GUGLIELMINETTI, Amalia
Scrittrice, nata a Torino il 5 aprile 1885. Esordì giovanissima con un volume di versi, varî di metri e d'ispirazioni, che risentiva lo studio dei classici italiani e specialmente [...] esperienza. Da questo equivoco nasce il difetto di tutta la sua poesia, che svela il tormento sensuale, ma non lo supera e non e trionfare nell'amore la gioventù, si libera dalla confessione lirica. Ha fondato e diretto per qualche anno una rivista di ...
Leggi Tutto
Poeta e giornalista, nato a Cummington, villaggio del Massachusetts, il 3 novembre 1794; morto a New York il 12 giugno 1878. Dopo i primi successi letterarî, abbandonò la giurisprudenza che studiava e [...] . All'età di 18 anni aveva pubblicato la prima poesia scritta in America che dimostri, con la perfezione tecnica, primo tra i poeti americani, ma poeta in senso universale. Due liriche specialmente dimostrano simpatia per l'Italia, Italy, e i versi ...
Leggi Tutto
VOZNESENSKIJ, Andrej Andreevič
Cesare G. De Michelis
Poeta russo sovietico, nato a Mosca il 12 maggio 1933. Cresciuto nella zona più colta della capitale sovietica (suo padre era uno scienziato), si [...] vague lirica. La raccolta 40 liričeskich otstuplenij iz poemy 'Treugol'naja guša' ("40 digressioni liriche del associazioni verbali, V. ha confermato il suo primato nella poesia sovietica contemporanea con le raccolte Achillesovo serdce (1966, " ...
Leggi Tutto
Poeta russo. Nacque il 19 febbraio 1800. Espulso, per una mancanza dovuta alla sua morbosa eccitabilità, dal corpo dei paggi, dovette prestare servizio militare come semplice soldato. Durante gli anni [...] . È in fondo, con Lermontov, un rappresentante della poesia del dolore universale, ma per gravità e profondità si avvicina festini, La zingara, ma la sua creazione fu soprattutto lirica. Un'edizione completa è stata pubblicata dall'Accademia (Polnoe ...
Leggi Tutto
Scrittore tedesco, nato il 2 maggio 1886 a Mannsfeldt nella Prussia occidentale. Figlio di un pastore, studiò medicina: come altri scrittori (A. Schnitzler, H. Carossa) dall'esercizio della professione [...] Schriften, Berlino 1921; Gesammelte Gedichte, ivi 1927; Gesammelte Prosa, Stoccarda 1928; Ausgewählte Gedichte, 1936. Alcune liriche sono state tradotte da L. Traverso, in Poesia moderna straniera, Roma
1942, pp. 99-106.
Bibl.: K. Mann, G. B.'s Prosa ...
Leggi Tutto
Figlio di José (v.), scrittore; nacque a Rio de Janeiro nel 1872, morì nel 1925. Spirito raccolto e meditativo, sensibile alle più moderne correnti del pensiero e dell'arte, e, al tempo stesso, adoratore [...] per il suo raffinato senso della perfezione formale, la sua poesia, aristocratica e delicata, non poté avere la vasta risonanza eletta cerchia la composta e pensosa bellezza della sua lirica, il malinconico umorismo della sua osservazione della realtà ...
Leggi Tutto
Poeta e letterato greco, nato ad Atene nel 1859. Dal 1889 al 1898 diresse successivamente la rivista ‛Εστία, e poi l'omonimo giornale; insieme col Palamas fu uno dei rinnovatori della letteratura neogreca. [...] di elaborare gli elementi fornitigli dalla tradizione greca e specialmente dalla letteratura popolare, portando la poesia greca a un'espressione lirica più individuale. Ciò che lo rende particolarmente accetto al pubblico greco, più forse del Palamas ...
Leggi Tutto
JAVOROV, Peju (pseudonimo di Peru Kračolov)
Enrico Damiani
Poeta bulgaro, nato nel 1877 a Čirpàn, morto a Sofia nel 1914. Poco più che ventenne pubblicò le sue prime liriche. Entrò presto a far parte [...] tutta la vita la sua produzione letteraria.
Della poesia francese, soprattutto del simbolismo, risente precipuamente l'opera peraltro anche il motivo patriottico acquista nella sua lirica significato simbolico, estendendosi a tutto il genere umano ...
Leggi Tutto
Poeta spagnolo, nato in Alcalá de Henares nel 1536, e morto forse nel 1617. In Italia, dove si recò giovanissimo militando negli eserciti di Carlo V, educò il suo temperamento poetico, derivando dalla [...] lirica toscana motivi per la sua fantasia e schemi metrici per la sua tecnica: s'incontrava così con la scuola italianizzante del la coscienza d'una spirituale maturità ormai inadatta alla poesia amorosa, lo rivolsero a studî eruditi: anzi, prima ...
Leggi Tutto
Poeta spagnolo, nato l'11 aprile 1884 a Tábara (Zamora). Pur partecipando alle poetiche e ai gruppi letterarî spagnoli del post-modernismo, si distinse fin dalle prime opere (Versos y canciones del caminante, [...] inquieta, sostanzialmente disimpegnata dai canoni della poesia pura. Dopo essersi messo in luce soprattutto ha insegnato come lettore prima e poi come professore di lirica castigliana nella Columbia University e successivamente a Las Vegas (New ...
Leggi Tutto
lirica
lìrica s. f. [dall’agg. lirico, sottint. poesia]. – 1. Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti sign.: quello originario, di poesia che, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e quello più moderno,...
lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...