CORTICELLI, Salvatore
Sabina Magnani
Nacque a Piacenza l'8 dic. 1689 da Alessandro e Elisabetta Gabrielli, ambedue bolognesi.
Di famiglia molto agiata, poté compiere i primi studi letterari a Roma, [...] , il movimento degli affetti, il costume, la disposizione del discorso, i vari generi di componimenti, la poesialirica. Le discussioni rappresentate sono naturalmente infarcite di exempla, tratti per la massima parte dal Boccaccio, ma anche ...
Leggi Tutto
COSSEZEN
Mario Pagano
Rimatore del sec. XII, originario dell'Italia settentrionale, e solitamente considerato il primo trovatore italiano; di lui si ignorano sia la data di nascita sia quella di morte.
Le [...] , in Problemi e orientamenti critici di lingua e di lett. italiana, Milano 1948, p. 24; A. Monteverdi, La poesialirica provenzale, Roma 1949, p. 103; A. Viscardi, Leorigini, Milano 1957, pp. 589-591; Id., Storiadella letteratura italiana dalle ...
Leggi Tutto
BECELLI, Giulio Cesare
Alberto Asor-Rosa
Nacque, Verona nel 1686 da Giovanni Battista, da Cecilia Comer, di nobile famiglia. Frequentò le scuole dei gesuiti e vestì giovinetto l'abito della Compagnia; [...] dire, "i divini poemi' i poemi romanzi, le farse, i generi - di giocosi stili, le poesie nelle lingue idiote", e infine "la nuova liricapoesia e nella sostanza e negli accidenti suoi dalla latina e greca differenti". Particolarmente importanti in ...
Leggi Tutto
Poesia latina
Edoardo D'Angelo
L'età sveva può essere definita, per l'Italia meridionale, l'età del trionfo definitivo della latinità, nel suo secolare incontro-scontro con le altre civiltà e lingue [...] religiosa (eccezion fatta per Enrico di Avranches), così come la lirica amorosa: come ben sottolineato da Peter Dronke (1986), nell'Italia staufica l'erotismo viene veicolato dalla poesia in volgare, oppure dalla solita epistolografia (è il caso del ...
Leggi Tutto
Stato federale indipendente nell’ambito del Commonwealth britannico (dal 1901; capo dello Stato è il sovrano del Regno Unito). Il territorio coincide con l’omonimo continente (➔ Australia), includendo [...] open swimmer, 1982; In the winter dark, 1988; The riders, 1993; Blueback, 1997).
Nella poesia è visibile il duplice rapporto con la tradizione (prima della lirica inglese, poi di quella americana), di cui si riutilizzano le forme chiuse (la strofa ...
Leggi Tutto
URSS Sigla dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (russo SSSR, Sojuz Sovetskich Socialističeskich Respublik), Stato federale esteso in territori di solito attribuiti in parte all’Europa orientale [...] periodo della letteratura ‘orale’, dei caffè, in cui predomina la poesia. È anche l’epoca dei treni di propaganda, dei palazzi decorati da tempo dimenticati. Sulle riviste si discute di lirica, di fantascienza, delle aspirazioni dei giovani. L’ ...
Leggi Tutto
Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito [...] Di qui nasce il pensiero di Dio, il vero deuteragonista della lirica petrarchesca. Nell'atto con cui il poeta tenta di respingere da il coronamento delle sue più profonde aspirazioni e della poesia alla quale le aveva affidate. Lo smarrimento e la ...
Leggi Tutto
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante [...] il B. non raggiungerà mai, e soprattutto in studî di poesia che culminano con la composizione del Decameron (forse negli anni ma, prevalentemente, latino: in volgare - oltre, forse, qualche lirica, e il Corbaccio, se si accetta la data del 1366 - ...
Leggi Tutto
Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] e burlesco, la satira, l'epistola didascalica, l'epigramma, la lirica leggera. Con l'Henriade (1722), il poema giovanile su Enrico tradizione e al gusto dominante quando giudicò di poesia, professando sempre reverenza incondizionata ai grandi modelli ...
Leggi Tutto
Poeta italiano (Val di Castello, nella Versilia, 1835 - Bologna 1907). Crebbe "selvatico" nella Maremma toscana, dove il padre, Michele, un liberale già carbonaro, era medico condotto. Andò poi a Firenze [...] esser amato, ma d'aver conquistato la facoltà d'amare. Le Rime nuove inaugurano la stagione della lirica "greca": una poesia concreta, quale egli aveva sempre sognato, e in nome della quale aveva combattuto lo sfocato sentimentaleggiare dei romantici ...
Leggi Tutto
lirica
lìrica s. f. [dall’agg. lirico, sottint. poesia]. – 1. Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti sign.: quello originario, di poesia che, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e quello più moderno,...
lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...