Poeta greco (Iuli, isola di Ceo, probabilmente 556 a. C. - Siracusa 467 a. C. circa), tra i più grandi della lirica corale. L'origine ionica traspare dalla sua sensibilità e dalle stesse forme di poesia [...] catastrofe non ben determinata distrusse la famiglia degli Scopadi e S., superstite, commemorò i defunti con un treno, genere di poesia che divenne la sua specialità (di un treno faceva parte il patetico frammento giunto a noi, detto Il lamento di ...
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Poetessa tedesca (Elberfeld 1869 - Gerusalemme 1945). Figura centrale dell'espressionismo e della vita culturale del suo paese, fu amata e apprezzata dai maggiori artisti del suo tempo (G. Benn, K. Kraus, [...] videro in lei una delle espressioni più alte della moderna lirica tedesca. Tra le sue opere occorre segnalare soprattutto le Hebräische il fervore mistico-visionario che connotano tutta la sua poesia (Gesammelte Gedichte, 1917; Die Kuppel, 1920; ...
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Poeta e scrittore mistico spagnolo (Belmonte, Cuenca, 1527 - Madrigal de las Altas Torres, Ávila, 1591). Ripensò la dottrina mistica e fu poeta delle solitudini e dei silenzi, ricercando nelle sue Poesie [...] (Orazio). Ripensò la dottrina mistica con originale senso di poesia. Il primo lavoro originale De los nombres de Christo ( prosa limpida nella quale confluiscono tutti i motivi della sua lirica. Fra le opere di edificazione etico-religiosa è rimasta ...
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Scrittore italiano (Piove di Sacco 1887 - Roma 1976); prof. (dal 1939) di lingua e letteratura francese nell'univ. di Padova; socio nazionale dei Lincei (1967). Si rivelò con un volume di liriche, Umana [...] che muore (1942); Terzo tempo (1950); Il flauto a due canne (1958). La sua poesia è venuta elaborando l'iniziale crepuscolarismo in un tono medio, fra la lirica pura e una ritmata discorsività, che nei momenti migliori arieggia alla grazia lieve dell ...
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Poeta austriaco (Kirchberg, Austria Inferiore, 1830 - Graz 1889). Di umile origine, studiò a Vienna filologia e filosofia, e fu poi insegnante nella stessa Vienna, a Graz e più a lungo a Trieste. Già nel [...] 1866 si ritirò dalla vita attiva, per dedicarsi alla poesia. Esordì come lirico, con poemi e raccolte di composizioni cariche di sentimentalismo retorico. Il successo gli venne col poema epico Ahasver in Rom (1866), colorita rappresentazione della ...
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Pseudonimo del poeta in dialetto romanesco e architetto Mario Fagiolo (Roma 1905 - ivi 1996); fondò alcune riviste di poesia e curiosità dialettali, fra cui Orazio (1949) e Il Belli (1952). La sua poesia [...] ponente, 1965; Gatti, 1980; Assolo, 1982; Vince er turchino, 1985; Poesie romanesche, 1987), che si riallaccia ai modi della contemporanea lirica in lingua e specialmente alla poesia ermetica, si giova del dialetto per dare maggior risalto verbale a ...
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Poeta italiano (Genova 1871 - ivi 1919). Cambiò spesso residenza e attività (fu tra l'altro insegnante e giornalista), conducendo una vita irregolare ed eccentrica, che ricorda per certi aspetti quella [...] cui fu vicino nel fervente interventismo. La sua poesia, di spirito decadente contenuto entro forme classicheggianti (Il suoi frutti migliori in un autobiografismo trasposto in una lirica celebrazione del paesaggio, dove l'intensità della sensazione ...
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Poeta spagnolo (Siviglia 1902 - Città di Messico 1963). A Siviglia strinse amicizia con P. Salinas, E. Prados e M. Altolaguirre. In esilio, ha insegnato in varie università europee e americane. Le sue [...] generica etichetta di realismo. Di notevole valore sono le prose liriche di Ocnos (1942). Da ricordare anche i saggi Estudios sobre poesía española contemporánea (1957), Pensamiento poético en la lírica inglesa (1958) e Poesía y literatura (1960). ...
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Poeta svedese (Malmö 1898 - Stoccolma 1961). Muovendo da una duplice esperienza letteraria, classica e cristiana (I en främmande stad "In una città straniera", 1927; Sonat "Sonata", 1929; Andliga övningar [...] ", 1942), ha piegato i metri e i ritmi della grande lirica ottocentesca al suo proposito ironico-patetico di accostare e fondere il (il teatro classico greco, francese, spagnolo, la grande poesia antica e moderna). Accademico di Svezia dal 1940. ...
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Nella letteratura italiana, l'insieme della poesia e dei modi espressivi dei cd. poeti crepuscolari. Tale denominazione (che risale a un'espressione usata da G.A. Borgese nel 1910 per indicare lo spegnersi, [...] a suo avviso, della grande giornata lirica italiana "in un mite e lunghissimo crepuscolo") indica alcuni poeti italiani del primo gusto: al dannunzianesimo fino allora imperante opposero una poesia prosastica che, in toni dimessi, incerti fra ...
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lirica
lìrica s. f. [dall’agg. lirico, sottint. poesia]. – 1. Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti sign.: quello originario, di poesia che, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e quello più moderno,...
lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...