Scrittore polacco (n. 1785 - m. 1862). Rappresentante dello pseudoclassicismo, della cui poetica seppe tuttavia individuare chiaramente i limiti, scrisse odi, tragedie ispirate alla storia patria (Gliński, [...] 1821; Barbara Radziwiłłówna, 1822; Bolesław Śmiały "Boleslao l'ardito", 1822), romanzi storici alla W. Scott e un poema (Okolice Krakowa "I dintorni di Cracovia", 1820) che ebbe grande fortuna. Tradusse ...
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Critico e filosofo polacco (Nowosiolki, Minsk, 1861 - Vilnius 1938). Influenzato dal pensiero e dalla letteratura russa, in corrispondenza epistolare con L. N. Tolstoj, come critico letterario si oppose [...] all'estetismo della "Giovane Polonia". Studioso comparatista delle correnti di pensiero slave, andò avvicinandosi a posizioni irrazionaliste, espresse in una delle sue opere principali, Mesjaniści i słowianofile ...
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Scrittore polacco (Głażewo, Płock, 1866 - Varsavia 1943). Nella sua vasta produzione letteraria tentò varî generi, dando il meglio di sé nelle favole poetiche, di cui è considerato un maestro per la capacità [...] di fondere l'elemento satirico con un delicato lirismo (Bajki "Favole", 1902; Baśń o prawdzie "La fiaba della verità", 1910; Bajki o zwierzętach "Favole di animali", 1916) ...
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Sociologo ed economista polacco (Włocławek 1885 - Varsavia 1930), prof. nella Scuola superiore di commercio di Varsavia. Sostenne che l'aumento di popolazione costituisce il fattore più determinante nello [...] sviluppo economico (L'évolution industrielle de la Belgique, 1911; The origin of property, 1913). Studiò anche i problemi della moneta e del credito rimanendo sostanzialmente fedele alle teorie dell'economia ...
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Pittore polacco (Leopoli 1837 - Amélie-les-Bains 1867). Studiò a Cracovia e a Vienna (dal 1855). Convinto del ruolo sociale e nazionale delle arti figurative, dedicò gran parte della sua produzione alla [...] esaltazione delle vicende storiche del suo paese. Tra le opere: Varsavia e Polonia (Budapest, Museo delle belle arti); Lituania (Cracovia, Museo Naz.); La Guerra (Leopoli, Galleria Naz.) ...
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Uomo politico polacco (Częstochowa 1900 - Varsavia 1954); fu tra gli ufficiali polacchi che sconfinarono nell'URSS e furono fatti prigionieri nel settembre 1939. Prese parte attiva all'organizzazione della [...] divisione "T. Kościuszko" che combatté a fianco dell'Armata rossa, e fu poi ambasciatore di Polonia a Mosca (1944-45), sottosegretario (1945-47) e quindi (1947-51) ministro degli Esteri ...
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Giocatore polacco (n. Dzierżoniów 1995). Centravanti dinamico e duttile, in grado di assumere i ruoli di seconda punta e ala destra, dopo aver giocato per il Zagłębie Lubin, nel 2016 è stato acquistato [...] dal KS Cracovia. Nel 2018 è passato a giocare con il Genoa e dal 2019 è attaccante nel Milan. Dal 2018 fa parte della nazionale polacca. ...
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Critico letterario polacco (Cracovia 1876 - Vienna 1909). Rappresentante della critica impressionistica, passò in un secondo tempo a un tipo di critica che considerava l'opera letteraria come fatto psicologico. [...] Le sue opere più significative sono gli studî dedicati a Wyspiański (Studia o Stanisławie Wyspiańskim, pubblicati postumi nel 1924) e la raccolta Notatki i uwagi ("Appunti e osservazioni", 1906) ...
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Astronomo e matematico polacco (Varsavia 1882 - Cracovia 1954). Prof. all'univ. di Cracovia (1919-1954) e ivi direttore dell'osservatorio astronomico; vice-presidente dell'Unione astronomica internazionale [...] (1932-38). È stato uno specialista di meccanica celeste. Ha dato un importante contributo agli studî sulla librazione lunare e un nuovo metodo di risoluzione numerica dei sistemi di equazioni lineari ...
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Scrittore polacco (Varsavia 1913 - ivi 1944). Svolse intensa attività patriottica durante l'occupazione nazista e cadde durante l'insurrezione di Varsavia. Fu poeta (Prawo drapieżne "Diritto rapace", 1936), [...] narratore (Lot jaskółek "Il volo delle rondini", post., 1956) e saggista (Miscellanea krytyczne "Miscellanee critiche", post., 1957) particolarmente attento ai temi morali e filosofici suggeriti dalla ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...