Uomo di stato polacco (Varsavia 1770 - Montfermeil, Francia, 1861); figlio di Adam e Izabela Fleming; dopo le spartizioni della Polonia si propose di sollevarne le condizioni attraverso un miglioramento [...] a quello ungherese. Oltre che per la sua attività di uomo di stato, il Cz. ha un posto di rilievo nella storia della cultura polacca per il suo mecenatismo e per varie opere, la più significativa delle quali è il poema elegiaco Bard polski ("Il bardo ...
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Riformatore polacco (Łask, Łódź, 1499 - Pińczów 1568). Ricordato soprattutto per l'elaborazione di alcuni ordinamenti ecclesiastici, si allontanò progressivamente dal cattolicesimo giungendo a riorganizzare [...] dai luterani, non poté stabilirsi né in Danimarca né in Germania, e (1556) ritornò in Polonia, ove si adoperò per l'unificazione delle Chiese polacche protestanti e riuscì a gettare le basi per l'atto più importante nella storia del protestantesimo ...
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Scrittore polacco (Kielce 1919 - Napoli 2000). Autore il cui nome è stato per lungo tempo al libro Inny świat. Zapiski sowieckie (1953; trad. it. Un mondo a parte, 1958), nel quale svelò, tra i primi al [...] dell'uomo messi in opera dal regime sovietico, divenne per questo uno degli scrittori più invisi al governo comunista polacco e solo dopo il 1989 i suoi libri, stampati dal 1981 nel circuito clandestino, hanno cominciato a circolare liberamente ...
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Intellettuale polacco (Pinsk 1932 - Varsavia 2007). Corrispondente dall'estero (1962-81) dell'Agenzia di stampa polacca, ha saputo unire alla lucidità di osservazione del giornalista la profondità di riflessione [...] (1957-61) e alla rivista Kultura (1974-81). Dal 1962 al 1981 corrispondente dall'estero dell'Agenzia di stampa polacca, ha viaggiato in Asia, in America Latina e soprattutto in Africa, documentando nei suoi numerosi reportages, tradotti in varie ...
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Pediatra polacco (Bolew 1874 - Varsavia 1917). Autore di ricerche sulla flora intestinale, sulla profilassi delle malattie infettive e sulla semeiotica della meningite. ...
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Poeta polacco (Krzemieniec 1809 - Parigi 1849). Trascorse l'adolescenza e la prima giovinezza a Vilnius, dove studiò giurisprudenza e conobbe A. Mickiewicz, che rimase sempre per lui un modello. La rivoluzione [...] matura. In tutti questi componimenti è adombrata la posizione del poeta di fronte al problema, fondamentale per i fuoriusciti polacchi, delle colpe della sciagura patria e delle vie atte a condurre alla risurrezione della Polonia. Tale problema è al ...
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Storico e uomo politico polacco (Varsavia 1786 - Parigi 1861). Tra le figure più eminenti della rivoluzione del novembre 1830, fu successivamente membro del governo provvisorio e poi del governo nazionale, [...] zarista, L. si rifugiò a Parigi (1831), dove fu eletto capo del Komitet narodowy polski («Comitato nazionale polacco»), che rappresentava la tendenza radicale dell'emigrazione, contrapposta a quella monarchica e conservatrice del principe A. J ...
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Patologo polacco (Opoczno 1866 - Leopoli 1911). Prof. di patologia generale a Leopoli (1908), si dedicò a ricerche di ematologia, di neurologia e sul ricambio. ...
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Musicista polacco (Wloszakowice, Poznań, 1785 - Varsavia 1857), maestro di cappella e direttore dell'opera di Varsavia; compose musica sacra, teatrale, vocale e orchestrale. ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...