Poeta catalano nato a Pollenza (Maiorca) nel 1854 e ivi morto nel 1922. La vocazione dell'arte preparò un mutamento profondo della sua vita. Le prime liriche (Poesies, 1885) fiorirono nel raccoglimento [...] si traduce nello sforzo costante di conquistarsi il proprio sentimento in forme chiuse e ben definite: classicismo formale che culmina con le Horacianes (1906), dove è più vivo lo studio della lirica barbara carducciana e della poesia latina e greca. ...
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Poeta romeno, nato il 2 gennaio 1891 a HaŞag (Sibiu). Dopo studî di lettere a Vienna e dopo un periodo di attività giornalistica, si dedicò alla carriera diplomatica (Varsavia e Madrid).
Nella tradizione [...] è il maestro del retorismo convertito in dinamica espressione lirica. La parlata rozza raccolta dalle bocche dei montanari si popolare, raffinata con incisiva chiarezza, fa scaturire una poesia che glorifica il valore delle primigenie forze umane. ...
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Poeta cèco, nato a Praga il 4 luglio 1912.
Capo del gruppo "Ohnice" che deriva il suo nome da una raccolta di Jiří Orten, Bednář oppone al poetismo la tendenza ad una lirica razionale e speculativa; perciò [...] privi di incantesimi verbali e di strabilianti metafore. Sull'esempio di A. Sova e di J. Hora, questa poesia spiritualistica, ricca di meditazioni e di momenti estatici, si avvicina spesso alla metafisica cristiana, sollevandosi ad un pathos innico ...
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PENNA, Sandro
Arnaldo Bocelli
Poeta, nato a Perugia il 12 agosto 1906; tranne un breve soggiorno milanese, è sempre vissuto a Roma; ha collaborato alle maggiori riviste letterarie.
Nelle sue liriche [...] e la malinconia.
Bibl.: S. Solmi, in Circoli, gennaio 1939; L. Anceschi, Saggi di poetica e di poesia, Firenze 1942; P. Bigongiari, Il senso della lirica italiana, ivi 1952; G. De Robertis, in Tempo (Milano), 24 ottobre 1957; A. Bocelli, in Il Mondo ...
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Poeta e mistico portoghese, natU a Vidigueira nel 1631 e morto nel 1682. Col saio francescano cambiò il nome di Antonio da Fonseca Soares, dopo una vita dissipata e fortunosa (1662). L'amore alla poesia, [...] serenità del convento di Evora, né durante le varie missioni per la penisola iberica. Culterano e artificioso nella lirica (romances), trova il calore della fede e della propaganda nella prosa ascetica (368 Cartas espirituaes, Sermões genuinos, Obras ...
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Lirico ungherese, nato a Újbátorpuszta nel 1896. Figlio di umili contadini, mantenne sempre intimi contatti spirituali con la gente dei campi. Come giornalista e impiegato privato ebbe una vita travagliatissima. [...] per motivi politici.
È poeta di grande originalità: nell'epoca di decadenza intellettualistica della lirica ungherese dell'immediato dopoguerra, la sua poesia segnò per prima un deciso ritorno alla musicalità del verso e alla limpidezza dello stile ...
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Filologo, nato a Carapelle Calvisio (Aquila) l'8 gennaio 1867. Allievo di E. Monaci, fu professore di filologia romanza prima all'università di Genova (1905-08) e poi a Bologna (fino al 1937).
A parte [...] rimata, in Fonti per la Storia d'Italia, n. 41; Poesie provenzali storiche relative all'Italia, ibid., nn. 71, 72; , ibid., 1935; Laude drammatiche e rappresentazioni sacre, voll. 3, Firenze 1943; Primordi della lirica d'arte in Italia, Torino 1943. ...
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I grammatici greci chiamano coriambo un metro avente lo schema - ⌣ ⌣ -, considerato come la somma di un coreo (χορεῖος, equivalente del tribraco e del trocheo) e di un giambo. È prevalentemente un ritmo [...] di danza. Nella poesia melica si trova in sostituzione di dimetri giambici e trocaici o come elemento di un verso maggiore (p. es. l'asclepiadeo). I tragici e i poeti della lirica corale l'usano frequentemente in serie, con clausola d'altro metro, ...
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Scrittore valenziano, nato a mezzo il sec. XV; si dedicò alla carriera ecclesiastica; dal 1810 insegnò matematica nell'università di Valenza; morì nel 1528. In gioventù si distinse come ispiratore e direttore [...] Verge Maria, da lui raccolte, l'ultima deviazione della poesia catalana, impotente a uscire dalle forme tradizionali. Tenzonò con Deu Jesu Christ (Valenza 1493,1564); e nella lirica religiosa riuscì verseggiatore semplice e di qualche efficacia. Anche ...
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Poeta salvadoregno nato nel 1826, morto nel 1900. La sua lirica, multiforme e fluida, trae motivi e risonanze dalla sua stessa vita, romantica e avventurosa. Studioso di filosofia e di scienze, abbandonò [...] , nel 1875 fa parte di una missione diplomatica nel Chile, più tardi è sottosegretario degli Affari esteri. Soprattutto il mistero e la poesia dell'Oceano seducono la sua fantasia: i suoi canti A J. M. Dow e Se va el vapor sono popolarissimi nella ...
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lirica
lìrica s. f. [dall’agg. lirico, sottint. poesia]. – 1. Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti sign.: quello originario, di poesia che, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e quello più moderno,...
lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...