Scrittore e regista, nato a Parma il 27 giugno 1934. Nel 1955 esordisce con i quattro lunghi racconti de La polvere sull'erba per passare alla poesia con L'amicizia perduta (1961), esperienza alla quale [...] con accorata asprezza raccogliendo ne L'indignazione (1973) le poesie scritte sino a tale data e dando con La crudeltà (1975) la sua maggior prova di maturità stilistica nell'ambito della lirica. La cronaca-romanzo Una città in amore (1962, ma ...
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Poeta e saggista, nato a Bari da famiglia leccese il 6 gennaio 1914, morto a Roma il 19 dicembre 1970.
Nella sua poesia (La luna dei Borboni, 1952; Dopo la luna, 1956; La luna dei Borboni e altre poesie, [...] l'insorgente neorealismo. In tale contesto la lirica di B. si distingue per una appassionata VV, Novecento, ix, Milano 1979, pp. 8553-74; R. Aymone, V. Bodini. Poesia e poetica del Sud, Salerno 1980; L. Giannone, Bodini prima della ''Luna'', Lecce ...
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OKUDŽAVA, Bulat Salvovič
Cesare G. De Michelis
Poeta e chansonnier russo sovietico, nato a Mosca il 9 maggio 1924, dalla famiglia di un dirigente del Partito comunista georgiano, che venne fucilato [...] da queste raccolte sono apparse in italiano, in antologie come Poesia russa contemporanea, Milano 1967, Poesia sovietica degli anni 60, ivi 1971, Canzoni russe di protesta, ivi 1972). Le sue liriche, che sono anche le sottili trame per le canzoni che ...
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Poeta brasiliano, nato a Itabira (Minas Gerais) il 30 ottobre 1902. È la figura più importante del secondo modernismo, ricco d'implicazioni socio-politiche e aperto agl'influssi delle letterature straniere [...] brasiliana, Milano-Firenze 1972. Traduzioni italiane in: R. Spinelli, Croce del Sud, Milano 1953; M. La Valle, Un secolo di poesia brasiliana, Roma 1960; R. Jacobbi, Lirici brasiliani, Milano 1961; id., Poesia brasiliana del Novecento, Ravenna 1973. ...
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Poeta russo sovietico, nato a Zima il 18 luglio 1933. Studiò all'Istituto Gor'kij di Mosca (1951-54) e cominciò a scrivere versi, giovanissimo, nel 1949: la sua prima raccolta, Razvedčiki grjaduščego ("Investigatori [...] si è spesso trovato al centro di animate polemiche. Egli coltiva la poesia 'civile', sulle orme del Majakovskij più tribunizio, ma accanto a questa vena in lui è presente anche quella lirica e sentimentale, in ciò erede in qualche modo di Blok, anche ...
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Poeta e giornalista peruviano, nato a Lima il 15 settembre 1927. Alterna l'attività di scrittore e giornalista con quella di docente universitario di Letteratura ispanoamericana all'università di San Marcos [...] dei principali poeti del Perù e ottiene il premio nazionale di Poesia. Già da quegli anni l'opera di B. comporta una rottura a una condensazione delle tematiche che non impoverisce la vena lirica, ma piuttosto la rende più intensa.
La critica è ...
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VARNALIS (gr. Βάρναλης), Kóstas
Scrittore greco, nato a Pirgo, Bulgaria, il 14 febbraio 1884; dal 1903 al 1908 ha studiato lettere all'università di Atene; dal 1918 al 1925 è stato insegnante di scuola [...] senso socialistico, dapprima in versi poi in prosa.
Opere di poesia: del primo periodo Κηρῆϑρες ("Favi", Atene 1905); del secondo ed., Atene 1933), in metri varî e in prosa lirica, raffigurazione simbolica del progresso dell'umanità da Prometeo a ...
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Poeta austriaco, nato a Cernăuţ (Bucovina) il 23 novembre 1920. Compiuti gli studî liceali si recò a Parigi, seguendovi per qualche tempo corsi di medicina; sorpreso dallo scoppio della guerra in Bucovina, [...] , Deutsche Dichter und Schriftsteller unserer Zeit, 8ª ed., Stoccarda 1959, pp. 142-143. Alcune liriche sono state tradotte in italiano da G. Musa, Poesia tedesca del dopoguerra, Milano 1958, e da A. Rendi, Giovani scrittori tedeschi, in Tempo ...
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Dopo la guerra B. ha proseguito la sua attività nelle più diverse direzioni. Nel genere narrativo la scelta di un registro comico trattato in chiave moralistico-fantastica è rilevabile in La cometa (1951) [...] Giulio d'Este e altri scritti ariosteschi (1958).
Un rinnovato interesse per la poesia, dopo un lungo intervallo, ha condotto B. all'edizione, in cinque volumi, delle sue opere liriche, di cui sono già usciti i primi volumi: La stella del mattino e ...
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HOPKINS, Gerard Manley
Salvatore Rosati
Poeta inglese, nato a Stratford (Essex) l'11 giugno 1844, morto a Dublino l'8 giugno 1889. Dopo brevi ma serî studî alla Highgate School, il H. fece un primo [...] come compromesso, insinuò intenzioni edificanti nelle sue non numerose poesie, nelle quali però, in massima parte, la visione puramente lirica predomina. Questo combattuto amore sembra aver dato alle liriche del H. una drammaticità, una parsimonia di ...
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lirica
lìrica s. f. [dall’agg. lirico, sottint. poesia]. – 1. Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti sign.: quello originario, di poesia che, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e quello più moderno,...
lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...