Scrittore polacco (Żitomir 1922 - Varsavia 1951). Esordì con una raccolta di poesie (Gdziekolwiek ziemia "Dovunque la terra", 1942) nella Varsavia occupata dai nazisti. Membro della Resistenza, fu arrestato [...] nel 1943 e deportato ad Auschwitz e Dachau. Dopo la guerra, soggiornò in Germania occidentale, pubblicando a Monaco un volume di racconti (Byliśmy w Oświeçimiu "Siamo stati ad Auschwitz", 1946), che raffiguravano, ...
Leggi Tutto
Pittore polacco (Cracovia 1891 - Sanary-sur-Mer, Var, 1953), naturalizzato francese. Allievo di J. Pankiewicz all'accademia di Cracovia, espose a Parigi per la prima volta nel 1911. Dopo aver servito nella [...] Legione straniera (1914-15), visse a Parigi, formando con A. Modigliani e Ch. Soutine un gruppo noto come morbidezza. Nel 1940 fuggì dalla Francia e si trasferì in Portogallo e quindi negli USA. Nel 1947 ...
Leggi Tutto
Poeta polacco (Gwoźnica, Slesia, 1901 - Varsavia 1970). Ermetico, ricercatore di stravaganze metriche e lessicali, è stato, dopo il 1925, uno dei promotori di una poesia polacca di avanguardia (Śruby "Viti", [...] ", 1963). Dopo la seconda guerra mondiale ha ricoperto cariche ufficiali ed è stato direttore della Biblioteca Iagellonica. La sua poesia è stata presa a modello dalla neoavanguardia polacca degli anni Sessanta e Settanta ("poesia linguistica"). ...
Leggi Tutto
Geofisico polacco naturalizzato statunitense (Leopoli 1936 - Cambridge, Massachusetts, 2016). Laureatosi in scienze all'Univ. di Varsavia, ha svolto attività di ricerca nell'Istituto di geofisica dell'Accademia [...] delle scienze polacca (1961-65). Trasferitosi negli Stati Uniti, è stato dapprima ricercatore (1965-69) e poi prof. alla University of Texas (Dallas) e successivamente, presso la Harvard University, prof. al dipartimento di scienze geologiche (1972- ...
Leggi Tutto
Scrittore e uomo politico polacco (Brest Litovsk 1758 - Parigi 1841). Aiutante di T. Kościuszko, fu fatto prigioniero nella battaglia di Maciejowice (1794); dal 1797 al 1802 visse in America, poi ritornò [...] a Varsavia, dove assunse importanti cariche politiche. Inviato in missione in Inghilterra durante la rivoluzione del 1831, visse poi, dal 1833, a Parigi. Connessa con la sua attività alla dieta è la commedia ...
Leggi Tutto
Scrittore polacco (Wolka Kozłowska, Masovia, 1858 o 1860 - Piaseczno, Varsavia, 1945). Esiliato (1880) in Siberia per la sua militanza socialista, si dedicò alla letteratura (Na kresach lasów, 1896; trad. [...] it. Ai confini delle foreste, 1946) e a studî etnografici (Jakuty, 1896). Ricco di esperienze vissute e di immaginazione romanzesca, scrisse, dopo il ritorno in patria (1896), una lunga serie di racconti ...
Leggi Tutto
Storico polacco (Poznań 1928 - ivi 1998), prof. dal 1961 nell'univ. di Poznań; membro (dal 1977) dell'Accademia delle scienze polacca. Si occupò di storia economica e in particolare delle origini del capitalismo, [...] secoli", 1973); Marksizm i historia ("Il marxismo e la storia", 1977; trad. it. La storiografia contemporanea, 1981); Gospodarka Polska a Europeiska ("L'economia polacca e europea", 1977); Zrozumienie historii ("La comprensione della storia", 1977). ...
Leggi Tutto
Filosofo polacco (Cracovia 1893 - ivi 1970), prof. all'univ. di Leopoli (1933-41), poi (dal 1945) all'univ. di Cracovia; direttore della riv. Studia philosophica (dal 1935). Il suo pensiero è informato [...] alla fenomenologia di E. Husserl. Tra le sue opere: Über die Gefahr einer petitio principii in der Erkenntnistheorie (1921); Essentiale Fragen (1925); Über die Stellung der Erkenntnistheorie im System ...
Leggi Tutto
Slavista polacco (Cracovia 1891 - ivi 1965); prof. di filologia slava nelle univ. di Poznań, Leopoli e Cracovia. Opere principali: O prasłowiańskiej metantonii ("Sulla metatonia protoslava", 1918); Gramatika [...] Szkice z dziejów rozwoju i kultury języka polskiego ("Saggi intorno alla storia dell'evoluzione e della cultura della lingua polacca", 1938); O pochodzeniu i praojcźyznie Słowian ("Sull'origine e la patria più antica degli Slavi", 1946); Język polski ...
Leggi Tutto
Matematico polacco (n. Varsavia 1896 - m. 1980), allievo di W. Sierpiński; prof. dell'univ. di Varsavia (dal 1934); vicepresidente dell'Accademia polacca delle scienze e socio straniero dei Lincei (dal [...] di K. riguardano soprattutto i fondamenti della topologia generale e si ricollegano agli studî e ai risultati della "scuola polacca" (K., W. Sierpiński, S. Banach, A. S. Zygmkund, ecc.). La rivista Fundamenta mathematicae, fondata da Sierpiński e ...
Leggi Tutto
polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...