Scrittore polacco (Żórawno, Halicz, 1505 - Rejowiec, Lublino, 1569). Proveniente dalla piccola nobiltà, autodidatta, si formò al servizio di famiglie aristocratiche; partigiano del movimento nobiliare [...] tendente a limitare i diritti della corona e il potere dell'aristocrazia, fu al tempo stesso un acceso fautore della Riforma. Diede espressione letteraria al suo programma politico-sociale nella Krótka ...
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Politologo e uomo politico polacco (Varsavia 1928 - Falls Church, Virginia, 2017), naturalizzato statunitense nel 1958. Negli Stati Uniti dal 1953, iniziò i suoi studi sull'URSS e sul totalitarismo presso [...] il Russian research center e il Center for international affairs dell'Harvard University (1953-60). Direttore dal 1961 del Research institute on communist affairs della Columbia University, membro (1966-68) ...
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Scrittore polacco (Kobiele Wielkie, Radom, 1867 - Varsavia 1925). Ebbe in gioventù vita avventurosa: fece parte di compagnie di attori girovaghi, fu per alcuni anni impiegato ferroviario e tentò anche [...] la vita monastica. Fece il suo primo tirocinio letterario con brevi racconti di fattura realistica; il suo primo romanzo Komedjantka ("La commediante", 1896), ricco di elementi autobiografici, si accentra ...
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Scrittore e poeta ebreo polacco (Zamość 1852 - Varsavia 1915). Considerato il padre della letteratura yiddish moderna, P. diede un notevole contributo anche alla letteratura ebraica, adattandovi differenti [...] correnti letterarie europee (naturalismo, neoromantiscismo, simbolismo). Della sua ampia attività letteraria, P. scrisse poesie, racconti, saggi, drammi teatrali e curò l'edizione di opere in yiddish, ...
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Poeta polacco (Korolówka, Tarnopol, 1903 - Varsavia 1983). La sua poesia è finemente elaborata e talvolta eccessivamente densa di elementi intellettualistici. Dapprima (1929-37) trattò motivi decadentistici: [...] Spotkanie w czasie ("Incontro nel tempo", 1929); Inna młodość ("L'altra giovinezza", 1933); Dzieje mieostygłe ("Storia non irrigidita", 1935); Strumień i milczenie ("Il ruscello e il silenzio", 1937). ...
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Uomo politico e umanista polacco (Skokówka 1542 - Zamość 1605); studiò alla Sorbona e a Strasburgo, ma determinanti nella sua formazione intellettuale furono gli anni trascorsi a Padova, dove studiò legge [...] con C. Sigonio; fu eletto nel 1563 (anno di pubblicazione della sua opera De Senatu Romano) rettore della "universitas iuristarum". Segnalato dal senato di Venezia, divenne (1565) segretario del re Sigismondo ...
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Scrittore polacco (Leopoli, od. Ucraina, 1945 - Cracovia 2021). Esponente della corrente poetica Nowa fala ("Nuova onda"), che negli anni Settanta propugnò la scelta di un linguaggio diretto da contrapporre [...] alla falsità della lingua ufficiale, impegnato nell'opposizione clandestina, negli anni Ottanta emigrò a Parigi. È autore di opere poetiche (Komunikat "Comunicato", 1972; Jechać do Lwowa "Andare a Leopoli", ...
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Logico e filosofo polacco (Serpuchov, Mosca, 1886 - Varsavia 1939), dal 1919 prof. di filosofia della matematica all'univ. di Varsavia. Allievo di K. Twardowski, fu (con A. Tarski e J. Łukasiewicz) tra [...] i maggiori esponenti della Scuola logica polacca. Cercò di ovviare alle difficoltà della fondazione insiemistica della matematica proponendo una originale soluzione per il paradosso di Russell, fondata sulla distinzione tra interpretazione ...
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Scrittore polacco (Varsavia 1907 - ivi 1985). Fu uno degli organizzatori della rivista Kwadryga (1927-31). I suoi poemi furono dedicati prevalentemente alla città della sua infanzia, Varsavia (Powrót na [...] Powiśle, "Ritorno a Powiśla", 1937; Notatnik warszawski, "Diario varsaviano", 1950; Drugi notatnik warszawski, "Secondo diario varsaviano", 1955). Durante l'occupazione tedesca scrisse numerosi canti patriottici ...
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Scrittore polacco (Kalnik, Ucraina, 1894 - Varsavia, 1980). Le sue liriche (Oktostychy "Ottave", 1919; Kasydy "Casside", 1925; Inne życie "Un'altra vita", 1938), i drammi (Kochankovie z Werony "Gli amanti [...] da fine sensibilità artistica, da delicata introspezione psicologica e da uno stile sorvegliato e puro. A un brano di storia contemporanea polacca è ispirato il vasto poema epico Sława i chwała ("La gloria e la fama", 1956-62), che ripropone, con ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...