WITOS, Vincenz
Uomo politico polacco, nato il 23 gennaio 1874 a Wierzchosławice presso Tarnów (Galizia) da una famiglia di contadini. Prese parte attiva al movimento agrario e come capo del partito populista, [...] il 27 novembre 1930 dietro cauzione. Nel marzo 1931 procedette alla fusione dei tre partiti agrarî polacchi in un unico grande Partito popolare polacco. Ma processato (17 settembre 1931) in base ai fatti che avevano portato al suo internamento, fu ...
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Storico polacco (Minsk 1839 - Varsavia 1918), direttore della biblioteca Zamojski (dal 1897); fondamentali sono le sue opere: Wewnętrzne dzieje Polski za Stanisława Augusta ("Storia interna della Polonia [...] all'epoca di Stanislao Augusto", 6 voll., 1897-98), e Dola i niedola Jana Sobieskiego ("Fortuna e sfortuna di Giovanni Sobieski", 3 voll., 1918) ...
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Storico polacco (Brzeźnica, Cracovia, 1415 - Cracovia 1480). Canonico cracoviense, visitò l'Italia nel 1448 e nel 1450. È autore della prima storia polacca, condotta con metodo erudito e critico, Historia [...] polonica (1455-80). Scrisse inoltre Insignia seu clenodia Regni Poloniae (1448) e alcune Vitae di santi e vescovi polacchi. ...
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Generale polacco (Tarnów 1794 - Aleppo 1850), dopo aver preso parte all'insurrezione del 1830-31, rivelò la sua capacità militare durante l'insurrezione ungherese del 1848-49, come difensore della Transilvania. [...] In seguito, rifugiatosi insieme a Kossuth in Turchia, vi abbracciò l'islamismo e divenne governatore di Aleppo ...
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Narratore polacco (Varsavia 1873 - ivi 1940). Tra i suoi racconti (Próchno "Muffa", 1903; Ozimina "Grano vernereccio", 1911; ecc.), il più notevole è Żywe kamienie ("Pietre viventi", 1918), dove, in un [...] linguaggio estremamente ricercato, sono rievocati gli ultimi bagliori dell'ideale cavalleresco medievale e i primi albori dell'umanesimo ...
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Agitatore ebreo polacco (Korolówka, Podolia, 1726 - Offenbach 1791); si presentò come Messia e successore di Shabbětay Ṣĕbī sostenendo aspre polemiche coi rabbini di Brody; finì poi col convertirsi al [...] cristianesimo. Il movimento che a lui faceva capo si mantenne per qualche tempo anche dopo la sua morte ...
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Scrittore polacco (n. Rawa, Masovia, 1636 circa - m. 1701 circa). Per il brio narrativo che le anima e per la ricchezza di osservazioni sulla vita polacca del suo tempo, le sue Memorie (Pamiętniki, ed. [...] integrale 1836) hanno esercitato un forte influsso sulla letteratura polacca del sec. 19º. ...
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Pittore polacco (Radom 1855 - Cracovia 1929). Studiò a Cracovia e Parigi, soggiornò a Monaco; nel 1887, si stabilì a Cracovia, dove dipinse soprattutto scene della storia polacca, con intenti patriottici. [...] Dal 1890 si avvicinò al simbolismo e trattò anche paesaggi con figure mitiche ...
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Scrittore polacco (Grodno 1927 - Varsavia 1996). Dopo l'iniziale adesione al regime comunista, divenne uno dei portavoce della dissidenza. Studioso di letteratura russa, pubblicò una ventina di volumi [...] di lirica, narrativa e saggistica, tra cui Wybór wierszy ("Poesie scelte", 1974), il romanzo Literatura ("Letteratura", 1977) e importanti biografie di Majakovskij ed Esenin ...
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Poeta polacco (Ilińcy, Ucraina, 1801 - Leopoli 1876). Autore del poemetto byroniano Zamek Kaniowski ("Il castello di Kaniów", 1828) e di numerose opere di carattere folcloristico e patriottico, G. è stato [...] il primo a rivelare, con il suo Dziennik podróży do Tatrów ("Diario di un viaggio nei Tatra", 1832), la bellezza dei Tatra ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...