Poeta italiano (Genova 1896 - Milano 1981). Tra i massimi poeti italiani del Novecento, già dalla prima raccolta (Ossi di seppia, 1925; ed. defin. 1931) fissò i termini di una poetica del negativo in cui [...] (nei loro modi di ascendenza pascoliana-crepuscolare, e vociana-ligure secondo la linea da fé (1966) e di Nel nostro tempo (1972) a quelle riunite in Sulla poesia (1976). Accanto al critico letterario, cui si deve fra l'altro il "lancio" italiano ...
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Pseudonimo anagrammatico del poeta in dialetto romanesco Carlo Alberto Salustri (Roma 1871 - ivi 1950). Autore di sonetti, nei quali raffigurò la Roma borghese e piccolo borghese, T. abbandonò assai presto, [...] , scettico e pur venato a momenti d'una malinconia crepuscolare. Questa tendenza a tipizzare portò ben presto T. all ispirazione moraleggiante (oltre a Ommini e bestie e Lupi e agnelli: Nove poesie, 1910; Le storie, 1913; Le cose, 1922; La gente, ...
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Poeta in dialetto veneto (Verona 1872 - ivi 1945). Fu a lungo giornalista dell'Adige e del Gazzettino. La sua poesia, di un tono crepuscolare cui la parlata natia dà risonanze particolarmente suggestive, [...] canta sia le speranze, le gioie e gli affanni dell'umile gente della sua terra, sia le eterne vicende dell'amore: Canzoniere veronese, 1900, e Nuovo canzoniere veronese, 1911 (ed. definit., I due canzonieri, ...
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Poeta brasiliano (Rio de Janeiro 1867 - ivi 1915). Collaborò a varî giornali e fu tra i fondatori (1908) della rivista post-simbolista Fon-Fon!. La sua poesia, in cui predominano i temi della felicità [...] familiare e dell'attaccamento alla città, mosse dall'influenza simbolista per accostarsi poi a un delicato intimismo di tono crepuscolare: Agonia (1900); Rondas noturnas (1901); Histórias do meu casal (1906); Ao léu do sonho e à mercê da vida (1906); ...
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Poeta, nato a Milano il 18 settembre 1922. Rifugiatosi in Svizzera nel novembre 1943, si è trasferito a Parigi nel 1947, restandovi fino al 1950 dapprima come borsista, quindi come insegnante. Redattore [...] gioco linguistico, E. ha recuperato la funzione crepuscolare del poeta-funambolo: rivitalizzandola e ampliandone il Novecento, a cura di P.V. Mengaldo, Milano 1978.
G. Finzi, Poesia in Italia, Milano 1979.
A. Di Benedetto, Luciano Erba, in Letteratura ...
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De Sica, Vittorio
Bruno Roberti
Nicoletta Ballati
Regista e attore teatrale e cinematografico, nato a Sora il 7 luglio 1901 e morto a Neuilly-sur-Seine (Île-de-France) il 13 novembre 1974. Grande autore [...] cavallo a dondolo), D. S. modellò la sua poesia del quotidiano sull'affettuosa descrizione delle miserie di una baraccopoli Tempi nostri (Zibaldone n. 2), dove rappresenta la crepuscolare figura di un conte decaduto costretto a lavorare come comparsa ...
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DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] stilemi petrarchistici già volti ad una significazione crepuscolare e sfuggente della vita (vedi il America, XLI (1926), pp. 42-90; B. Croce, La lirica cinquecentesca, in Poesia popolare e poesia d'arte, Bari 1933, pp. 375-384; C. Bo, G. D., in ...
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BUSONI, Ferruccio (Benvenuto Michelangelo Dante)
Raoul Meloncelli
Nato a Empoli il 1º apr. 1866 da Ferdinando, anch'egli empolese d'origine corsa, apprezzato clarinettista, e da Anna Weiss, triestina [...] , e altri che cercavano di liberarsene. Questo stato crepuscolare mi sembra essere stabile; autore e piena luce diurna Gesamtkunstwerk, una fusione perfetta e completa tra musica pensiero e poesia, e, se non sempre l'intento è raggiunto, il lavoro ...
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DE MARCHI, Emilio
Lucia Strappini
Nacque a Milano il 31 luglio 1851 da Giovanni e Caterina Perego. A soli nove anni gli morì il padre, lasciando una famiglia numerosa di cui si assunse il carico la [...] poesie è essenzialmente psicologico: escludendo l'umorismo, esse scoprono un fondo d'anima malinconicamente pensoso e sentimentale, "crepuscolare M. Cecconi Gorra, Ilprimo D. fra cronaca storia e poesia, Firenze 1963; M. Monteverdi, E. D. romanziere, ...
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CATALANI, Alfredo
Sergio Martinotti
Nacque a Lucca il 19 giugno 1854 da Eugenio e da Giuseppina Picconi.
Il padre, buon pianista e compositore, allievo di Giovanni Pacini, si era dedicato all'insegnamento [...] italiano, esatto parallelo d'una vicina poetica crepuscolare: trascritto per quartetto d'archi nel 1890 idealismo prettamente romantico, l'ingenuità come virtù vera di poesia e l'unica soprattutto capace di raggiungere il sapore autentico ...
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crepuscolare
agg. [der. di crepuscolo]. – 1. a. Del crepuscolo, che è proprio del crepuscolo: luce, bagliore c.; cielo c.; l’ora c.; ti levasti su quasi ribelle Alla perplessità c. (Gozzano). b. Che si svolge o si manifesta al crepuscolo,...
onirico
onìrico agg. [der. di oniro-] (pl. m. -ci). – Che riguarda il sogno o i sogni, o che avviene, che si manifesta nel sogno: attività o.; la fase o. del sonno; interpretazioni o.; visioni, immagini, scene o.; allucinazioni o.; o, per...