Pseudonimo dello scrittore e poeta baschiro Gobdulmažit Nurganievič Gafurov (Elem-Karanovo 1880 - Ufa 1934). È considerato il maggiore scrittore tataro. Autodidatta, studiò i classici russi, da A. S. Puškin [...] a V. Majakovskij, da cui trasse ispirazione, oltre che dalle opere tatare e baschire di tradizione orale ...
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Pseudonimo del poeta bulgaro Nikolaj Michailov (Stara Zagora 1885 - Sofia 1960). Temperamento sensitivo, trasfuse nei suoi versi (Ptici v noštta "Uccelli nella notte", 1918; Stihotvorenija "Poesie", 1932; [...] Isbrani stihotvorenija "Poesie scelte", 1960), aderenti spesso al movimento simbolista, la sua concezione pessimistica della vita e della natura ...
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Mistico e poeta persiano (Tabrīz 1356 - Khargid, Khorāsān, 1433). Discepolo dello shaikh Ṣadr ad-Dīn Mūsā, operò come propagandista (dā῾ī) della ṭarīqa ṣafavide. Imitatore di Ḥāfiz, scrisse trattati di [...] mistica e alcuni mathnawī, tra cui Anīs al-῾Arfin ("L'amico degli gnostici") e un dīwān ...
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Grammatico e poeta ebreo originario di Baghdād ed educato a Fez (sec. 10º); fu uno degli iniziatori in Europa degli studî linguistici ebraici e della poesia metrica ebraica sul modello della poesia araba; [...] nella spiegazione del significato delle parole ricorse anche all'arabo e all'aramaico ...
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ī Poeta arabo (Baghdād 836 - ivi 897 circa), di origine greca. Visse e poetò alla corte abbaside di Baghdād, ove ebbe una vita difficile, per il mancato riconoscimento dei suoi versi. Fu anche autore di [...] un diwān, che costituisce uno dei più suggestivi documenti del tempo ...
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Giudice e poeta in latino, fiorito alla corte di Federico II. Scrisse un ritmo in onore del suo sovrano e nel 1236 un poema in versi elegiaci su Alessandro Magno, che ebbe ai suoi tempi successo e alla [...] fine del Trecento fu tradotto in tedesco ...
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Flautista greca, amata dal poeta Mimnermo, che intitolò al suo nome una raccolta di elegie o un poema elegiaco, di cui restano pochi frammenti e che servì di modello ai poeti alessandrini (per la Lide [...] di Antimaco, la Leonzio di Ermesianatte, la Bittide di Filita) ...
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Nome latinizzato del poeta e predicatore tedesco Johann Klaj (Meissen 1616- Kitzingen 1656). Imitatore di Opitz, compose liriche profane e religiose e coltivò anche, in forma retorica, il dramma religioso [...] (Höllen- und Himmelfahrt Jesu Christi, 1644; Der Engel- und Drachenstreit, 1645; Herodes, der Kindermörder, 1645) ...
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Soprannome del poeta Cristoforo Fiorentino (m. 1515 circa), così detto per la celebrità conseguita come improvvisatore, alla fine del sec. 15º, a Firenze, Venezia e altrove. Restano di lui Il primo libro [...] dei Reali (94 canti), la Rotta di Ravenna, e strambotti, capitoli, sonetti ...
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Teologo e poeta (Jöhstadt 1723 - Kiel 1788), fu tra i fondatori dei Bremer Beiträge ed editore del Nordischer Aufseher. Predicatore di corte in Danimarca, vi contribuì a consolidare l'influenza letteraria [...] tedesca. Molti suoi Lieder religiosi fanno tuttora parte dei Gesangbücher delle chiese protestanti ...
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poeta
poèta s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. Chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i p. dell’Ottocento; certi poete in lingua...
poetare
v. intr. e tr. [dal lat. pŏētari, der. di pŏēta «poeta»] (io poèto, ecc.; ma il pres. è raro). – 1. intr. (aus. avere) Comporre poesie, scrivere versi: gli umanisti preferivano p. in latino piuttosto che in volgare; la corona Che suole...