AVELLONI, Francesco Antonio
Maria Luisa Scauso
Nato a Venezia nel 1756 dal conte Casimiro, di origine napoletana, e da Angela Olivati, veneziana, studiò nelle scuole dei gesuiti; fu novizio dell'Ordine [...] dal Bianchi al teatro dei Fiorentini ed ebbe un tale successo che l'A. - entrò , a far parte della compagnia come poeta stipendiato. Sono di questo periodo: Il ladro per necessità, Il delinquente onorato, La lanterna magica.
Nel 1780 sposò un'attrice ...
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Scrittore belga (Mons 1919 - Rhode-Saint-Genèse 2002). Drammaturgo, prediligeva temi e figure grandiosi: in Don Juan (1948), la solitudine e la ricerca dell'assoluto, in Christophe Colomb (1958), la passione [...] ), "farsa filosofica" con echi camusiani, la rivolta contro l'assurdo; in Je reviendrai à Badenburg (1970), la passione di vivere. Poeta, in Psaumes sans la grâce (1947) e Chant noir (1949) ha per tema la dolorosa nostalgia della fede. Nei romanzi ...
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INGEGNERI, Angelo
Anna Siekiera
Nacque intorno al 1550 a Venezia da un'antica famiglia originaria di Burano e residente alla Bragora. Mancano notizie sulla sua gioventù. Nel 1573 tradusse in ottava [...] 1855, pp. 150 s.; G.B. Manso, Vita di Torquato Tasso, a cura di B. Basile, Roma 1995, pp. 58, 171; B. Gamba, Poeti antichi del dialetto veneziano, II, Venezia 1817, pp. 89-102; G. Bertinetti, Un letterato saponaio del secolo XVI. A. I., in Gazzetta ...
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Attore italiano (n. Bologna - m. ivi 1780); a Venezia recitò nelle parti di innamorato al teatro Sant'Angelo con la compagnia di Girolamo Medebach; C. Goldoni ne ricorda l'eccellente interpretazione del [...] S. Luca; accanto a lui recitava la moglie Vittoria, della quale il Goldoni delineò un simpatico ritratto nell'Eleonora del Poeta fanatico, parte da lei sostenuta con molta grazia; Giuseppe, fratello di Francesco, fu un vivace Arlecchino prima sulle ...
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Attore e commediografo francese (Carcassonne 1750 - Parigi 1794). Al suo cognome volle aggiungere quello di "d'Églantine", per aver vinto l'églantine ("rosa selvatica") d'or ai giochi floreali di Tolosa. [...] gens de lettres, 1787; Le présomptueux, 1789), senza successo. Con maggior favore furono accolte le sue pièces di poeta rivoluzionario e giacobino (Le convalescent, L'intrigue épistolaire, 1791), e fu un vero trionfo la rappresentazione del Philinte ...
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Famiglia bolognese, il cui nome si vuole derivato da Riosto, terra appunto del Bolognese. Nota dal sec. 12º, con Ugo, console nel 1156, si ricordano nel sec. 13º il crociato Aldobrandino, Antonio e Bonaventura, [...] III d'Este e da questo sposata in punto di morte (1347). Al ramo stabilitosi a Ferrara appartengono, tra gli altri, il poeta Ludovico (v.) e Alfonso (1475 circa -1525), uomo politico al servizio di Alfonso I d'Este, cui B. Castiglione dedicò il ...
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Nome d'arte di varî pantomimi famosi nell'età imperiale: 1. Vissuto sotto Nerone (m. 67 d. C.). Schiavo di Domizia, zia paterna di Nerone, fu liberato dall'imperatore, che però in seguito, geloso della [...] grande influenza. Per lui Stazio compose una fabula saltica, cioè un pantomimo, e l'Agaue, che fruttò al poeta tanto da salvarlo dall'indigenza. Fu amante dell'imperatrice Domizia Longina, che perciò fu temporaneamente ripudiata. Domiziano lo fece ...
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Commediografo greco (Atene 344-43 o 342-41 - ivi 293-92 o 291-90 a. C.). Figlio di un ricco cittadino, Diopeite, e nipote del commediografo Alessi. Sebbene la tradizione lo consideri scolaro di Teofrasto [...] per attaccamento alla sua città, rifiutò di recarsi ad Alessandria, dove il re Tolomeo Sotere andava raccogliendo un circolo di poeti ed eruditi dal quale nacque il Museo. Rappresentò la prima commedia nel 322; ebbe la prima vittoria col Δύσκολος. Fu ...
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Autore drammatico e letterato francese (Rouen 1632 - Parigi 1698). È famoso soprattutto per essere stato rivale di Racine e una delle vittime di Boileau-Despréaux. Fu autore di numerose tragedie tra cui [...] (primi fra tutti il duca di Nevers e la duchessa di Bouillon) per far concorrenza alla Phèdre che il grande poeta aveva scritto e che fu rappresentata quello stesso anno. E proprio dal confronto col capolavoro raciniano si avverte la mediocrità di ...
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TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] come è stato concepito dall'autore: al centro la figura del suo poeta-artigiano non c'è più. Sulla stampa, artisti e intellettuali di e poi ricomposta secondo principi simili a quelli che il poeta applica alla lingua quotidiana. Invece i politici − o ...
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poeta
poèta s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. Chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i p. dell’Ottocento; certi poete in lingua...
poetare
v. intr. e tr. [dal lat. pŏētari, der. di pŏēta «poeta»] (io poèto, ecc.; ma il pres. è raro). – 1. intr. (aus. avere) Comporre poesie, scrivere versi: gli umanisti preferivano p. in latino piuttosto che in volgare; la corona Che suole...