Orientalista, poeta e giornalista inglese (Gravesend 1823 - Londra 1904). Fu in India, direttore del Sanskrit College di Poona. Tornato (1861) in Inghilterra, fu per 40 anni al Daily Telegraph assumendone [...] nel 1873 la direzione. È noto soprattutto per una interpretazione poetica della vita e del pensiero del Buddha (The light of Asia, 1879). Tradusse testi filosofici ed epici indiani, e scrisse libri di ...
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Grammatico e poeta romano del tempo di Augusto, nativo di Spoleto. Entrò come schiavo con ufficio di grammatico nella casa di Mecenate, e da lui riottenne la libertà che aveva perduto per essere stato [...] esposto dai suoi genitori. Scrisse una grossa raccolta di aneddoti (Facetiae, poi intitolati Ioci) e commedie di un genere nuovo di cui è considerato l'inventore, che egli disse trabeatae ...
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Antiquario, disegnatore e poeta francese (Besançon 1528 - Metz 1602). Studiò le antichità d'Italia, particolarmente di Roma, e compose i sei libri Romanae urbis topographia et antiquitates (3 voll., 1597-1602). [...] Altre sue opere, importanti per la storia della cultura, sono gli Emblemata latina et gallica (1584) e la famosa raccolta Icones et vitae virorum illustrium (1592), adorne d'incisioni tratte da suoi disegni ...
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Critico letterario e poeta cèco (Kolín 1883 - Praga 1938). Alla letteratura tedesca, che insegnò all'univ. cèca di Praga, dedicò numerosi studî (Zu Kleists Guiscardproblem, 1912; monografie, in cèco, su [...] Kleist, Heine e Nietzsche) e traduzioni (Faust, 1928). Un senso di angoscia e una ricerca costante di un punto d'appoggio caratterizzano le sue liriche (Ozářená okna "Finestre illuminate", 1915; Peřeje ...
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Pseudonimo del poeta russo Igor´ Vasil´evič Lotarev (Pietroburgo 1887 - Tallinn 1941), iniziatore della corrente artistica "egofuturismo". Le sue raccolte di versi (Gromokipjaščij kubok "Il calice ribollente [...] di tuoni", 1913; Ananasy v šampanskom "Gli ananas nello champagne", 1915; Victoria regia, 1915) ebbero grande successo, ma si ricordano quasi solo per l'ardire del linguaggio e dell'uso di neologismi. ...
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Giurista, storico e poeta (Napoli 1695 - Marsala 1767); compromessosi per ragioni politiche, fu (1744) condannato all'esilio. Ha lasciato egloghe e rime, col nome arcadico di Clarisso Licunteo; ma il suo [...] nome è legato a un'Istoria delle leggi e magistrati del Regno di Napoli, in 4 voll. (1732-52), continuata poi dal fratello Ginesio, che la portò a 8 voll. (1767-74) ...
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Monaco, pittore e poeta cinese (Lanqi, prov. Zhejiang, 832 - Chengdu, prov. Sichuan, 912). Adepto del taoismo Chan, lavorò a Chengdu e Hang zhou. Creò il tipo iconografico dell'arhat come figura ascetica [...] dipinta a tratti bruschi e vigorosi. Nel secolo 18º furono eseguite, nel tempio di Shengyinsi (Hangzhou), delle incisioni in pietra da una delle sue serie di 16 arhat, poi spesso replicate ...
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Grammatico e poeta greco (3º-2º sec. a. C.). Visse alla corte di Antioco III di Siria, di cui fu anche ambasciatore a Roma nel 193 a. C. Scrisse una Storia troiana, che, per la parte più antica, si rifaceva [...] a una fittizia fonte antichissima, un certo Cefalone (o Cefalione) di Gergite. Scrisse anche due opere grammaticali e un poema astronomico sui fenomeni ...
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Critico e poeta lettone (Džūkste, Semgallia, 1865 - Riga 1929); maestro elementare (1884-1915), redattore di varie riviste letterarie, dal 1924 prof. all'Accademia di belle arti. Le sue poesie si ispirano [...] all'amore, alla natura e al lavoro; la sua attività principale fu però quella di critico letterario: notevole il manuale Latviešu rakstniecïbas vësture ("Storia della letteratura lettone", I-III, 1923-25) ...
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Umanista, poeta e pittore tedesco (n. Bremgarten, Svizzera, inizî sec. 15º - m. 1478 circa), segretario municipale e poi direttore di una scuola privata a Esslingen. Propagatore dell'umanesimo italiano [...] in Germania, tradusse e divulgò le opere di E. S. Piccolomini (del quale pubblicò anche l'editio princeps dell'epistolario), di G. Boccaccio, di Buonaccorso da Montemagno il Giovane, di P. Bracciolini, ...
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poeta
poèta s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. Chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i p. dell’Ottocento; certi poete in lingua...
poetare
v. intr. e tr. [dal lat. pŏētari, der. di pŏēta «poeta»] (io poèto, ecc.; ma il pres. è raro). – 1. intr. (aus. avere) Comporre poesie, scrivere versi: gli umanisti preferivano p. in latino piuttosto che in volgare; la corona Che suole...