Scrittore italiano (Piove di Sacco 1887 - Roma 1976); prof. (dal 1939) di lingua e letteratura francese nell'univ. di Padova; socio nazionale dei Lincei (1967). Si rivelò con un volume di liriche, Umana [...] che muore (1942); Terzo tempo (1950); Il flauto a due canne (1958). La sua poesia è venuta elaborando l'iniziale crepuscolarismo in un tono medio, fra la lirica pura e una ritmata discorsività, che nei momenti migliori arieggia alla grazia lieve dell ...
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Poeta tedesco (Tubinga 1787 - ivi 1862). Studiò diritto nella città natale ed esercitò come legale a Stoccarda. Nel 1820 entrò nel parlamento del Württemberg, e vi rimase fino al 1830, anno in cui ottenne [...] 1818) e Ludwig der Baier (1819). Ma la sua fama è legata essenzialmente alla produzione lirica, tutta giovanile, assai apprezzata durante l'Ottocento. Le poesie di U. (1a ed. Gedichte, 1815) risalgono quasi tutte all'epoca della guerra di liberazione ...
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Poeta austriaco (Kirchberg, Austria Inferiore, 1830 - Graz 1889). Di umile origine, studiò a Vienna filologia e filosofia, e fu poi insegnante nella stessa Vienna, a Graz e più a lungo a Trieste. Già nel [...] 1866 si ritirò dalla vita attiva, per dedicarsi alla poesia. Esordì come lirico, con poemi e raccolte di composizioni cariche di sentimentalismo retorico. Il successo gli venne col poema epico Ahasver in Rom (1866), colorita rappresentazione della ...
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Scrittore italiano (Treviso 1895 - ivi 1969). Ufficiale nella prima guerra mondiale (cfr. Giorni di guerra, 1930); legionario di D'Annunzio a Fiume (cfr. Le mie stagioni, 1951); viaggiò molto, specialmente [...] di vivere, appena adombrata dal presentimento della labilità terrena, dà alle impressioni un'intima, estrosa, lirica animazione. Ma parti e toni di autentica poesia in prosa hanno anche, in maggiore o minor misura, certe sue narrazioni più distese ...
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Poeta svedese (Hälsingborg 1884 - Stoccolma 1981), critico letterario e teatrale, umanista di larghi interessi intellettuali. Accademico svedese (1919), segretario per lunghi anni del comitato per il premio [...] secolo (Preludier "Preludî", 1904; Offerkransar "Corone votive", 1905) a un genere di poesia idilliaca che molto risente dell'influsso della lirica laghista, soprattutto di Wordsworth: Idyllernas bok ("Libro degli idillî", 1917); Tonen från havet ...
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Poeta (Great Berkhampstead 1731 - East Dereham, Norfolk, 1800). Dal 1752 dette segni della grave depressione mentale che doveva sempre più dominarlo. Fece (1763-65) un primo soggiorno in manicomio; dal [...] e pensieri, tra il quadretto domestico e la meditazione lirica, con venature d'umorismo: tipica opera di transizione cinque anni tra sofferenze che trovarono espressione suprema nella poesia The castaway. Importanti per la raffinatezza dello stile ...
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Pseudonimo dello scrittore Guillaume-Apollinaris-Albertus de Kostrowitsky (Roma 1880 - Parigi 1918). Nato da un italiano e da una nobildonna polacca, ma di cultura francese, visse l'esperienza letteraria [...] suggestivo delle associazioni che la parola può evocare e inaugurò la lirica in cui assumono importanza massima le immagini e le cose. In tal modo fu condotto a iniziare nella poesia il cubismo, il sintetismo o simultaneismo e il surrealismo. La sua ...
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Poeta cubano (Camagüey 1902 - L'Avana 1989). Di famiglia mulatta, fu uno dei maggiori esponenti della poesia africana dell'America Latina, il più vigorosamente capace di esprimere in puri ritmi l'essenza [...] alla quale partecipò come giornalista; El son entero (1947), dove è raggiunto un pieno equilibrio tra il canto popolare e la lirica colta; La paloma de vuelo popular (1958); Elegías (1958); Tengo (1964); Poemas de amor (1964); El gran zoo (1967); La ...
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Poeta italiano (Genova 1871 - ivi 1919). Cambiò spesso residenza e attività (fu tra l'altro insegnante e giornalista), conducendo una vita irregolare ed eccentrica, che ricorda per certi aspetti quella [...] cui fu vicino nel fervente interventismo. La sua poesia, di spirito decadente contenuto entro forme classicheggianti (Il suoi frutti migliori in un autobiografismo trasposto in una lirica celebrazione del paesaggio, dove l'intensità della sensazione ...
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Poeta svedese (Malmö 1898 - Stoccolma 1961). Muovendo da una duplice esperienza letteraria, classica e cristiana (I en främmande stad "In una città straniera", 1927; Sonat "Sonata", 1929; Andliga övningar [...] ", 1942), ha piegato i metri e i ritmi della grande lirica ottocentesca al suo proposito ironico-patetico di accostare e fondere il (il teatro classico greco, francese, spagnolo, la grande poesia antica e moderna). Accademico di Svezia dal 1940. ...
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lirica
lìrica s. f. [dall’agg. lirico, sottint. poesia]. – 1. Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti sign.: quello originario, di poesia che, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e quello più moderno,...
lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...