FIGARI, Pompeo
Lucinda Spera
Nacque a Rapallo (ora prov. di Genova) verso la metà del sec. XVII da Lorenzo (fondatore di un canonicato nella chiesa parrocchiale di quella città) e da Maria Debernardi. [...] temporaneamente a Genova, come attesta la lettera al "cortese lettore" da lui premessa alla sua opera più dal 1690 al 1890, Roma 1891, I, pp. 12, 15; C. Calcaterra, Storia della poesia frugoniana, Genova 1920, pp. 6, 11, 46, 50 n., 267 s., 361 n.; S ...
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Veglio della montagna
Francesco Vagni
Capo della setta eretica musulmana degli " assassini ", ramo di quella degli ismailiti, figura in Fiore II 11 Ed i' risposi: " I' sì son tutto presto / di farvi [...] / com'io a servir amante. In entrambi gli esempi risulta una costante della poesia trovadorica francese e italiana, che ha i suoi echi in D. (If XIX Parigi 1859).
Oltre alla tradizione poetica cortese largamente intesa, anche l'autore del Novellino ...
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A ciascun'alma presa e gentil core
Enzo Turolla
. Primo sonetto della Vita Nuova (III 10-12). A D., passati nove anni dal giorno fatidico del suo incontro con Beatrice, la quale gli era apparsa vestita [...] appartato per poter pensare in raccoglimento a colei che così cortese si era mostrata. Pensandola, gli sopraggiunse un sonno soave quando si destò, formulò il proposito di fissare in poesia per farla conoscere ad alcuni famosi poeti affinché potessero ...
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BASILE, Domenico
Enrico Malato
Nacque e visse probabilmente a Napoli nella prima metà del sec. XVII. È noto per aver pubblicato una versione in dialetto napoletano del Pastor fido di Battista Guarini: [...] napoletana - dopo la scomparsa di G. C. Cortese. Ricordiamo ancora che nella prima edizione del suo lavoro letter. ital. del Seicento, II, Bari 1948, p. 41; E. Malato, La poesia dialettale napoletana. Testi e note, Napoli 1959, I, pp. 203 ss., 560 ss ...
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largo
Bruno Basile
Nel maggior numero di presenze l'aggettivo ha il senso di " ampio ", come in Vn XLI 10 1 Oltre la spera che più larga gira, con riferimento al cielo cristallino. Inoltre nell'Inferno [...] larga parca / discese. Il termine ha una sfumatura di linguaggio cortese in Rime XLVII 3 nobilitate, bellezza e riccore, / fortezza e largo core (elenco di ‛ grazie e vertuti ' canonico in certa poesia dell'epoca; cfr. ad es. dal cod. Vat. 3793 l' ...
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obedire (ubbidire; ubidire)
Lucia Onder
La forma ‛ obedire ' è presente soltanto in prosa, nel Convivio, salvo un unico caso (obediendo), in Pd VII 99. ‛ Ubidire ' compare in poesia: nella Vita Nuova, [...] è lo nocchiero, a la cui voce tutti obedire deono; XXVI 6 questo appetito... a la ragione obedire conviene; If II 134 te cortese ch'ubidisti tosto / a le vere parole che ti porse.
Con costrutto assoluto, in Vn XII 13 34 a la fine falle umil preghero ...
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Donne dello schermo
Mario Pazzaglia
Due sono, nella Vita Nuova, le donne de lo schermo; schermo, beninteso, de la veritade (V 3): riparo, dunque, e difesa (VII 1 e IX 5), e, nella fattispecie, nascondiglio [...] è ritenuta, erroneamente, amata da D. da parte del pubblico cortese che la crede meta degli sguardi di lui, rivolti, in nov. 1907, 285-289; ID., Amore e schermi d'amore nell'antica poesia, ibid. 10 apr. 1909, 494-501; A. D'Ancona, Della Pargoletta ...
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Per quella via che la bellezza corre
Mario Pazzaglia
Sonetto di D. (Rime CXVII) su schema abba abba; cdc cdc, cui rispose per le rime (Lisetta voi de la vergogna storre) il padovano Aldobrandino Mezzabati [...] pertanto nella '21 lo pose alla fine delle Rime, come poesia di datazione del tutto incerta. I critici recenti propendono per la gnoseologico e psicologico (non immemore dell'emblematica cortese) cui riconduce, per autenticarla, la propria esperienza ...
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Deh, Violetta, che in ombra d'Amore
Ginetta Auzzas
. La ballata (Rime LVIII) non ebbe vasta diffusione nella tradizione manoscritta delle Rime. Il suo testo è costituibile sulla base, anzitutto, del [...] in luogo di nuvoletta nella stampa del Crescimbeni (Istoria della volgar poesia, V, CL. I, n. 65), il quale dichiara di essa è rappresentato dall'esperienza ormai estenuata dell'amore cortese, tradotta in termini lirici con gusto raffinato e ...
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aequivocatio
Francesco Tateo
. " Aequivoca verba " definiva Isidoro (II XXVI 2) quelle parole che hanno un medesimo suono, ma si riferiscono a cose diverse. Nella dottrina retorica l'uso delle parole [...] IX 1-4). L'equivoco tuttavia fu ricercato nella poesia medievale per rendere più difficile e prezioso il dettato equivoco è dato dall'uso di ‛ salute ' nel duplice senso di ‛ atto cortese ' e di ‛ redenzione ' (la salute la quale mi fue negata, XII ...
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cortese
cortéṡe agg. [der. di corte; cfr. provenz. cortes e fr. ant. corteis (poi courtois)]. – 1. a. ant. Che ha le qualità proprie della persona di corte, cioè soprattutto nobiltà, gentilezza, liberalità: non meno era di c. costumi che di...
Parnaso
Parnaṡo (raro Parnasso) s. m. – Propriam., nome (lat. Parnasus o Parnassus, dal gr. Παρνασός o Παρνασσός) di un massiccio montuoso della Grecia centrale, a nord del golfo di Corinto (nelle vicinanze di Delfi e anche del monte Elicona),...