Pediatra polacco (Szczakowa, Galizia, 1863 - Berlino 1941). Diresse la clinica pediatrica di Breslavia (1906), poi quelle di Strasburgo (1909) e di Berlino (1913). Le sue opere fondamentali vertono sui [...] disordini della nutrizione dei lattanti e sui tumori maligni nell'infanzia (Des Kindes Ernährung, Ernährungsstörungen und Ernährungstherapie, 2 voll., 1906-18) ...
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Pittore polacco (Tuligłowy 1853 - Bystra na Śląsku 1929). Studiò a Cracovia, a Monaco, a Roma e fu direttore dell'accademia di Cracovia (1895-1910). Fu soprattutto paesista, usò spesso l'acquerello, dipinse [...] a colori intensi, semplificati, con grande sommarietà ed efficacia di rappresentazione. Opere sue nei principali musei polacchi. ...
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Gesuita polacco (Skwarzawa, Leopoli, 1807 - Obbra, Posnania, 1852). Ebbe una parte notevole nella rivoluzione del 1830-31 ed entrò nell'ordine nel 1839 dopo la morte della moglie e dei figli; scrittore [...] e oratore, apostolo degli umili nella diocesi di Tarnów, morì assistendo i colerosi, in fama di santità ...
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Poeta e drammaturgo polacco (Varsavia 1922 - ivi 1944). Dopo prove giovanili, giunse a maturità poetica sotto l'occupazione con il poemetto Widma ("Il fantasma", 1943). Partecipò al movimento di resistenza, [...] cadendo nell'insurrezione di Varsavia. Le sue opere sono state pubblicate nel 1952 nel volume Utwory zebrane ("Opere") ...
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Sociologo ed economista polacco (n. 1804 - m. 1893); emigrato in Francia dopo il 1831, nel 1844 tornò a Leopoli dove continuò i suoi studî nei quali sostenne l'unità di tutte le scienze sociali e la necessità [...] di una conoscenza integrale dell'uomo (Pisma "Scritti", 5 voll., 1872) ...
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Poeta polacco (n. presso Leopoli 1550 circa - m. Przemyśl 1581); nel suo piccolo canzoniere Rytmy abo wiersze polskie ("Ritmi ossia versi polacchi", post., 1601) appare continuatore di J. Kochanowski, [...] dal quale tuttavia si distingue per lo stile involuto e concettoso, sorretto da un profondo pathos religioso e patriottico ...
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Esploratore polacco (Kaũnas, Lituania, 1855 - Varsavia 1926). Compì alcune lunghe spedizioni in Asia attraversando in un primo viaggio (1888) il Pamir, il Baltistān fin presso il Karakorum e il Kashghar [...] ed esplorando poi nel secondo (1889) la regione del Tibet. Visitò anche il Turchestan cinese (relaz. 1924-25) ...
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Storico e letterato polacco (Lubartów 1781 - Varsavia 1852). Lettore di lingua e letteratura polacca ad Halle fino al 1805, prof. di storia nell'univ. di Varsavia (1818-30), è autore della Historja literaturu [...] polskiej ("Storia della letteratura polacca", 2 voll., 1814), preziosa raccolta di materiale biografico e bibliografico. ...
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Musicista mulatto (di padre polacco o tedesco e di madre africana; n. 1779 circa - m. Londra 1860). Virtuoso di violino, si presentò in concerti dall'uno all'altro paese d'Europa. Molto stimato da Beethoven, [...] con lui eseguì a Toeplitz e a Vienna la Sonata a Kreutzer ...
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Critico letterario polacco (Ujrzyńce, Podolia, 1887 - Cracovia 1940), prof. nell'univ. di Cracovia, redattore (dal 1934) della rivista Marcholt. Con numerosi saggi (Stanisław Wyspiański, 1922; Twórczość [...] Jana Kasprowicza "L'opera di J. K.", 1924), ha approfondito i valori estetici e morali della letteratura polacca del suo tempo. ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...