TOLOMEI, Jacopo di Jacopo
Guido De Blasi
– Nacque a Siena prima del 20 gennaio 1424, quando fu battezzato con il nome di Jacomo Nicolò, postumo di Jacopo di Nanni di Matteo (detto anche Mino di Battista, [...] arce. Jacopo continuò dopo la liberazione, e dunque anche durante il periodo aragonese, a scrivere liriche, ispirate alla poesiabucolica toscana e poi napoletana. La sua produzione di rime e lettere è tramandata dai codici Londra, British Museum, ms ...
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MARTINO da Signa
Paolo Falzone
MARTINO da Signa. – Nacque a Signa, nei pressi di Firenze, nella prima metà del secolo XIV. Scarse le notizie sul suo conto, desumibili per lo più dai registri dell’Ordine. [...] talvolta sotto la scorza dei versi significati allegorici. Dopo costoro – continua Boccaccio – molti si diedero alla poesiabucolica, ma con esiti mediocri (giudizio che colpisce in ordine alle Egloghe dantesche), fin quando Petrarca non rifondò ...
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carme
Fernando Salsano
. Attestato solo al plurale, conserva il senso metrico di " verso ", l'unità ritmica di una composizione poetica, quale si esprime nel corrispondente latino carmen nel De vulg. [...] generico di " versi ", quello di " composizione poetica ", se non proprio quello di " poesia ". Così in Pg XXII 57 'l cantor de' buccolici carmi, dove la poesiabucolica virgiliana si contrappone a quella epica della Tebaide, e quasi si predispone ...
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Poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della [...] cui riprese i motivi sentimentali e idillici della tradizione bucolica classica, T. rinnovò il poema cavalleresco con la testimoniano altro che la sua bravura di esperto artefice di versi. Poesia culta quanto altra mai, tutta la lirica di T.: la parte ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] Montemayor e più tardi cederà al preziosismo, cui la vecchia materia bucolica è condannata, in G. Gil Polo, in G. Suárez L. Argensola e di pochi altri attardati classicisti conservatori, la poesia secentesca è tutta gongorina, e perfino L. de Vega, ...
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Poeta statunitense (San Francisco 1874 - Boston 1963). Dopo la morte del padre (1884) visse con la madre nel Massachusetts, suo luogo d'origine. Studiò a Darmouth e a Harvard (1897-99) senza conseguire [...] nel New Hampshire, si dedicò all'agricoltura e alla poesia; ma editori e riviste lo ignoravano; decise allora di meno felice. Steeple bush (1947) è un riuscito ritorno all'ispirazione bucolica. Seguono: Hard not to be king (1951), Aforesaid (1954). ...
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PETRARCA, Francesco
Enrico Carrara
Nella gloria della poesia italiana è il secondo, dopo Dante e prima del Boccaccio, dei suoi grandi e venerati patriarchi; ma nella storia della formazione spirituale [...] . Tale nei suoi disformi aspetti questa silloge bucolica, la prima d'intenti psicologici e storici Zingarelli, in Nuova Antologia, 1 dic. 1928 (le Ninfe sarebbero la poesia volgare che contrasta con le Muse latine).
Per la datazione delle lettere ...
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SANNAZZARO (Sannazaro), Iacopo (Actius Syncerus)
Enrico Carrara
Poeta, nato a Napoli il 28 luglio di un anno, che si può fissare ragionevolmente nel 1456; morto, pure a Napoli, il 24 aprile 1530. Discendeva [...] dell'"Arcadia", 1888, e l'introduz. di M. Scherillo alla citata ed. - Per il suo significato nella tradiz. bucolica: E. Carrata, La poesia pastorale, Milano 1909. - Per la sua fortuna: F. Torraca, Gli imitatori stranieri dell'"Arcadia", 1882 (poi in ...
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Nato a Forlì, intorno al 1462, fu poeta latino e insegnante di umane lettere ai suoi tempi famoso. Coronato a Roma, di 22 anni, per i suoi quattro libri di Amores, fu condotto a Parigi, sotto Carlo VIII, [...] primissimi introduttori in Francia dell'umanesimo. Tra le opere di poesia da lui lasciate ebbero fama: Livia, seu amorum libri , ed. W. P. Mustard, Baltimora 1918; E. Carrara, La Bucolica di Fausto, in Giorn. storico d. letterat. ital., LXXVI (1920), ...
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PERÙ (A. T., 153-154)
Riccardo RICCARDI
Emilio MALESANI -Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
José IMBELLONI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe MOLTENI
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Stato [...] ma vissuto parecchi anni a Lima, dove diffuse il gusto della poesia - è altrettanto vero che i letterati indigeni vi si adeguarono per e ansiosa di rifugiarsi in un'esistenza idillica e bucolica: non per nulla tradusse Virgilio e Ovidio, dopo avere ...
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bucolico
bucòlico (ant. buccòlico) agg. e s. m. [dal lat. bucolĭcus, gr. βουκολικός «pastorale», der. di βουκόλος «pastore di buoi»] (pl. m. -ci). – 1. Relativo alla bucolica; poesia b., genere b., poeta b.; cantor de’ buccolici carmi (Dante),...
bucolica
bucòlica (ant. buccòlica) s. f. [dal lat. bucolĭca, femm. dell’agg. bucolĭcus (v. bucòlico), sostantivato nel lat. tardo]. – Genere di poesia caratterizzato da un’idealizzazione della vita dei pastori e in genere della vita campestre,...