INGRES, Jean-Auguste-Dominique
Louis Gillet
Pittore, nato a Montauban il 29 agosto 1780, morto a Parigi il 14 gennaio 1867. In un primo tempo allievo del padre, decoratore e miniatore non privo di talento; [...] la Sorgente (Louvre), Nascita di Venere, Stratonice, tutta la materia elegiaca e nostalgica, culminante nell'Età dell'oro (Castello di Dampierre, il sapore carnale, la languida e magica poesia che pervade le opere principali del maestro sessantenne ...
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Poeta danese, nato a Copenaghen il 18 novembre 1743, morto il 17 marzo 1781. Educato in ambiente famigliare pietista, severo e un poco triste; a 11 anni orfano del padre; a 16 anni fuggiasco da casa, volontario [...] composizioni, specialmente l'idillio ricco e vario nella sua poesia del mare; e il canto Kong Christian stod ved diede libera effusione ai suoi sentimenti - v. ad es. l'elegiaca Da jeg var syg (Quand'ero malato), l'idillica Rungsteds Lyksaligheder ...
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Poeta, critico e romanziere francese, nato ad Amiens il 2 settembre 1852. Cominciò a farsi conoscere con alcuni volumi di vcrsi (Au bord de la mer, 1872; La Vie inquiète, 1875; Édel, 1878; Les Aveax, 1882), [...] musica elegiaca, di una lamartiniana purezza di accento, romantica nell'insaziato amore dell'amore e nell'accarezzata inquietudine cosmica: versi tuttavia interessanti, anche dove l'autore resta di qua dalla poesia, perché rappresentativi ...
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Poeta argentino, nato a Buenos Aires il 2 settembre 1805, morto a Montevideo il 19 gennaio 1851. A Parigi, dove si recò nel 1825, si formò un'educazione essenzialmente romantica, e di ritorno in patria [...] prigionieri degl'Indi, vivono un'esistenza eroica ed elegiaca, il poeta ha voluto rappresentare l'intima Caicedo, E. E., Parigi 1863; M. Menéndez y Pelayo, Historia de la poesía hispano-americana, II, Madrid 1913; pp. 447-455; R. Rojas, La liter ...
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Alcune fonti antiche distinguono due specie di carmi funebri, il treno e l'epicedio, dando all'epicedio il senso di carme eseguito in presenza del cadavere, mentre il treno non avrebbe avuto limitazione [...] di Simonide, nei quali ricorrevano le osservazioni, frequenti nella poesia greca, che nessuno può evitare la morte, che vita felice alessandrina e nella romana l'epicedio assunse spesso forma elegiaca o esametrica.
Il canto funebre era eseguito in ...
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MERA, Juan León
Uomo politico e scrittore ecuadoriano, nato nel 1832 in Ambato (Tungurahna), dove morì nel 1894. Diede vigoroso impulso alla cultura del suo paese, alla cui vita politica partecipò come [...] di dotto letterato (Ojeada histórico-crítica sobre la poesía ecuatoriana, 1868; Cantares del pueblo ecuatoriano, pari degli uomìni e la trama passionale è tenuta in un'atmosfera elegiaca. Ha scritto: Melodías indígenas (1887), Entre dos tias (1889), ...
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Poeta spagnolo, nato a Madrid nel 1770, morto nel 1837. Fu il poeta favorito di Ferdinando VII e il cantore ufficiale dell'assolutismo. Prima marinaio e poi diplomatico, fu addetto all'ambasciata spagnola [...] a Londra. Uomo d'ingegno, ma di scarsa immaginazione, fu un facile versificatore. Coltivò la poesia erotica e la patriottica, l'elegiaca e la giocosa. Degne di menzione sono: Poesías patrioticas, Londra 1810; El dos de Mayo de 1808, La profecía del ...
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Firenze
Ernesto Sestan
Ugo Procacci
Eugenio Ragni
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Pier Vincenzo Mengaldo
Storia. - F. è collegata a D. per due ragioni: come luogo in cui trascorse una parte della sua vita e al quale pensò [...] presenza di F. nel poema non si conclude però sulla nota elegiaca, ma su quella polemica: Fiorenza (XXXl 37-39) è Pistelli, Per la F. di D., ibid 1921; E.G. Parodi, Farinata, in Poesia e storia nella D.C., Napoli 1920, 535-566; A. Doren, Florenz zur ...
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BELLINI, Vincenzo
Raffaele Monterosso
Nacque a Catania da Rosario e da Agata Ferlito, primo di sei fratelli, il 3 nov. 1801 e fu battezzato il 4 novembre. Le notizie della prima infanzia del B. me ì [...] sintassi.
Il B. ebbe piuttosto una iruiata e forte predilezione per la poesia, che egli lesse con avidità, se pur in maniera disordinata. Forse perché protesa verso una concezione tutt'altro che elegiaca e sospirosa, bensì agonistica sino all'eroico, ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] suoi Cavalli in Tombolo, il mite e vigoroso sentimento elegiaco dei Bovi al carro; ma soprattutto un magistero d P. Bucarelli - G. Carandente, Roma 1956, pp. 59-79; M. Borgiotti, Poesia dei macchiaioli, Milano 1958, pp. 11-17, 73 s., 93-48; M. ...
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elegia
elegìa s. f. [dal lat. elegīa, gr. ἐλεγεία, der. di ἔλεγος (voce di etimo e sign. originario incerto) che indicò il distico elegiaco]. – 1. a. Nella letteratura greca e latina, componimento poetico in distici (esametro + pentametro)...
esametro
eṡàmetro s. m. [dal lat. hexamĕter, gr. ἑξάμετρον, comp. di ἑξα- «esa-» e μέτρον «misura, metro»]. – Nella metrica classica, in generale, qualsiasi periodo di sei metri: e. coriambico, e. cretico. In partic.: e. dattilico, o semplicem....