Duca di Boemia (m. 1035), figlio di Boleslao II; eletto al trono (1003), vi poté salire solo nel 1004, grazie all'intervento dell'imperatore Enrico II che sconfisse Boleslao I il Coraggioso e pose così [...] fine all'espansione polacca in Boemia. Regnò sino al 1012, quando gli fu tolto il trono dal fratello minore Udalrico. Con lui condivise di nuovo il governo nel 1034, ma morto Udalrico, I., cieco e non in grado di governare, cedette il potere al ...
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Uomo politico e militare russo di origine tedesca (Neuenhuntorf, Oldemburgo, 1683 - Pietroburgo 1767); ingegnere militare, fu chiamato (1720) da Pietro il Grande in Russia a dirigervi grandi lavori idraulici. [...] Ministro della Guerra (1732), durante la guerra di successione polacca sconfisse i Francesi presso Danzica, conquistando la città (1734). Dal 1735 fino alla pace di Belgrado (1739) ebbe il comando dell'esercito russo contro la Turchia, riportando ...
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Maresciallo di Francia (Belleville 1699 - Montpellier 1758). Colonnello nel 1719, si distinse nella campagna d'Italia del 1734-35; inviato ambasciatore a Vienna nel 1737, sottoscrisse l'anno seguente il [...] trattato di pace che concludeva la guerra di successione polacca. Durante la guerra di successione austriaca si segnalò in Provenza (1744) e in Fiandra (1747). Ambasciatore a Londra (1749-55), fu poi luogotenente generale della Linguadoca. ...
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Storico e critico d'arte polacco (Leopoli 1906 - Varsavia 1974). Si è occupato, in particolare, dell'arte barocca e della pittura del 19º e del 20º secolo. Tra le sue opere più significative: Dzieje sztuki [...] polskiej ("Storia dell'arte polacca", 1934); O romantycznej sintezie sztuk. Delacroix, Chopin, Baudelaire ("Della sintesi romantica delle arti. Delacroix, Chopin, Baudelaire", 1965). ...
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Figlio (Versailles 1710 - ivi 1774) di Luigi duca di Borgogna, secondo delfino, e di Maria Adelaide di Savoia. Salì al trono alla morte di Luigi XIV. Dominato da ministri (cardinale de Fleury, già tutore [...] le difficoltà religiose ed economiche e le interferenze della corte, che lo costrinsero a partecipare alla guerra di successione polacca, riuscì ad accrescere il prestigio della Francia col trattato di Vienna (1738) e i successi in Oriente. La scelta ...
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Logico e filosofo polacco (Serpuchov, Mosca, 1886 - Varsavia 1939), dal 1919 prof. di filosofia della matematica all'univ. di Varsavia. Allievo di K. Twardowski, fu (con A. Tarski e J. Łukasiewicz) tra [...] i maggiori esponenti della Scuola logica polacca. Cercò di ovviare alle difficoltà della fondazione insiemistica della matematica proponendo una originale soluzione per il paradosso di Russell, fondata sulla distinzione tra interpretazione ...
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Poeta polacco (Varsavia 1822 - Firenze 1893). Nel 1856 si stabilì in Italia (Roma e Firenze), dedicandosi alla scultura (alcune sue opere si trovano in Santa Croce a Firenze), alla poesia e alla diffusione [...] in Italia della conoscenza della letteratura polacca (il volume Sul carattere della poesia polonoslava, 1886, contiene un ciclo di conferenze tenute a Bologna). Nei suoi versi, notevoli per fluidità e grazia popolareggianti (Lirenka "La piccola lira ...
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Venceslào II re di Boemia e di Polonia. - Figlio (n. 1271 - m. 1305) di Přemysl Ottocaro II, assunse i pieni poteri solo nel 1290. Attraverso un'abile serie di matrimoni e di alleanze riuscì a ottenere [...] la corona polacca per sé (1300) e, per poco tempo, quella d'Ungheria per suo figlio Venceslao III. Sotto il suo regno la Boemia raggiunse il massimo splendore politico, economico e culturale. V. compì una riforma monetaria per consiglio dei ...
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Pseudonimo dello scrittore polacco Aleksander Głowacki (Hrubieszów, Chełm, 1847 - Varsavia 1912). Dal giornalismo - cronache, feuilletons - passò a brevi racconti (Przygoda Stasia, 1879, trad. it. L'avventura [...] di Stas, 1930; Anielka, 1880) e poi, con sempre maggiore capacità di ritrarre nei suoi varî aspetti la società polacca e soprattutto la nascente borghesia, ai romanzi: Placówka (1885; trad. it. L'avamposto, 1961); Lalka (3 voll., 1887-89; trad. it. ...
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Figlio (n. 1596 - m. 1645) del boiaro Fëdor Nikitič Romanov, divenuto metropolita di Rostov col nome di Filarete, fu proclamato zar nel febbr. 1613, dopo che Mosca era stata liberata dai Polacchi. Quando [...] nel 1619 Filarete tornò dalla prigionia polacca e fu fatto patriarca, M. governò insieme a lui. Notevole fu l'opera dei due Romanov nel consolidamento dello stato. Conclusa (1617) a Stolbovo la pace con la Svezia, che restituì alla Russia Novgorod e ...
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polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...
polacca2
polacca2 (o pollacca; anche polacra) s. f. [voce di etimo incerto, così come è incerto il rapporto di dipendenza e di priorità della variante polacra con le forme fr. e ingl. polacre, spagn., catal. e port. polacra], ant. – Veliero...