Musicista (Vienna 1872 - Larchmont, New York, 1942) di origine polacca. Studiò al conservatorio di Vienna. Fu attivo come direttore d'orchestra nei teatri dell'opera di Vienna, di Praga e di Berlino ed [...] ebbe come allievi di composizione A. Schönberg e molti altri musicisti d'avanguardia. Tra le sue composizioni, ispirate allo stile di G. Mahler e a quello delle opere giovanili di Schönberg, si ricordano ...
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Storico della letteratura polacco (Zawadyńce, Podolia, 1848 - Leopoli 1904). È il migliore rappresentante in Polonia della critica positivistica. Le sue opere principali sono Nasi powieściopisarze ("I [...] nostri narratori", 1887-95) e Historja literatury polskiej ("Storia della letteratura polacca", 6 voll., 1899-1900). ...
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Von Braun, Werner
Pioniere dell’astronautica tedesca di origine polacca naturalizzato statunitense (Wirsitz, Polonia, 1912-Alexandria, Virginia, 1977). Progettista del razzo V2 impiegato dai tedeschi [...] nella Seconda guerra mondiale, dal 1952 fu negli Stati Uniti, dove contribuì largamente alla riuscita dei primi lanci spaziali statunitensi. Direttore del gruppo per lo sviluppo dei missili guidati per ...
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LEWIN, Kurt
Sandro Bernardini
Psicosociologo statunitense di origine tedesco-polacca, nato a Moglino (Posnania) il 9 settembre 1890, morto a Newtonville (Massachusetts) il 12 febbraio 1947. Ha studiato [...] a Friburgo e a Monaco, laureandosi in filosofia a Berlino. Sotto l'influenza di K. Koffka, W. Köhler e M. Wertheimer aderì alle concezioni fondamentali della psicologia della Gestalt. Nel 1932, per sottrarsi ...
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ZAPOLSKA, Gabryela (pseudonimo di Gabryela Korwin Piotrowska)
Giovanni Maver
Scrittrice polacca, nata nel 1860 a Kimerce presso Łuck, morta a Leopoli il 17 dicembre 1921. Fu attrice (dal 1880 al 1900: [...] scelta degli argomenti, la Z. fin dal suo esordio (novella Malaszka, 1883) fu considerata la più genuina rappresentante polacca del naturalismo. I racconti che seguirono (Kaśka Karjatyda, 1888; Przedpiekle, Antiinferno, 1889; Sezonowa miłość, L'amore ...
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Pittore e incisore (Stettino 1660 circa - Amsterdam 1729). Di origine polacca, si formò e lavorò ad Amsterdam; noti i suoi ritratti e le opere di genere. Anche il fratello Theodor (n. Cracovia 1653 - m. [...] dopo il 1729) fu pittore e incisore: formatosi ad Amburgo e Amsterdam, fu attivo anche in Italia e Germania. Eseguì soprattutto dipinti di storia e di paesaggio ...
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Economista matematico e statistico (Pietroburgo 1868 - Berlino 1931) di famiglia polacca, prof. nelle univ. di Strasburgo e di Berlino dal 1901. È noto soprattutto come critico di K. Marx e di E. v. Böhm-Bawerk [...] (Wertrechnung und Preisrechnung im Marxschen System, 1906-07; Der Kardinalfehler der Böhm-Bawerkschen Zinstheorie, 1906; Die Rodbertus'sche Grundrententheorie und die Marxsche Lehre, ecc., 1910-11) e per ...
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Scultore inglese (New York 1880 - Londra 1959) di origine russo-polacca. Studiò a Parigi dal 1902 al 1906. Stabilitosi nel 1906 a Londra, si dedicò alla scultura monumentale e decorativa. Nel 1909 eseguiva [...] la tomba di Oscar Wilde. Nel 1912 conobbe, a Parigi, Brancusi e Modigliani. Fu allora influenzato dall'arte africana. Dal 1913 al 1917, partecipando al movimento del vorticismo, fece della plastica non ...
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Presidente della Repubblica polacca sino al novembre 1952, quando divenne primo ministro. Lasciata quest'ultima carica, dal 1954 alla morte, avvenuta a Mosca il 12 marzo 1956, fu primo segretario del Partito [...] operaio polacco. ...
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polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...
polacca2
polacca2 (o pollacca; anche polacra) s. f. [voce di etimo incerto, così come è incerto il rapporto di dipendenza e di priorità della variante polacra con le forme fr. e ingl. polacre, spagn., catal. e port. polacra], ant. – Veliero...