Storico e uomo politico polacco (Zawichość 1866 - Varsavia 1935). Professore di storia moderna all'università di Leopoli (1902-1914), dedicò numerose opere alla storia europea dei secoli 18º e 19º in rapporto [...] alla Polonia: Dwa stulecia, XVIII a XIX ("Due secoli, 18º e 19º", 1901), Rosja-Polska 1815-1830 ("Russia e Polonia 1815-1830", 1907), Ks. Józef Poniatowski ("Il principe J. P.", 1904), Napoleon a Polska ...
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Commediografo polacco (Brzeżany, Ternopol´, 1896 - Londra 1972). Fisico di professione, ha portato sulla scena, con grande successo, problemi della scienza contemporanea (Teoria Einsteina "La teoria di [...] Einstein", 1934; Freuda teoria snów "La teoria dei sogni di Freud", 1937). Emigrato negli USA nel 1941, vi ha rappresentato: Piąta kolumna w Warszawie ("La quinta colonna a Varsavia", 1942), Polska podziemna ...
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Matematico polacco naturalizzato statunitense (Varsavia 1910 - New Heaven 1999), prof. dal 1949 alla Yale University, membro di numerose accademie scientifiche degli USA e di altri paesi. Fu tra i maggiori [...] esponenti della scuola americana di algebra. Conseguì risultati importanti nel campo delle trasformazioni semilineari, della struttura degli anelli e delle algebre non associative, nell'algebra omologica ...
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Poeta e drammaturgo polacco (Łódź 1873 - Czyrykowa 1918). I suoi drammi, permeati di teorie filosofiche di origine orientale, approfondiscono il tema della lotta tra il bene e il male (W mrokach złotego [...] pałacu, czyli Bazilissa Teofanu "Nelle tenebre del palazzo d'oro, ovvero la basilissa Teofano", 1909; Kniaź Patiomkin "Il principe P.", 1906, rappresentato nel 1925). Ricca di immagini fantastiche e ardite, ...
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Scrittore polacco (Karwina 1891 - Cracovia 1963). Spiritualmente legato alla Slesia, ne ha esaltato il passato e il presente in numerosi romanzi (Górniczy zakon "La legge della miniera", 1964), racconti [...] (Serce za tama "Il cuore dietro la diga", 1929) e libri per la gioventù (Ludzie sa dobrzy "Gli uomini sono buoni" 1935). Internato, durante la guerra, in varî campi di concentramento nazisti, ha descritto ...
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Sociniano polacco (n. nel ducato di Mazovia, prima metà del sec. 16º - m. dopo il 1584). Calvinista, si accostò ben presto ai sociniani per il suo vivace antitrinitarismo: ma la dottrina radicale da lui [...] sostenuta - che Gesù fosse un uomo, e non fosse stato assunto alla divinità - lo portò alla rottura (1565) con lo stesso Socino, con il quale poi senbra si sia riconciliato; comunque i suoi seguaci entrarono ...
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Poeta polacco (Varsavia 1822 - Firenze 1893). Nel 1856 si stabilì in Italia (Roma e Firenze), dedicandosi alla scultura (alcune sue opere si trovano in Santa Croce a Firenze), alla poesia e alla diffusione [...] in Italia della conoscenza della letteratura polacca (il volume Sul carattere della poesia polonoslava, 1886, contiene un ciclo di conferenze tenute a Bologna). Nei suoi versi, notevoli per fluidità e grazia popolareggianti (Lirenka "La piccola lira ...
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Uomo politico polacco (Łódź 1906 - Varsavia 1980); architetto, si segnalò nella resistenza antitedesca durante la seconda guerra mondiale. Membro del partito comunista dal 1942, sindaco di Varsavia nel [...] 1945, fu viceministro della Difesa dal 1945 al 1949. Espulso dal partito nel 1949, accusato di "deviazionismo", venne imprigionato dal 1950 al 1956. Riabilitato assieme a W. Gomułka, fu ministro della ...
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Storico polacco (Leopoli 1914 - Vienna 1997), prof. a Colonia (1959) e a Vienna (1969). Socio straniero dei Lincei (1970). Studiò problemi di storia austriaca e italiana dei secc. 18º-19º, sottolineando [...] il ruolo europeo degli Asburgo: Das Haus Habsburg (1956; trad. it. 1974); Österreich und Italien im 18. Jahrhundert (1963); La crisi finale dell'Impero austro-ungarico (1963); Leopold II. (2 voll., 1963-64; ...
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Poeta polacco (Śliwno 1756 - Marsiglia 1787). Dapprima legato alla cerchia letteraria e alla corte del re Stanislao Augusto, trascorse gli ultimi tre anni della sua vita in giro per il mondo. I suoi versi [...] dai toni satirici, libertini, perfino osceni colpirono la Varsavia dell'epoca, tanto da poter circolare soltanto in forma manoscritta e anonima. Il suo capolavoro, il poema eroicomico Organy ("L'organo", ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...