Attrice (Mantova 1827 - Napoli 1906), di origine polacca. Al fianco di T. Salvini, anch'egli esordiente, si rivelò nella compagnia di G. Modena (Micol nel Saul di Alfieri); quindi fu prima attrice con [...] G. Battaglia nella compagnia diretta da L. Bellotti-Bon. Bella, intelligente, di grande temperamento e intensa drammaticità, incarnò il tipo dell'attrice romantica. Opere predilette: La signora delle camelie; ...
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Produttore e regista cinematografico statunitense di origine polacca (New York 1928 - Melville, New York, 1998). Dopo aver lavorato in teatro e come assistente produttore alla Paramount, produsse tra il [...] 1957 e il 1968 alcuni film diretti da R. Mulligan. Esordì nella regia con The sterile cuckoo (Pookie, 1970), delicato ritratto di due giovani. Autore capace di utilizzare i generi tradizionali per originali ...
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Psicopatologo (Pietroburgo 1885 - Parigi 1972). Di origine polacca, studiò medicina a Varsavia, filosofia a Monaco, psicopatologia in Svizzera, dove divenne poi assistente di E. Bleuler; nel 1915 prese [...] la cittadinanza francese e si stabilì a Parigi. Nel 1913 aveva sposato Françoise Brockman, che divenne sua collaboratrice nell'attività scientifica e di cui curò poi l'opera postuma Le Rorschach: à la ...
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ZATOR (A. T., 53-54-55)
Cittadina polacca nella Galizia occidentale, voivodato di Cracovia. Stazione della ferrovia OświecimSpytkowice, aveva (1931) 2179 abitanti. Ha una certa importanza storica per [...] essere stata centro, con la vicina Oświecim (tedesco Auschwitz) di un ducato slesiano, comprendente circa 2500 kmq. e 200.000 abitanti. Il ducato di Auschwitz e di Zator entrò, nel 1327, con il duca Giovanni, ...
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HOFFMANN, Roald
Eugenio Mariani
Chimico di origine polacca, nato a Złoczew il 18 luglio 1937. Poco dopo la sua nascita la sua famiglia si trovò in zona occupata prima dai Russi (settembre 1939) e poi [...] dai Tedeschi (giugno 1941). La madre, internata in un campo di lavoro, riuscì a uscirne, rimanendo poi nascosta, col figlio, nella soffitta di una scuola in Ucraina. Dopo la liberazione (giugno 1944) H. ...
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WAŁESA, Lech
Martina Teodoli
Presidente della Repubblica polacca, nato a PopowoWłocławek) il 29 settembre 1943. Di famiglia contadina, elettricista presso la locale fattoria collettiva, dal 1967 lavorò [...] è stato eletto presidente della Repubblica (ottenendo il 74,3% dei voti nel ballottaggio con S. Tyminski, un industriale polacco-americano) e nel dicembre ha lasciato la presidenza di Solidarność.
W., la cui azione politica è stata progressivamente ...
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Ulam, Adam Bruno
Storico statunitense di origine polacca (Leopoli 1922-Cambridge, Massachusetts, 2000). Studioso di problemi sovietici, attivo presso il Russian research center della Harvard university [...] (dal 1948) e presso il Center for international studies del MIT (1953-55). È autore di un’analisi politica dei rapporti fra i gruppi dirigenti dell’URSS e della Iugoslavia negli anni 1945-48 (Titoism and ...
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Libeskind, Daniel
Libeskind, Daniel. – Architetto di origine polacca (n. Lódz 1946) con cittadinanza statunitense (dal 1956) e israeliana. La sua formazione architettonica avvenne alla Cooper Union [...] di New York, dove si è laureato nel 1970, ed è proseguita presso la University of Essex, nel Regno Unito. Dopo aver aperto studi a Milano, Berlino e Santa Monica, in California, opera con lo Studio ...
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polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...
polacca2
polacca2 (o pollacca; anche polacra) s. f. [voce di etimo incerto, così come è incerto il rapporto di dipendenza e di priorità della variante polacra con le forme fr. e ingl. polacre, spagn., catal. e port. polacra], ant. – Veliero...