MINC, Hilary
Uomo politico polacco, nato a Varsavia nel 1905. Già noto per i suoi studî di economia e finanza, durante l'occupazione tedesca si rifugiò nell'URSS, dove ebbe una funzione direttiva nella [...] a Varsavia (1945), e quindi nei successivi, a partire dai 1948 fu di fatto il supremo regolatore della vita economica polacca, in stretto coordinamento con l'economia sovietica.
La ripresa economica del paese, dopo le enormi distruzioni subìte, ha ...
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Komeda, Krzyszstof
Ermanno Comuzio
Nome d'arte di Krzysztof Trzcinski, pianista, compositore e arrangiatore polacco, nato a Poznań il 27 aprile 1931 e morto a Varsavia il 23 aprile 1969. Dedicatosi [...] e svolse in questo campo un'attività di altissimo livello (soprattutto per i film generazionali di giovani registi della 'nuova onda' polacca) troncata da una morte prematura. Il jazz fu per K. un modo per esprimere la sua sete di sperimentazione e ...
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Augusto III
Re di Polonia (Dresda 1696-Hubertusburg 1763). Figlio di Augusto II, ereditò dal padre, nel 1733, l’elettorato di Sassonia (col nome di Federico Augusto II) e, appoggiato dall’Austria, dalla [...] a grande maggioranza dopo la morte di Augusto II. Nacque così, per l’opposizione della Francia, la guerra di Successione polacca. A. non ebbe le doti politiche del padre; privo di ogni ambizione, si disinteressò del governo, che abbandonò nelle mani ...
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(ted. Kattowitz) Città della Polonia sud-occidentale (311.179 ab. nel 2008), capoluogo del voidovato della Slesia (Slaskie), esteso a S nell’alto bacino della Vistola. Principale centro della conurbazione [...] formando un’unica estesa regione urbana), K. ha svolto un ruolo di prim’ordine nell’industrializzazione polacca, con industrie estrattive, siderurgiche, metallurgiche (zinco), meccaniche, chimiche, del vetro e agricole (del legno, della birra ...
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Ecclesiastico (Zuzela, Łomża, 1901 - Varsavia 1981); prete dal 1924, vescovo di Lublino (1946-48), fu dal 1948 arcivescovo di Gniezno e Varsavia e primate di Polonia. Nel 1953 fu creato cardinale e nello [...] dal 1957 preparò le solenni celebrazioni per il millennio del cristianesimo in Polonia tenute nel 1966. Guida della Chiesa polacca per oltre un trentennio, fu alla testa dell'opposizione al comunismo nella difesa dei diritti umani e dei lavoratori ...
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Poeta polacco (Leopoli 1608 - Cracovia 1629), fratello di Józef Bartłomiej; autore della raccolta Roxolanki, tojest Ruskie panny ("R., ossia le fanciulle rutene"), contenente una settantina di carmi destinati [...] nozze del fratello del poeta. Per la ricchezza dei sentimenti, la delicatezza delle sfumature e per gli evidenti riflessi della poesia classica (Ovidio) e italiana, questi carmi sono uno dei documenti più interessanti della lirica secentesca polacca. ...
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Martino, nato a Napoli l'8 marzo 1657 (?), morto a Vienna il 14 settembre 1745, fu nel 1673 scolaro, in Roma, di G. B. Gaulli, di Giacinto Brandi e di C. Maratta. Nel 1684 fu invitato a Varsavia e divenne [...] pittore della corte polacca; poi, intorno al 1703, si recò a Vienna, dove ebbe il titolo di pittore imperiale; dopo un soggiorno a Linz, dal 1720 fino al 1724 circa, si stabilì novamente a Vienna e a ottantun anni si ritirò nel convento di ...
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QUANTZ, Johann Joachim
Karl August Rosenthal
Flautista e compositore, nato il 30 gennaio 1697 a Oberscheden, tra Gottinga e Minden (Hannover), morto il 12 luglio 1773 a Potsdam. Figlio di un fabbro, [...] civica del Heine in Dresda. Nel 1717 studiò contrappunto a Vienna con J. J. Fux, nel 1718 fece parte della cappella reale polacca a Dresda e a Varsavia. Dopo avere praticato il contrabbasso e il piano, il Q. divenne un virtuoso di tromba e d'oboe ...
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SCHÉDO FERROTI, D. K
Massimo Salvadori
, Pseudonimo anagrammatico sotto il quale è più noto Théodor Fircks (in russo Fedor Ivanovič Firks), diplomatico ed economista russo nato a Kalven (Curlandia) [...] russo. Entrato più tardi nel servizio diplomatico, fu inviato a Bruxelles come addetto commerciale; scoppiata l'insurrezione polacca del 1863, a causa del suo atteggiamento favorevole verso gl'insorti, specialmente in seguito alla pubblicazione della ...
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Il corpo aristocratico
Volker Hunecke
Nell'attuale storiografia è invalsa l'abitudine di descrivere a rosee tinte il destino della nobiltà europea nei secoli precedenti e successivi alla Rivoluzione [...] 1-52); Hamish M. Scott, Conclusion: The Continuity ofAristocratic Power, ibid., II, pp. 274. s. (pp. 274-291).
2. Sulla nobiltà polacca v. Michael G. Müller, Der polnische Adel von 1750 bis 1863, in AA.VV., Europäischer Adel 1750-1950, Göttingen 1990 ...
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polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...
polacca2
polacca2 (o pollacca; anche polacra) s. f. [voce di etimo incerto, così come è incerto il rapporto di dipendenza e di priorità della variante polacra con le forme fr. e ingl. polacre, spagn., catal. e port. polacra], ant. – Veliero...