Giurista e storico polacco (Sambor 1860 - Leopoli 1941), professore di diritto ecclesiastico a Leopoli, noto per ricerche archivistiche (per lo più in Italia, tra il 1896 e il 1914) e studî sulla storia [...] della Chiesa cattolica in Polonia nel Medioevo, specie in relazione al Concilio di Pisa del 1409 e all'organizzazione della Chiesa latina nei paesi ruteni. Dal 1902 diresse i lavori storici dei delegati dell'Accademia polacca delle scienze in Italia. ...
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Scrittore polacco (n. in Volinia 1752 - m. Końskowola 1821). Fu ai tempi di Stanislao Augusto una delle menti più aperte alle riforme e attaccò i reazionarî con satire e fogli volanti anonimi. Trattò argomenti [...] simili in una serie di commedie (spesso riadattamenti di opere francesi) che, per vivezza di dialogo e nobiltà d'intenti, ebbero grande successo: Zabobonnik ("Il superstizioso", 1780); Fircych w zalotach ...
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Sociologo e uomo politico polacco (Lublino 1858 - Pietrogrado 1916); visse quasi sempre all'estero, esule per motivi politici; con la sua attività pratica (fu tra i fondatori della Lega nazionale polacca) [...] sull'idea dello stato, sul parlamentarismo, sulla psicologia sociale, fu uno dei maggiori sollecitatori della coscienza nazionale polacca. Particolare risonanza ebbe il suo Egoizm narodowy wobec etyki ("L'egoismo nazionale dal punto di vista dell ...
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Poeta polacco (Leopoli 1558 - Czernięcin 1629). Di origine borghese, trascorse la sua vita al servizio di Jan Zamoyski, che gli affidò (1593) l'organizzazione dell'Accademia di Zamość. Fu fecondo poeta [...] in lingua latina (importante la tragedia Castus Ioseph, 1587), ma la sua fama è affidata a Sielanki ("Idillî", 1614), in cui, pur seguendo le orme di Teocrito e Virgilio, ritrae con un delicato senso realistico la vita campagnola polacca del tempo. ...
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Geofisico polacco (Bramki, presso Varsavia, 1879 - Poznań 1953). Compì gli studî in Francia, dove fu allievo di P. Curie, e nel 1919 fu nominato direttore dell'allora costituito Istituto meteorologico [...] di Varsavia. Ha recato notevoli contributi nel campo dell'attinometria, con una numerosa serie di osservazioni eseguite in Polonia, in Francia e in Tunisia; ha apportato varî perfezionamenti a molti strumenti ...
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Filologo polacco (Radom 1917 - Cracovia 2012); prof. nell'univ. Jagellonica di Cracovia. Fra i massimi studiosi della letteratura polacca medievale e rinascimentale (Sarmacja. Studium z problematyki słowiańskiej [...] dei secc. 15º e 16º", 1950; Wśród impresorów krakowskich doby renesansu "Fra gli stampatori cracoviani del Rinascimento", 1977), ha dedicato importanti ricerche alle relazioni tra la cultura polacca e quelle di altri paesi, soprattutto l'italiana. ...
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Regista cinematografico polacco (Varsavia 1889 - Los Angeles 1937). Fu regista accanto a C. Stanislavskij al Teatro d'Arte di Mosca (fino al 1915). Diresse: in Polonia, Il Miracolo della Vistola (1920); [...] negli Stati Uniti, Storm at daybreak (Temporale all'alba, 1933), Men in white (1934), Operator 13 (L'agente n. 13, 1934), The painted veil (1934), Les Misérables (Il sergente di ferro, 1935), The garden ...
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Poeta polacco in lingua latina (Januszkowo, presso Żnin, 1516 - Cracovia 1543). Studiò a Padova dove fu laureato in filosofia e coronato poeta e dove scrisse buona parte delle sue Elegie (una dedicata [...] a P. Bembo), un libro di Epigrammi, e parecchie poesie d'occasione, mostrando una commossa aderenza, pur attraverso le inevitabili influenze degli elegiaci latini, alle cose viste e vissute. Interessantissima ...
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Narratore polacco (Siekierzyńce, Volinia, 1905 - Varsavia 1970). Al racconto a sfondo psicologico Adam Grywald (1936) fecero seguito Mury Jeryche ("Le mura di Gerico", 1946), Niebo i ziemia ("Cielo e terra", [...] 2 voll., 1949-50), in cui sono ritratte la vita politica e sociale polacca nell'immediato anteguerra. Uczta Baltazara ("Il festino di Baltazar", 1952) riflette la realtà del dopoguerra, Spiżova brama ("La porta di bronzo", 1960) ha come sfondo il ...
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Patriota polacco (Obelica, Augustów, 1808 - Vilna 1839). Prese parte alla rivoluzione del 1830, rifugiandosi poi in Francia; nel 1833 partecipò alla spedizione mazziniana in Savoia; entrò a far parte in [...] Svizzera della Giovine Polonia; poi in Francia fu redattore del giornale Północ ("Settentrione"). Recatosi a Cracovia, di lì svolse opera di cospiratore un po' in tutta la Polonia, finché, denunziato dagli ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...