VILLIFRANCHI, Giovanni
Luigi Fassò
Poeta; della sua vita si hanno scarse notizie. Nacque a Volterra nella seconda metà del sec. XVI, prese gli ordini sacri, e fu segretario di Virginio Orsini duca di [...] per il teatro una predilezione attestata da una favola pastorale, Astrea (Venezia 1594), che è pedissequa imitazione dell dei grandi modelli cinquecenteschi.
Bibl.: C. Steiner, C. Colombo nella poesia epica ital., Voghera 1891, pp. 65-67; R. S. Maffei ...
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SASSOON, Siegfried
Salvatore Rosati
Poeta e scrittore inglese, nato a Matfield, Kent, l'8 settembre 1886.
Esordì nella poesia (The old huntsman, 1917) in cui il lirismo della natura, l'amore dei fanciulli, [...] delle vecchie canzoni inglesi e della mitologia pastorale rientrano ancora in pieno nella letteratura giorgiana. La prima Guerra mondiale, cui partecipò, sviluppò nel S. una vena satirica, ribelle ad ogni concezione romantica della guerra ( ...
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ZIMOROWICZ (anche Zimorowic), Szymon
Poeta polacco, nato a Leopoli nel 1608, morto a Cracovia nel 1629.
È autore di Roksolanki (prima edizione, 1654), raccolta di canti di contenuto amoroso, idillico-pastorale, [...] trattati, uno dei documenti più interessanti della lirica secentesca polacca. Vi sono in essi palesi riflessi della poesia classica (specialmente di Ovidio) e di quella pastorale e popolareggiante italiana; e chiaro ne è il nesso con l'indigena ...
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WORONICZ, Jan Paweł
Giovanni Maver
Poeta polacco, nato presso Horyń in Volinia il 3 giugno 1757, morto a Vienna il 7 dicembre 1829. La fama che si acquistò come predicatore e oratore agevolò la sua [...] Varsavia, fu nominato vescovo a Cracovia e poco prima della morte primate di Polonia a Varsavia. Nella poesia esordi con tributi insignificanti alla moda pastorale dei tempi, ma poi le sventure della patria, il suo profondo senso di umanità e il suo ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] aveva anch'egli compiuto il suo «viaggio retrogrado» verso i campi di Teocrito, infondendo nella vita campestre e pastorale, delineata nell'antica poesia bucolica, una sensibilità e una moralità che era del suo tempo e del suo paese, ma si presentava ...
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Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] testuale dei gruppi novatori del neoclassicismo (Valéry nella poesia francese, Eliot e Pound nella letteratura angloamericana, Mandel erede delle tradizioni del romanzo cortese (eroico e pastorale-amoroso) da una parte, e quella borghese (basata ...
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Scienziati del Settecento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Sembrami che la presente letteratura si ritrovi in uno stato di abbondanza e di lusso, che non più si prenda molto pensiero di accrescere [...] di passare «dalle spine delle matematiche ai fiori della poesia», la loro disponibilità applicativa, la «razionalità profonda e chiara dell'aurora boreale, contaminerà questo genere con l'egloga pastorale, mettendo le battute in bocca a due pastori, ...
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Torquato Tasso: Poesie - Introduzione
Francesco Flora
Alla poesia di Torquato Tasso, qualunque genere abbia egli trattato, dalle rime d'amore o di vario tema al canto pastorale dimesso, fino a quei [...] più alta società contrappone l'idillico mondo più vicino alla natura, sono abolite: una delle più grandi liriche pastorali che la poesia conosca, è perduta nel nuovo poema. Ed è perduta quella specie di idea platonica della georgica, che il poeta ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] nelle movenze di una svagata fantasia pastorale (Frammento XXXVII). Le avventure idilliche non L. et la France, Paris 1913; B. Croce, L., in Id., Poesia e non poesia. Note sulla letteratura europea del secolo decimonono, Bari 1923, pp. 103-119; ...
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CASTRO, Scipio di
Roberto Zapperi
Nacque da un Pietro, del quale non si ha alcuna notizia, intorno al 1521 probabilmente in Policastro, la cittadina sul golfo omonimo, che era una antica sede vescovile [...] dal committente erano il tributo imposto dalla moda della poesia concettista allora in voga, alla quale si attengono Venezia 1575), alla quale l'adozione del registro mitologico-pastorale non conferisce alcuna leggerezza. Oltre che come rimatore, ...
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pastorale1
pastorale1 agg. [dal lat. pastoralis, der. di pastor -oris «pastore»]. – 1. a. Di pastore, dei pastori, che ha rapporto con la vita dei pastori: veste, abito p.; ambiente p.; canti p.; la zampogna p.; un chiaro suon ... di p. accenti...
poesia
poeṡìa s. f. [dal lat. pŏēsis, che è dal gr. ποίησις, der. di ποιέω «fare, produrre»]. – 1. a. L’arte (intesa come abilità e capacità) di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate leggi metriche, o secondo altri...