Fino alla metà del Novecento il concetto di B. applicato al campo letterario appariva in modo saltuario e sporadico, poiché era un termine usato per indicare più genericamente l'intero periodo storico [...] fenomenologia più libera e spregiudicata che discuteva della lirica, del teatro, del romanzo, della novella, letterario in Italia, Milano 2000, che raccoglie Barocco in prosa e in poesia, 1969, e La polemica sul Barocco, che fa una storia della ...
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Nel 1952 P.P. Pasolini, nell'introduzione all'antologia della Poesia dialettale del Novecento, a cura sua e di M. Dell'Arco, forniva il primo ragionato bilancio della produzione dialettale in Italia nella [...] (1978), approda alla più distesa narratività del romanzo in versi L'angel (1981 e 1994), e alla più intima liricità (già preannunziata da Poesie d'amore, 1974) del componimento breve, con L'aria (1981), Lünn (1982, Lune), Bach (1986) e le raccolte ...
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VERGA, Giovanni
Attilio Momigliano
Novelliere e romanziere, nato il 31 agosto 1840 a Catania, ivi morto il 27 gennaio 1922. A Catania ebbe come maestro un verseggiatore byroniano e montiano, Antonino [...] di meglio, si stacca dal gruppo, e soccombe. Il motivo lirico è il sentimento della famiglia, dell'onestà tradizionale, gli umili della natura e del cielo una concezione ancora ignota alla poesia italiana, adeguando, con perfetta verità di tono, il ...
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WIELAND, Christoph Martin
Vittorio Santoli
Letterato, nato ad Oberholzheim nei dintorni di Biberach (Svevia) il 5 settembre 1733, morto a Weimar il 20 gennaio 1813. Natura sensibile, trascorse la sua [...] si riattaccò da una parte a modelli francesi, dall'altra alla poesia italiana del Rinascimento (il W. introdusse in Germania, e usò largamente jungen W., Frauenfeld 1907. Su W. imitatore della lirica giovanile del Klopstock: E. Schmidt, Beiträge z. ...
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SARAMAGO, José
Ettore Finazzi Agrò
Narratore, poeta e drammaturgo portoghese, nato ad Azinhaga (Ribatejo) il 16 novembre 1922. Trasferitosi con la famiglia a Lisbona, fu costretto a interrompere gli [...] −, nonché il volume di racconti Objecto quase, del 1978) e alla poesia (genere al quale può anche annettersi la singolare raccolta di ''poemi in però anche percorso euristico, ai limiti fra espressione lirica e svolgimento narrativo, in un'epoca, per ...
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VERLAINE, Paul
Sergio Solmi
Poeta francese, nato a Metz il 30 marzo 1844, morto a Parigi il 7 gennaio 1896. Nel 1851 entrò in collegio a Parigi, compiendo gli studî al liceo Bonaparte. La vocazione [...] , V. ignora i ripieghi della "bella letteratura", la poesia raffinata e composita di puro intelletto o di pura forma: Rimbaud. Ma la maggior parte dell'ultima produzione è lirica di qualità inferiore, come quella libertina di Chansons pour elle ...
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(XIV, p. 414; App. I, p. 564; II, I, p. 879; v. urss, App. III, II, p. 1043; IV, III, p. 754)
Al censimento del 1989 la popolazione della Repubblica ammontava a 1.573.000 ab., corrispondenti a una densità [...] si rivolgono B. Kangro (n. 1910), A. Hint, P. Krusten, R. Sirge, J. Semper e H. Leberecht. La poesia si sviluppa soprattutto in due direzioni: come lirica cittadina e come epica (D. Vaarandi, E. Raud, J. Smuul; quest'ultimo ha al suo attivo anche una ...
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WILLIAMS, William Carlos
Cristina Giorcelli
Scrittore americano, nato a Rutherford, New Jersey, il 17 settembre 1883, morto ivi il 4 marzo 1963. Esercitò per tutta la vita, nella cittadina in cui nacque [...] possibile, per fondere armoniosamente realtà e conoscenza: sposando, per l'appunto, l'uomo e la città, la poesia e la prosa, la cronaca e la lirica, il passato e il presente, il concreto e l'astratto (come egli stesso proclama: "Nessuna idea che ...
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ZRINYI, Miklós (Nicola), conte
Giulio de Miskolczy
Poeta, statista e capitano ungherese. Nato il 1° maggio 1620 nella fortezza di Ozali da Giorgio, bano della Croazia (1598-1626), e da Maddalena Széchy, [...] poeta e quella politica di capitano e statista. Nella lirica fu autore di un bel canto religioso e di parecchi 1859; A. Imre, Az olasz kőltészet hatása a magyarra (L'influenza della poesia italiana su quella ungherese), ivi 1875; C. Széchy, Gróf Z. M ...
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VAZOV, Ivan
Enrico Damiani
Scrittore bulgaro, nato a Sopot il 27 giugno 1850, morto a Sofia il 22 settembre 1921. Dal padre, mercante, fu iniziato al commercio. A Kalofer, presso il padre di Hristo [...] qualche viaggio in Romania. È di quest'epoca il suo esordio letterario: la poesia Boràt (Il pino). L'accoglienza favorevole che il pubblico fa a questa sua lirica, come anche alla successiva Stara Planinà, spinge il giovane poeta definitivamente sul ...
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lirica
lìrica s. f. [dall’agg. lirico, sottint. poesia]. – 1. Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti sign.: quello originario, di poesia che, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e quello più moderno,...
lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...