Romanista polacco (Leopoli 1888 - Cracovia 1975), prof. nelle univ. di Leopoli, Toruń, Cracovia. Si è dedicato soprattutto allo studio della lingua e letteratura francese; nel 1961 è stato insignito del [...] dottorato honoris causa dalla Sorbona. Nel campo della cultura italiana, si è occupato, tra gli altri, di B. Croce, di cui ha curato la traduzione del Breviario di estetica (Zarys estetyki, 1961) ...
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Critico letterario polacco (Wilanów, Varsavia, 1858 - Varsavia 1919). Collaboratore di periodici letterarî, scrisse saggi critici raccolti in Swoi i obcy ("Proprî e altrui", 1897), Twórczość i twórcy ("Opera [...] e autori", 1904), Studia o Żeromskim i Wyspiańskim ("Studî su Ż. e W.", post., 1921). La sua opera di maggior rilievo è lo studio Słowacki i nowa sztuka ("S. e l'arte nuova", 1902) ...
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Ecclesiastico polacco (n. Biskupiec 1960). Ordinato sacerdote nel 1985, ha conseguito il dottorato in diritto canonico presso la Pontificia Università Gregoriana ed è entrato nel servizio diplomatico della [...] Santa Sede. Nominato arcivescovo titolare di Sejny nel 2009, è stato nunzio apostolico nella Repubblica del Congo e in Gabon dal 2009 al 2015. Nel 2015 è stato nominato Delegato per le Rappresentanze Pontificie ...
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Uomo politico polacco (Kutaisi, Georgia, 1885 - Ruthin, Galles, 1947); si distinse al termine della prima guerra mondiale nella riorganizzazione delle forze polacche in Russia; più volte ministro dell'Interno, [...] fu presidente del Senato (1929-34) e poi del Sejm. Designato nel 1939 presidente in esilio della Repubblica polacca, dopo la caduta della Francia si trasferì a Londra con il governo Sikorski. ...
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Teologo e riformatore polacco (Cracovia 1345 circa - Heidelberg 1410). Studiò a Praga; dal 1395 lesse teologia a Heidelberg. Nel 1397 consigliò la creazione dell'univ. di Cracovia. Vescovo di Worms (1404) [...] combatté la simonia, sostenne il primato del concilio sul papa, fu uno dei maggiori artefici del Concilio di Basilea. In filosofia fu di tendenza nominalistica (Rationale operum divinorum, pubbl. 1930) ...
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Umanista e storico polacco (Miechow 1456 o 1457 - Cracovia 1523); si formò nelle università di Cracovia, Padova e Bologna. In patria esercitò la medicina e nel periodo 1501-19 fu più volte rettore dello [...] studio di Cracovia. Fu autore di una Chronica Polonorum (1519) e di un Tractatus de duabus Sarmatiis (1517), che descrive le terre appartenenti alla corona di Polonia ...
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Scrittore polacco (n. 1807 - m. Leopoli 1865). Dopo una intensa attività politica che lo vide impegnato nelle insurrezioni polacche, il D. si stabilì a Leopoli dove prese parte alla vita culturale con [...] articoli e racconti in cui attaccava la classe conservatrice. Pur calcando la mano sugli effetti melodrammatici e moralistici, D. ha conferito spesso ai suoi scritti una nota gradevolmente umoristica ...
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Pittore polacco (Braşov, Transilvania, 1859 - Cracovia 1938). Studiò a Monaco (1879-83), poi a Parigi con Carolus-Duran, e a Londra (1893), dove risentì l'influsso della pittura inglese dei secc. 18º e [...] 19º; dal 1895 professore nella scuola di Belle Arti a Cracovia. Ritrattista elegante e ricercato, dipinse anche composizioni storiche, e, nel periodo tardo, scene di vita alpestre ...
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Poeta e novelliere polacco (Ostrołęka 1848 - Varsavia 1919). Fu appassionato studioso della storia antica e moderna di Varsavia cui dedicò gran parte delle sue opere in versi e in prosa: il poema Schadzka [...] ("Appuntamento", 1907), le raccolte di versi: Poezje ("Poesie", 1873; 1882; 1886), l'antologia di racconti e bozzetti Opowiadania o starej Warszawie ("Racconti sulla vecchia Varsavia", 1900-09) ...
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Poeta polacco (Lutynia 1600 circa - Zalesie, Posnania, 1661). Più che ai poemi storici (Władysław IV, 1649; Wojna domowa "La guerra intestina", post., 1681), la sua fama è legata all'idillio e al romanzo [...] pastorale in versi (Dafnis drzewem bobkowym "Dafne trasformata in alloro", 1638; Nadobna Paskwalina "La bella P.", 1655), nei quali sono abilmente intrecciate fonti classiche, italiane e spagnole ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...