Scrittore polacco (Varsavia 1934 - Wiesbaden 1969), dal 1958 emigrato in Francia. Si distinse giovanissimo con racconti di estrema semplicità stilistica, secondo i modi del linguaggio popolare; i suoi [...] personaggi esprimono la rivolta contro il conformismo della rinnovata e dominante mentalità piccolo borghese. Opere: Pierwszy krok w chmurach ("Il primo passo fra le nuvole", 1956); Ósmy dzień tygodnia ...
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Scrittore polacco (Rzeszów 1885 - Varsavia 1944). Legionario durante la prima guerra mondiale, fu (dal 1933) segretario generale dell'Accademia letteraria polacca. A parte i racconti Miasto mojej matki [...] ("La città di mia madre", 1925) e W cieniu zapomnianej olszyny ("All'ombra dell'ontano dimenticato", 1926), di carattere serenamente autobiografico, quasi tutte le altre opere di K. B. (Łuk "L'arco", 1919; ...
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Scrittore polacco (n. Kowenice, Leopoli, 1904 - m. 1993). Dopo aver esordito come poeta (Słowa o nienawiści "Parole sull'odio", 1956; Diablu ogarek "Al diavolo il moccolo", 1959; Czas priwatny "Tempo privato", [...] 1962) è passato decisamente alla prosa, affermandosi come autore di ricca ispirazione e di raffinata esecuzione (Korupcja "Corruzione", 1961; Eroica, 1963; W drodze do Koryntu "Sulla via di Corinto", 1964; ...
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Filosofo, sociologo e psicologo polacco (n. presso Kiev 1868 - m. Varsavia 1918); prof. di psicologia all'università di Varsavia (dal 1915), vi fondò l'Istituto di psicologia. Sviluppò da un proprio punto [...] di vista le dottrine di Marx e fu un teorico della cooperazione (Socjalizm a państwo, "Il socialismo e il potere", 1904; Idee społeczne kooperatyzmu, "Idee sociali di cooperativismo", 1907). Come psicologo, ...
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Generale polacco (Mitava, Curlandia, 1762 - Parigi 1842). Partecipò alla campagna del 1792 e 1794 contro i Russi; nel 1797 venne in Italia, dove assunse il comando di una legione polacca; con questa entrò [...] in Roma (1798) e prese poi parte alla repressione dei moti contadini nella regione del Circeo. Quindi combatté nella battaglia di Hohenlinden (1800); nel 1812 si arruolò nella grande armata napoleonica, ...
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Scrittore ebreo polacco (Zgierz, Łódź, 1859 - Berlino 1922). Prosatore di grande purezza stilistica, predilesse la forma del racconto breve. Il conflitto tra il mondo della tradizione ebraica e la società [...] moderna è il tema principale dei suoi scritti, per es., del romanzo Be-Yom ha-Kippūr ("Nel giorno del Kippur", 1881). Buon conoscitore della cultura europea, tradusse in ebraico la lirica inglese e la ...
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Uomo politico polacco (Mereczowsczyżna, Volinia, 1746 - Soletta, Svizzera, 1817); studiò a Varsavia nella scuola dei cadetti, quindi a Parigi; nel 1776 si recò negli USA, dove si arruolò e raggiunse il [...] alcuni successi, gli insorti furono battuti dai Russi e dai Prussiani a Szczekociny e Maciejowice, dove K. fu ferito e fatto prigioniero. Rimesso in libertà da Paolo I (1796), fu consulente per gli affari polacchi del Direttorio, poi di Napoleone. ...
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Regista cinematografico polacco (Kwilcz, Gorzów, 1923 - Parigi 2006). Impiegando la sua vasta esperienza di grafico, produsse una serie di opere sperimentali e di animazione che rappresentano forse il [...] suo momento creativo più autentico. Tra queste: Renaissance (1963); Les yeux des anges (1964); Le théâtre de M. et M.me Kabal (1967). Nel 1968 con Goto, l'île de l'amour realizzò il suo film migliore, ...
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Scrittore polacco (Varsavia 1909 - ivi 1983), ritenuto uno dei migliori prosatori della sua generazione. Ai primi racconti (Drogi nieuniknione "Strade inevitabili", 1936; Ład serca "Armonia del cuore", [...] 1938) fece seguire, dopo la guerra, una serie di racconti sull'occupazione tedesca (Noc "La notte", 1945) illustrando poi, nel romanzo Popioł i diament ("Cenere e diamante", 1948), le difficoltà dell'immediato ...
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Scrittore polacco (Strawczyn, Kielce, 1864 - Varsavia 1925). In quasi tutta la sua opera narrativa rivela una singolare capacità di rendere vivi personaggi ed eventi, e, nello stesso tempo, la tendenza [...] a sovrapporsi agli stessi fino a ridurli, talvolta, a pallidi eventi. Artista della sfumatura, dotato di un linguaggio particolarmente ricco, Z. affrontò con uguale impegno soggetti a sfondo sociale (Ludzie ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...