THOMAS, Dylan Marlais
Salvatore Rosati
Poeta inglese, nato nel Galles nell'ottobre 1914.
Le caratteristiche della sua lirica, quali apparvero nella prima raccolta 18 poems (1934) mostrano un non comune [...] iniziale a una notevole economia d'espressione.
Nelle sue liriche quasi sempre in versi e strofe tradizionali, sembra prevalere sbocco ed esercita certamente una fortissima influenza sulla poesia britannica contemporanea.
Bibl.: S. Spenders, Poetry ...
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MIRIVILIS, Stratis (Στρατῆς Μυριβήλης)
Filippo Maria PONTANI
Narratore greco, nato a Skamnià di Mitilene nel 1892.
L'ispirazione tipicamente ellenica (ideale filiazione da A. Karkavitsas) e sostanzialmente [...] libro verde, racconti, 1935); Τὸ πραγούδι τῆς Γῆς (Il canto della Terra, prosa lirica, 1937); Τὸ γαλάζιο βιβλίο (Il libro azzurro, racconti, 1939); Μικρὲς ϕωτιές (Piccoli fuochi, poesie, 1943); ‛Ο Βασίλης ὁ 'Αρβανίτης (novella, 1943; 2ª ed. 1944); Τὰ ...
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MORALES, Rafael (App. III, ii, p. 158)
Ines Ravasini
Poeta spagnolo. La sua lirica, da sempre attenta al mondo degli umili e dei dimenticati, si è andata via via tingendo di pessimismo. In La máscara [...] toro bravo (1964), che per tematiche, fantasia e grazia ricordano la prosa squisita di J.R. Jiménez in Platero y yo.
Bibl.: Poesia spagnola del Novecento, a cura di O. Macrí, 2 voll., Milano 1974, 4a ed. ampliata 1985; M. Mantero, Rafael Morales, in ...
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Kaplinski, Jaan
Pietro Umberto Dini
Poeta estone, nato a Tartu il 22 gennaio 1941 da madre estone e padre polacco. Laureatosi in letteratura francese all'Università di Tartu, ha collaborato con tale [...] 'disgelo' dell'URSS, che in generale segna la rinascita della lirica estone. K. ha esordito con Jäljed allikal (1954, Tracce ispirata a temi classici, cui segue una decina di raccolte di poesie, fra cui: Tolmust ja värvidest (1967, Della polvere e ...
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GUILLÉN, Jorge
Agustin Cortés
(App. III, I, p. 801)
Poeta spagnolo, morto a Malaga il 6 febbraio 1984. Tornò in Spagna dopo un lungo esilio nel 1977. Nel ciclo Clamor. Tiempo de historia, a Maremagnum [...] stile si fa più narrativo, spesso scompare la rima e il verso diventa prosa. La poesia di G. rimane comunque profondamente vitalista e lirica, sempre alla ricerca del nesso che unisce il particolare all'universale; nonostante l'intellettualismo che ...
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ROŻEWICZ, Tadeusz
Pietro Marchesani
Poeta, prosatore e drammaturgo polacco, nato a Radomsko il 9 ottobre 1921. Nelle prime raccolte di versi di R., uno dei più insigni scrittori polacchi contemporanei, [...] delle cose, di grande semplicità e forza lirica, l'ossessione della guerra, vissuta come catastrofe teatro di R. si muovono nell'ambito della stessa problematica della poesia. La sua abbondante produzione drammaturgica, iniziata con Kartoteka (1960, ...
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RAINE, Kathleen
Salvatore Rosati
Scrittrice inglese, nata a Londra il 14 giugno 1908. La sua poesia, che ha rapporti con le tendenze del gruppo di poeti formatosi a Cambridge nella prima metà del secolo, [...] è caratterizzata da un senso quasi mistico per la natura. La sua lirica ha molta delicatezza di immagini nei momenti emotivi, sebbene la sua seconda vena, meditativa (la R. è cattolica), sia talora soggetta a scadere nel prosastico. Esordì nel 1943 ...
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VISCONTI, Gaspare
Enrico CARRARA
Del ramo visconteo dei signori di Cassano Magnago, visse tra il 1461 e il 1499; e alla corte di Ludovico il Moro fu consigliere ducale, adoperato in alti o almeno decorosi [...] e il poemetto in ottava rima Di Paulo e Daria (1495). Nella lirica è un petrarchista, non senza gli orpelli concettistici che si usarono sulla fine attualità della corte sforzesca. Il più della sua poesia resta inedito nel Triv. 193 aut., con ...
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MEŽIROV, Aleksandr Petrovič
Cesare G. De Michelis
Poeta russo sovietico, nato a Mosca il 26 settembre 1923. Combattente durante l'ultima guerra mondiale, diplomatosi presso l'istituto 'Gor'kij' di Mosca [...] (1955, "Ritorno"). In seguito, la lirica di M. inclinò verso un carattere lirico-filosofico, teso a raggiungere una sublimazione artistica nell'analisi dell'idioletto poetico, su materiali della poesia di A. Mežirov"), in Slovo v russkoj sovetskoj ...
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VAJDA János (Giovanni)
Giulio de Miskolczy
Poeta ungherese, nato il 7 maggio 1827 a Pest, morto a Budapest il 17 gennaio 1897. Ancor giovane si fece attore, poi prese parte alla campagna del 1848-49 [...] , caratterizzato da un genio rivoluzionario e pessimistico. Preziosa è la sua lirica meditativa, il cui tono scettico, fosco e triste ritorna anche nella sua poesia amorosa, in parte di grandissimo valore artistico. Nel campo dell'epica, accanto ...
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lirica
lìrica s. f. [dall’agg. lirico, sottint. poesia]. – 1. Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti sign.: quello originario, di poesia che, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e quello più moderno,...
lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...