Giurista e poeta, della famiglia dei Sigibuldi o Sigisbuldi (detta anche Sinibuldi: n. Pistoia, quasi certamente 1270 - m. ivi 1336 o 1337). Studiò diritto a Bologna, allievo del grande Francesco d'Accursio, [...] parte bianca, esiliata anch'essa tra il 1306 e il 1310; celebrò anche altre donne; ebbe corrispondenze in versi con altri poeti, e scrisse in morte di Arrigo VII. Il suo canzoniere comprende circa 200 tra canzoni e sonetti. Tuttavia, certamente più ...
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Giurista e poeta satirico (Reims 1421 circa - ivi 1510); rivelò uno spirito assai mordace nel Plaidoyer, nell'Enquête d'entre la Simple et la Rusée, nei Droits nouveaux e in alcuni monologhi. ...
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Giurista, storico e poeta (Napoli 1695 - Marsala 1767); compromessosi per ragioni politiche, fu (1744) condannato all'esilio. Ha lasciato egloghe e rime, col nome arcadico di Clarisso Licunteo; ma il suo [...] nome è legato a un'Istoria delle leggi e magistrati del Regno di Napoli, in 4 voll. (1732-52), continuata poi dal fratello Ginesio, che la portò a 8 voll. (1767-74) ...
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Giurista e poeta scozzese (n. 1538 circa - m. Edimburgo 1608). Studiò in Francia il diritto civile e il canonico; tornato in patria, entrò nella magistratura nel 1564. Scrisse un trattato: Ius feudale [...] (1603), che contribuì a costituire un sistema giuridico tutto proprio della Scozia, un De unione regnorum Britanniae tractatus, un De iure successionis Regni Angliae, una De dominio disputatio. Le sue ...
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Uomo di legge e poeta francese (n. Aigueperse Borbonese 1383 - m. prima del 1443). Addetto alla casa ducale di Berry, prese parte alle agitazioni politiche del tempo; compose (1426 circa) un violento Lay [...] de guerre, replica al Lay de paix di A. Chartier. Si rivelò spirito di calda religiosità nell'Oraison à Notre-Dame (di qualche anno posteriore) e più nelle Vigiles des morts (o Neuf leçons de Job, parafrasi ...
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Giurista, scrittore e poeta slovacco (Martin, Slovacchia, 1874 - Bratislava 1945). Cittadino dell'impero austro-ungarico, studiò legge a Budapest, ma fin da giovane si cimentò nel comporre liriche patriottiche [...] e satiriche: Verše ("Versi", 1905) e Po búrkach ("La cena", 1932). Nel 1913 uscì il suo primo romanzo, Malomestské rozprávky ("Racconti della piccola città"). Partecipò alla rivoluzione russa nella Legione ...
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Poeta, autore drammatico e patriota romeno (Bacău 1819/1821 - Mirceşti 1890). Di famiglia aristocratica, prese parte alla rivoluzione moldava del 1848 e, dopo l'unione dei Principati, al cui trono fu candidato [...] nel 1859, alla vita politica del suo paese, sia in patria, sia come diplomatico a Parigi e Torino. Scrittore assai fecondo, si distinse specialmente nella lirica, sovente ispirata, come in Doine si lăcrămioare ...
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Poeta canadese di lingua inglese (Québec 1899 - Montreal 1985). Insigne giurista (Essays on the constitution, 1977), docente alla McGill university di Montreal (1928-61), fu attivo in politica e nelle [...] lotte per i diritti civili. Esponente del modernismo canadese, con debiti evidenti nei confronti dell'imagismo, trovò poi una sua originale misura, segnatamente sperimentale, che unisce elemento lirico ...
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Poeta e giurista (Tisbury, Wiltshire, 1569 - Londra 1626). Occupò varie cariche pubbliche. La sua Orchestra (1596) è un bizzarro poema sull'antichità e universalità della danza. Ispirazione più matura, [...] temperata di raziocinio, è in Nosce te ipsum (1599), sull'immortalità dell'anima ...
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cantautore
Ernesto Assante
Artigiano della canzone, poeta e fenomeno di massa
La definizione di cantautore è relativamente semplice: "colui che canta le proprie canzoni". Ma se è vero che molti credono [...] , che per sua stessa natura trova la sua espressione completa proprio quando il suo autore la canta, la interpreta. Il poeta Mario Luzi, parlando di Fabrizio De André, ha scritto che il cantautore, "figura ibrida per definizione, tradizionalmente si ...
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poeta
poèta s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. Chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i p. dell’Ottocento; certi poete in lingua...
poetare
v. intr. e tr. [dal lat. pŏētari, der. di pŏēta «poeta»] (io poèto, ecc.; ma il pres. è raro). – 1. intr. (aus. avere) Comporre poesie, scrivere versi: gli umanisti preferivano p. in latino piuttosto che in volgare; la corona Che suole...