Poeta polacco (Gaj, Sandomierz, 1633 - Cracovia 1700). La sua opera principale è la Psalmodja Polska (1695) ove, in prosa biblica, sostenuto da un pathos sincero, il poeta si abbandona a riflessioni di [...] carattere patriottico e religioso sulla propria vita, sulla sua generazione e sugli avvenimenti del tempo (tra cui la liberazione di Vienna) ...
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Pseudonimo del poeta polacco Ludwik Kondratowicz (Smolhov, Minsk, 1823 - Vilnius 1862); scrisse poemi (Jan Dęborog, 1854) e drammi, ma è ricordato soprattutto per le sue liriche, ricche di spontaneità [...] espressiva. È tra i maggiori rappresentanti del genere della gawęda (narrazione discorsiva in versi o in prosa), in cui introdusse ambienti e personaggi popolari ...
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Scrittore polacco (Leopoli 1851 - ivi 1888). Poeta a tendenza sociale, detto "il poeta dei diseredati", prese parte attiva all'organizzazione del movimento socialista in Galizia e raffigurò in liriche, [...] in opere satiriche, nel dramma, la misera sorte del proletariato. La sua poesia Czerwony sztandard ("Bandiera rossa", 1881) divenne il canto dei socialisti polacchi. ...
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SVIDRIGAJLO (in polacco Swidrigiełło)
Petr Aleksandrovic Ostrouchov
Figlio di Olgherd e della principessa di Tver′ Juliania, nato nel 1355, morto nel 1452. Apparteneva alla religione ortodossa e portò [...] si convertì al cattolicismo insieme con suo fratello Jagellone (Jagailo) e prese il nome di Boleslav. Nemico implacabile dei Polacchi e avverso all'unione del regno lituano con la Polonia e nello stesso tempo sostenitore degl'interessi nazionali del ...
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Uomo politico polacco (Zbaraz, Galizia, 1866 - Bystra, Slesia, 1938), uno dei capi del partito socialista. Nel nov. 1917 costituì a Lublino un governo provvisorio della repubblica popolare polacca, in [...] contrapposizione al consiglio di reggenza installato a Varsavia dagli Imperi centrali. Riconosciuto il potere di Piłsudski, durante la guerra con la Russia entrò nel ministero di unione nazionale di W. ...
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Militare e uomo politico polacco (Varsavia 1894 - Stăneşti, Bucarest, 1944). Stretto collaboratore di J. Piłsudski, ministro degli Esteri dal 1932 al 1939, cercò di mantenere buoni rapporti con la Germania, [...] approfittando degli accordi di Monaco (1938) per sottrarre alla Cecoslovacchia i territorî contesi nella zona di Cieszyn. Dopo il crollo della Polonia (sett. 1939), si rifugiò in Romania dove fu internato ...
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Uomo politico polacco (Rury Jeznickie, Lublino, 1892 - Mosca 1956); fu tra i capi della resistenza antitedesca nella seconda guerra mondiale. Presidente della Repubblica polacca dal 5 febbr. 1947 al nov. [...] 1952, fu poi presidente del Consiglio sino al marzo 1954; segretario del partito comunista dal 1948 (dopo la destituzione di Gomulka), fu il principale interprete dello stalinismo in Polonia. Morì a Mosca ...
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Generale polacco (Strzalkowo, Kielce, 1791 - Parigi 1864); fu comandante in capo delle forze polacche durante l'insurrezione del 1830-31 e governatore di Varsavia. Riparò in Francia dopo la caduta della [...] capitale e di lì (1833) in Egitto. Nel 1848 accorse in Ungheria a capo delle legioni polacche e comandò tutte le forze insurrezionali; dopo l'esito infelice della insurrezione di Kossuth, si rifugiò in Turchia e quindi in Francia. ...
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Generale polacco (Winiary, Posnania, 1747 - Savannah 1779), secondogenito di Józef; fu uno dei generali della Confederazione di Bar. Combatté contro i Russi in Ucraina, in Lituania e infine nella Grande [...] Polonia. Dopo la difesa di Częstochowa si rifugiò in Turchia (1772) e (1777) si imbarcò per l'America Settentrionale. Qui, col grado di generale di brigata, ebbe il comando di tutta la cavalleria e combatté ...
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Generale polacco (n. in Volinia 1771 - m. Cracovia 1854); dopo aver preso parte all'insurrezione di T. Kościuszko (1794), partecipò alla campagna d'Italia di Bonaparte, combatté quindi in Slesia, in Spagna [...] e infine nella campagna di Russia. Nominato generale di divisione da Alessandro I (1817), quando nel 1830 scoppiò l'insurrezione tenne un atteggiamento ambiguo, cercando le vie di un accordo fra il governo ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...