(App. II, i, p. 815; III, i, p. 508; V, ii, p. 20; v. ecumenismo, App. IV, i, p. 623)
Movimento ecumenico è l'espressione generalmente adottata per indicare i molteplici sforzi compiuti dalle Chiese cristiane [...] Caratteristica dello sviluppo del m. e. sono state le numerose grandi conferenze. Era d'importanza fondamentale che, in tempi di pluralismo e incertezza, il m. e. fosse capace di riaffermare il suo fine ultimo, quello cui tutte le attività ecumeniche ...
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Il riconoscimento dell'alterita religiosa
Enzo Pace
Introduzione
Al termine di una ricerca sulla comunità sikh in provincia di Cremona ebbi modo di visitare il loro tempio. È il primo in ordine di tempo [...] , in I sikh. Storia e immigrazione, a cura di D. Denti, M. Ferrari, F. Perocco, Milano 2005, pp. 163-176; B. Bertolani, Una pluralità di traiettorie religiose fra i giovani sikh in Italia, «Mondi migranti», 2, 2010, a cura di E. Pace, A. Ravecca.
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Religioni
Massimo Introvigne
Nuove religioni
Problemi di terminologia
Le problematiche relative alle nuove r. sono nate in ambiente cristiano occidentale e soltanto in seguito si sono estese anche a [...] netta fra vecchie e nuove r., ne rubrica oltre 1500 di una certa consistenza negli Stati Uniti. In un Paese dove il pluralismo religioso è più recente come l'Italia, il CESNUR (Centro Studi sulle Nuove Religioni) è a conoscenza di oltre 300 sigle. In ...
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Le eredita/3: i montiniani
Philippe Chenaux
Nella storiografia si parla spesso del ‘montinismo’ e dei ‘montiniani’ ma senza dare a questi termini una precisa determinazione1. Esistono molte biografie [...] a impegni diversi» spiegava Paolo VI nella sua lettera apostolica Octogesimo adveniens (14 maggio 1971). Questa scelta in favore del pluralismo ha portato molti cattolici a fare la scelta della lotta di classe, cioè a condividere pienamente le lotte ...
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La questione della liberta religiosa in Italia dalla reviviscenza concordataria del decennio freddo al dibattito conciliare
Silvia Scatena
‘Tesi’ cattolica, ‘nuova Italia’ e congelamento della Costituzione [...] tra Pio XII e Paolo VI, a cura di G. Alberigo, Genova 1988, pp. 15-34; G. Long, Alle origini del pluralismo confessionale. Il dibattito sulla libertà religiosa nell’età della Costituente, Bologna 1990; L. Manetti, «La Civiltà Cattolica» e l’adesione ...
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Religiosa, organizzazione
Bryan R. Wilson
1. Introduzione
I termini 'chiesa' e 'setta' in senso stretto si riferiscono specificamente a forme cristiane di organizzazione religiosa. Nell'uso comune tuttavia [...] largamente impiegato nel linguaggio comune, a rigore non è applicabile in riferimento a esse. In India e in Giappone il pluralismo del culto è un fenomeno comune, e l'uso del termine setta per designare gruppi che seguono determinate credenze e ...
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Il 'partito romano'
Andrea Riccardi
Papato e Roma dopo il 1870
Roma rappresenta un riferimento decisivo non solo nell’esercizio del ministero del papa e del servizio della sua Curia, ma anche nell’immaginario [...] della Chiesa, ma finisce per accreditarsi come tale a fronte di altre ipotesi politiche per i cattolici (quella di un pluralismo dei cattolici tra vari partiti, quella dei cattolici comunisti o di formazioni di destra o altro). È peculiare merito di ...
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Cattolici e cultura costituzionale
Nicola Antonetti
Lo Stato liberale: ‘opposizione’ o ‘conciliazione’
Vari furono gli approcci che, dopo l’Unità d’Italia, il pensiero politico cattolico sviluppò verso [...] i rinnovati rapporti tra la società e lo Stato. Soprattutto la società, infatti, si andava prefigurando in un inedito insieme plurale di strutture e di poteri ormai «in grado di condizionarsi reciprocamente e in rapporto ai quali non è possibile ...
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Nell’accezione più generale del termine, qualsiasi atteggiamento orientato all’applicazione rigida e coerente, in ogni ambito di vita, dei principi derivati da una dottrina religiosa o ideologica.
In senso [...] tutte le volte in cui è affermata l’irriducibile supremazia di una qualche impostazione dogmatica di pensiero sul pluralismo delle idee nella società.
L’i. islamico, nella visione del mondo occidentale, ha assunto una connotazione spiccatamente ...
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Cristianesimo
Bruno Forte
Sommario: 1. Introduzione. 2. Il Nord del mondo: la crisi della modernità occidentale e la teologia come riserva di senso: a) Europa: verso la sintesi teologica e i ‛sistemi [...] (è K. Barth a costituire il punto di riferimento più alto di questa posizione nel Novecento); dall'altra, il ‛pluralismo' di carattere relativistico, secondo cui il cristianesimo non è la sola religione assoluta, perché il divino ha più nomi e ...
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pluralismo
s. m. [der. di plurale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che consideri la realtà come costituita da una pluralità di principî (in opposizione al monismo) considerati tutti egualmente primi e non riducibili uno all’altro; a volte...
plurale
agg. e s. m. [dal lat. pluralis, der. di plus pluris «più»]. – Che si riferisce a più persone o cose, che indica o esprime il concetto della molteplicità. È termine usato esclusivam. in linguistica e grammatica, in quanto costituisce...