), a cura di F. Avagliano, Montecassino 1998, p. 147; P. Cammarosano, Storia dell ...
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pluralismo
s. m. [der. di plurale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che consideri la realtà come costituita da una pluralità di principî (in opposizione al monismo) considerati tutti egualmente primi e non riducibili uno all’altro; a volte...
plurale
agg. e s. m. [dal lat. pluralis, der. di plus pluris «più»]. – Che si riferisce a più persone o cose, che indica o esprime il concetto della molteplicità. È termine usato esclusivam. in linguistica e grammatica, in quanto costituisce...