È certamente il più geniale dei filologi alessandrini, in più d'un campo iniziatore o innovatore. Allievo con probabilità di Zenodoto, e sicuramente di Callimaco e Dionisio Giambo, tre uomini che arrivarono [...] alla filologia attraverso la poesia, come quelli che per reazione contro la cultura attica, risalendo alla preattica e gli spetta sicuramente il medesimo posto d'onore che per i lirici. Documentata dagli scolî è l'edizione di Euripide: da presupporre ...
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FOLENGO, Teofilo
Attilio Momigliano
Poeta. Nacque a Mantova l'8 novembre 1496, morì a Campese di Bassano il 9 dicembre 1544. Fece i primi studî a Mantova, li continuò a Bologna, dove sentì le lezioni [...] quadri rappresentati. Quando la parodia è più diretta e mira alla lirica e all'idillio contemporanei o - peggio, talora - al poema comico per definizione.
Colpisce, in un secolo in cui la poesia è per lo più astratta in un mondo decorativo e ...
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TIRTEO (Τυρταῖος, Tyrtaeus)
Augusto Mancini
Poeta greco; è con Callino e Archiloco uno dei più antichi poeti elegiaci e dei tre, come elegiaco, il più famoso.
Nome e patria. - Una seducente congettura [...] per eliminare il T. della tradizione, attribuendone le poesie a un poeta ateniese laconizzante che avrebbe scritto durante e commento: G. Fraccaroli, Lirici greci, I, Torino 1910, p. 81 segg.; E. Romagnoli, I poeti lirici, IV, Bologna 1935, p. ...
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MARTINI, Francesco di Giorgio
Luisa Becherucci
Pittore, scultore, architetto, ingegnere militare, nato a Siena il 23 settembre 1439, morto presso Siena nel 1502. Della giovinezza, trascorsa a Siena [...] è voluto suo maestro. Ma, più del Vecchietta partecipe della lirica spiritualità dell'arte senese, sa volgervi, in coerenza, ciò la dolcezza dei colori. E si hanno opere d'alta poesia come l'Annunciazione (Siena, Pinacoteca). Ovvio, con tali qualità ...
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MÖRIKE, Eduard
Emma Mezzomonti
Poeta, nato a Ludwigsburg l'8 settembre 1804, morto a Stoccarda il 4 giugno 1875. Fra il romanticismo che stava per morire e il nuovo realismo che stava nascendo, si educò [...] agitazioni sono molte pagine del romanzo Maler Nolten e le cinque liriche del ciclo Peregrina, che nella prima redazione (1824) sono spesso sfogo passionale piuttosto che poesia, ma che, in una elaborazione posteriore, dovevano prendere posto fra la ...
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Celebre chansonnier francese, nato a Parigi il 19 agosto 1780, morto il 16 luglio 1857. Suo padre, Jean-François de B. de Mersic, infatuato dell'idea di una sua pretesa nobiltà (proveniva in realtà da [...] giunse tuttavia subito; scrisse di tutto un po', trattò la lirica seria e la faceta, l'epica, la tragedia, la commedia Peronne, dove alla brigata del "Couvent Sans-Soucis" recita poesie, che subito circolano manoscritte (fra le altre quella dei Gueux ...
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HARDY, Thomas
Romanziere e poeta inglese, nato il 2 giugno 1840 a Upper Bockhampton, presso Stinsford (Dorsetshire), morto a Max Gate, presso Dorchester, l'11 gennaio 1928. Fece gli studî a Dorchester [...] con grande maestria.
Dopo l'ultima parte dei Dynasts apparve il volume di liriche Time's laughingstocks and other verses (1909) e da allora H. si dedicò esclusivamente alla poesia (i due volumi narrativi: The Well Beloved, 1897 e A Changed Man, 1913 ...
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REDI, Francesco
Giuseppe MONTALENTI
Gaetano IMBERT
Medico e poeta, nato ad Arezzo nel 1626, morto a Pisa il 1° marzo 1698. Imparò a Firenze grammatica e retorica, si addottorò a Pisa in medicina e [...] dei troppi sonetti. Sono anch'essi freddi come tutta la lirica d'amore di quel secolo, ma piacciono gli uni per -185. Per il Ditirambo, G. Imbert, Il Bacco in Toscana e la poesia ditirambica, con Rime inedite, Città di Castello 1890; F. Massai, Lo " ...
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Tra i censimenti 1963 e 1973 la popolazione è salita da 1.336.274 ab. a 1.871.780, denunciando un incremento medio annuo del 4%, uno dei maggiori dell'America latina e del mondo. Nel 1975, secondo una [...] in C. R. l'apparizione di una lirica decisamente nuova, lontana dalle suggestioni simbolistiche del modernismo S. J. Canossa, nato nel 1922, con le sue delicate e appassionate poesie d'amore (Balada del amor que nasce, 1959; Poemas del amor y del ...
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Poeta e giornalista dell'America latina, nato a Chocoyos, l'odierna Metapa, dipartimento della Nueva Segovia, nella repubblica del Nicaragua, il 18 febbraio 1867 e morto a León il 5 febbraio 1916. Nel [...] Nájera e dal cubano Julián del Casal, suscitò la nuova poesia di Leopoldo Lugones nell'Argentina e di Julio Herrera Reissig nell aveva data il D. La gioventù lo seguì. Così la lirica spagnola conobbe le sue moderne e misteriose inquietudini nell'arte ...
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lirica
lìrica s. f. [dall’agg. lirico, sottint. poesia]. – 1. Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti sign.: quello originario, di poesia che, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e quello più moderno,...
lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...