Scrittore polacco (Varsavia 1874 - Leopoli 1941). Traduttore instancabile (più di 100 voll. soprattutto di scrittori francesi, fra cui le opere complete di Molière e di Balzac), B.-Z. è stato anche uno [...] dei più fecondi e più autorevoli critici teatrali (Flirt z Melpomeną "Flirt con Melpomene", 10 voll., 1920-32) e autore di saggi sulla letteratura francese e polacca (Ludzie żywi "Uomini vivi", 1929). ...
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Scrittore polacco, nato a Siekierzyńce il 31 dicembre 1905. Durante la seconda guerra mondiale ha militato nella Resistenza a Varsavia; fu poi addetto culturale a Roma (1955-1958).
Iniziò la sua carriera [...] nel 1936 con il racconto psicologico Adam Grywald, ma si è affermato dopo la guerra con alcuni romanzi dedicati alla vita polacca fra le due guerre e che sono in gran parte studî critico-artistici sulla società contemporanea e attingono a sofferte ...
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WYSPIAŃSKI, Stanisław
Giovanni Maver
Poeta e pittore polacco, nato a Cracovia il 15 gennaio 1869, morto ivi il 28 novembre 1907. Temperamento artistico nativo e intenso, spinto da un impeto creativo [...] intenso, W. ha potentemente agito sui contemporanei e tuttora agisce come una delle forze più vive della vita culturale e spirituale polacca. Meno penetrante e meno duratura è stata la sua efficacia come pittore: ma anche in questo campo della sua ...
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Scrittore polacco (Vilnius 1825 - Cracovia 1906). Di cultura vastissima, scrisse in diverse lingue di problemi politici (Die deutschen Hegemonen, 1849; Études de diplomatie contemporaine, 1866; Les deux [...] : le prince Gortschakoff et le prince de Bismarck, 1875-76), letterarî (Étude sur A. Mickiewicz, 1861; La Crimée poétique, 1863; Causeries florentines, 1881; Rome et la Renaissance, 1898) e di estetica (Sztuka Polska "L'arte polacca", 1857). ...
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Poeta tedesco (Ansbach, Franconia, 1796 - Siracusa 1835). Riaffermando l'autonomia del fenomeno artistico, considera l'arte la più alta espressione dell'attività creativa dell'uomo, e la vita un godimento [...] per raggiungerlo. In ciò è insita l'affermazione della più ampia libertà, e da essa muovono l'esaltazione della rivoluzione polacca e dei moti italiani, e l'odio contro Napoleone. Soggiogato dalla brama di ricercare sempre nuove forme di bellezza, P ...
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Indianista italiano (Livorno 1864 - Quattordio, Alessandria, 1942), conoscitore di varie lingue e letterature; professore di sanscrito nell'università di Firenze (1901-35), socio nazionale dei Lincei (1926) [...] Crestomazia del Rāmāyana, 1895; Mahābhārata. Episodi scelti, 1902; Mille sentenze indiane, 1927). Di lui ci restano anche volumi e saggi concernenti le letterature finnica (versione del Kalevala, 1900), estone, polacca, greca moderna e albanese. ...
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Poeta polacco, nato a Plock il 17 febbraio 1898.
Pur appartenendo nei suoi inizî al gruppo Skamander, egli se ne stacca presto per il carattere fermamente proletario e rivoluzionario ("siamo operai della [...] poesia") dei suoi versi che irrompono con un impeto fresco, gioioso e, quel che più importa, sincero, nella letteratura polacca contemporanea. Oltre a numerose raccolte di liriche (Wiatraki, Mulini a vento, 1925; Trzy salwy, Tre salve, 1926; Dymy nad ...
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Haśkalah Termine ebraico derivante dalla radice śkl, «ragione», con cui si indica il movimento culturale (soprattutto letterario), ma anche politico-sociale, sorto nel 18° sec. in seno alle comunità ebraiche [...] . Sulle orme dell’Illuminismo europeo, la H. promosse un rinnovamento dei contenuti culturali del giudaismo e l’emancipazione politica e sociale degli Ebrei. Il movimento si estese poi nella Galizia polacca (1820-60) e infine in Russia (1840-81). ...
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Poeta polacco (Leopoli 1558 - Czernięcin 1629). Di origine borghese, trascorse la sua vita al servizio di Jan Zamoyski, che gli affidò (1593) l'organizzazione dell'Accademia di Zamość. Fu fecondo poeta [...] in lingua latina (importante la tragedia Castus Ioseph, 1587), ma la sua fama è affidata a Sielanki ("Idillî", 1614), in cui, pur seguendo le orme di Teocrito e Virgilio, ritrae con un delicato senso realistico la vita campagnola polacca del tempo. ...
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Scrittore polacco (Toruń 1792 - Varsavia 1866). Studioso di economia (Gospodarstwo narodowe "Economia nazionale", 4 voll., 1820-21), fu attratto dalla letteratura, e, sotto l'influenza di W. Scott e L. [...] la narrativa di costume. Attivo anche nel teatro con numerose commedie (Teatr "Teatro", 1847; Powiastki polskie "Racconti polacchi", 1861), si dedicò infine agli studî storici (Dzieje Księstwa Warszawskiego "Storia del principato di Varsavia", 2 voll ...
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polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...
polacca2
polacca2 (o pollacca; anche polacra) s. f. [voce di etimo incerto, così come è incerto il rapporto di dipendenza e di priorità della variante polacra con le forme fr. e ingl. polacre, spagn., catal. e port. polacra], ant. – Veliero...