maniera /ma'njɛra/ s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sost. dell'agg. manier, propr. "che si fa con le mani"]. - 1. a. [forma o aspetto particolare che l'azione assume nel caso singolo o nel singolo ambiente: [...] di, come, al modo di, secondo. c. [modo cortese e amabile di trattare e comportarsi: ci vuole un po' di m.] ≈ cortesia, delicatezza, garbo, gentilezza, grazia, tatto. ↔ grossolanità, rozzezza. ● Espressioni: buone maniere ≈ (buona) creanza, (buona ...
Leggi Tutto
manieroso /manje'roso/ agg. [der. di maniera], non com. - [di buone maniere, ma con un po' d'affettazione] ≈ affettato, cerimonioso, complimentoso, manierato. ↔ naturale, semplice, spontaneo. ...
Leggi Tutto
preso /'preso/ agg. [part. pass. di prendere]. - 1. [di posto e sim., che è già stato assegnato a qualcuno: al ristorante i posti erano già tutti p.] ≈ impegnato, occupato, [tramite prenotazione] prenotato, [...] , occupazioni e sim., con la prep. da o assol.: essere p. da mille cose; sei sempre così p., rilassati un po'!] ≈ affaccendato (in), assorbito, impegnato (in), indaffarato (in), occupato (in). ↑ oberato (da). ↔ esente, libero. b. [che è pervaso da un ...
Leggi Tutto
sformare [der. di forma, col pref. s- (nel sign. 2)] (io sfórmo, ecc.). - ■ v. tr. [alterare nella forma: s. le scarpe] ≈ deformare. ‖ rovinare, sciupare, svergolare. ■ sformarsi v. intr. pron. 1. [perdere [...] forma originaria: il cappello si è tutto sformato] ≈ deformarsi. ‖ rovinarsi, sciuparsi, sgualcirsi, svergolarsi. 2. (estens.) [di persona, perdere la snellezza, l'armonia delle forme: con l'età si è un po' sformata] ≈ ↑ (fam.) sfasciarsi. ‖ sfarsi. ...
Leggi Tutto
sfuggire [der. di fuggire, col pref. s- (nel sign. 3)] (coniug. come fuggire). - ■ v. tr. [cercare di non incontrare qualcuno o di sottrarsi a un danno, a una cosa sgradevole: s. un seccatore; s. le discussioni] [...] il coltello di mano] ≈ cadere, scappare, scivolare, sgusciare. b. (estens.) [uscire inavvertitamente: m'è sfuggita qualche parola un po' forte] ≈ scappare. c. (fig.) [non venire sfruttato o colto: lasciarsi s. un'ottima occasione] ≈ scappare. 3. (con ...
Leggi Tutto
dare [lat. dare] (pres. do /dɔ/ o dò [radd. sint.], dai, dà, diamo, date, danno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, déste, dièdero [poet. dièro] [...] ). Offrire è preferito a d. (perché meno diretto) quando si tratta di cibo: chiese un boccone; gli fu offerto un po’ di stracchino e del vin buono (A. Manzoni). Elargire indica un donare largamente, un fare grandi concessioni: elargire aiuti, favori ...
Leggi Tutto
decente /de'tʃɛnte/ agg. [dal lat. decens -entis, part. pres. di decēre "esser conveniente"]. - 1. [conforme al senso morale e al decoro: tenere un contegno d.] ≈ decoroso, dignitoso, discreto, moderato, [...] , un teatrista passabile, è più raro a trovarsi nelle provincie che un finanziere amabile a Parigi (S. Bettinelli). In senso un po’ più accentuato, con opportuno si intende invece una cosa, un’azione o un comportamento che è bene assumere (o fare, ecc ...
Leggi Tutto
dimenticare (ant. dismenticare) [lat. tardo dementicare, der. di mens mentis "mente"] (io diméntico, tu diméntichi, ecc.). - ■ v. tr. 1. [perdere la memoria di una cosa, anche nella forma dimenticarsi: [...] pensare, quando, per es., si parla di problemi: stasera voglio dimenticarmi dei miei problemi; in questo caso possibili sinon., un po’ più marcati, sono azzerare e cancellare, mentre il contr. è pensare. D. può anche essere usato nel sign. di «non ...
Leggi Tutto
buono¹ /'bwɔno/ [dal lat. bŏnus]. - ■ agg. 1. a. [nel senso morale, tendente al bene] ≈ benevolente, benevolo, benigno. ↑ angelico, caritatevole, misericordioso, pietoso, pio, santo, umano, virtuoso. ↔ [...] contr., perché è sentito come troppo drastico; per questo gli si preferiscono altre parole: non è cattivo, è solo un po’ brusco. Chi è ben educato ha b. maniere; in alcune espressioni maniere viene sottinteso: prendere (o trattare) qualcuno con le ...
Leggi Tutto
sgrondare [der. di gronda, grondare, col pref. s- (nel sign. 5)] (io sgróndo, ecc.), non com. - ■ v. tr. [vuotare un recipiente di quel po' d'acqua o d'altro liquido che vi è rimasto: s. i fiaschi vuoti] [...] ≈ scolare, sgocciolare, (region.) sgrullare, svuotare. ■ v. intr. (aus. avere) [di recipiente o oggetto bagnato, far cadere giù a goccia a goccia il liquido che contiene o di cui è impregnato: mettere ...
Leggi Tutto
Il più importante fiume italiano, sia per lunghezza di corso (652 km) sia per ampiezza di bacino (74.970 km2). Il nome deriva dal lat. Padus (gr. Πάδος) che è attestato per la prima volta da Polibio ed è di etimo incerto; tarda e senza fondamento...
PO (XXV, p. 572)
Giuseppe Morandini
Il problema del nostro maggiore fiume in questi ultimi anni è stato richiamato all'attenzione degli studiosi e dei tecnici per i disastri della piena del novembre 1951 e per i recenti movimenti di abbassamento...