Poeta italiano (Verona 1840 - Castelrotto 1910), figlio di Cesare che, prima di uccidersi, lo raccomandò con una calda lettera ad Aleardo Aleardi. Mentre si laureava in legge a Pisa (1862), scriveva il [...] sua è una via diversa ma parallela a quella contemporanea degli Scapigliati e del Carducci, e preannuncia la poesiacrepuscolare e intimista. Scrisse vivaci Impressioni critiche e ricordi autobiografici (pubbl. post., 1914) e tradusse tra l'altro l ...
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Scrittore italiano (Isola della Scala 1886 - Torino 1913). Portò sul teatro motivi cari alla poesiacrepuscolare, acquistando rinomanza soprattutto con la commedia Addio giovinezza! (1911), scritta in [...] collaborazione con N. Oxilia ...
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Poeta italiano (Torino 1883 - ivi 1916). Ritenuto il massimo esponente del crepuscolarismo, nelle sue opere riserva lo stesso commosso distacco e lo stesso sguardo ironico alla vacua fede letteraria, per [...] al dannunzianesimo imperante, in nome di un ideale di solo apparente moderazione borghese che sarebbe approdato alla poesia "crepuscolare". G. ne trasse l'impulso a liberarsi a sua volta dal dannunzianesimo, rinnegando enfaticamente l'infatuazione ...
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Poeta italiano (Torino 1882 - ivi 1919), figlio di Desiderato. Condusse un'intensa vita di relazione e fu amico di G. Gozzano, di A. Guglielminetti e di altri esponenti della cultura torinese dei primi [...] anni del Novecento; nel suo volume di versi Sogno e ironia (1910; n. ed., 1956) tornano, con grazia, cadenze e motivi tipici della poesiacrepuscolare: letterato versatile, tentò anche il teatro (Martina, Fare e disfare, Il predecessore). ...
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Poeta italiano (Roma 1886 - ivi 1907). I suoi versi (raccolti da C. stesso nei volumi Dolcezze, 1904; L'amaro calice, 1905; Le aureole, 1905; Piccolo libro inutile, con A. Tarchiani, 1906; Elegia, 1906; [...] . ed. 1914, 1922 e 1959; e infine, con le poesie sparse, da S. Jacomuzzi in Poesie edite e inedite, 1968), di un elegismo sommesso, venato d'ironia, se risentono di quel gusto che poi fu detto crepuscolare, e nel quale echi di D'Annunzio e di Pascoli ...
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JANDOLO, Augusto
Arnaldo Bocelli
Poeta romanesco, nato il 25 maggio 1873 a Roma, dove vive. Fu per un anno (1898) attore nella compagnia drammatica di Eleonora Duse; quindi si diede al commercio antiquario, [...] cui appunto Trilussa è l'ultimo cospicuo rappresentante, tende piuttosto, per influsso della contemporanea poesia in lingua, specie di quella intimista e crepuscolare, e anche per influsso del Di Giacomo, ai modi affettuosi, musicali, sensuali di un ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] a un linguaggio spoglio di ogni scoria tradizionale, sul quale ben poteva innestarsi la disadorna prosasticità di certa poesiacrepuscolare del Novecento. E poi Graf è un poeta che per la complessità del suo svolgimento, così ferreamente conseguente ...
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GIORGIERI CONTRI, Cosimo
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 16 ag. 1870 da Tommaso e Maria Frediani, in una famiglia aristocratica originaria di Massa.
Rivelando precoci doti artistiche, appena diciassettenne, [...] caratteristici della sua produzione poetica più matura e in cui sono anticipati moduli e tematiche della successiva poesiacrepuscolare.
Il libro, infatti, pur nella ripresa di modalità e atteggiamenti languidi ed estenuati del tardo romanticismo, è ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] tempi, numerosi e fieri oppositori, e del resto il concettismo nella poesia non si estende oltre i primi tre o quattro decenni del Seicento, G. Gozzano è il solo poeta ascrivibile all’area crepuscolare per il quale il distacco critico da D’Annunzio ...
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Poeta italiano (Genova 1896 - Milano 1981). Tra i massimi poeti italiani del Novecento, già dalla prima raccolta (Ossi di seppia, 1925; ed. defin. 1931) fissò i termini di una poetica del negativo in cui [...] (nei loro modi di ascendenza pascoliana-crepuscolare, e vociana-ligure secondo la linea da fé (1966) e di Nel nostro tempo (1972) a quelle riunite in Sulla poesia (1976). Accanto al critico letterario, cui si deve fra l'altro il "lancio" italiano ...
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crepuscolare
agg. [der. di crepuscolo]. – 1. a. Del crepuscolo, che è proprio del crepuscolo: luce, bagliore c.; cielo c.; l’ora c.; ti levasti su quasi ribelle Alla perplessità c. (Gozzano). b. Che si svolge o si manifesta al crepuscolo,...
onirico
onìrico agg. [der. di oniro-] (pl. m. -ci). – Che riguarda il sogno o i sogni, o che avviene, che si manifesta nel sogno: attività o.; la fase o. del sonno; interpretazioni o.; visioni, immagini, scene o.; allucinazioni o.; o, per...