CACCIA, Antonio
Alberto Postigliola
Nacque a Milano l'8 sett. 1801 da Giuseppe e Maria Brambilla, entrambi benestanti. Di vivace intelligenza ma insofferente della rigida disciplina dei collegi del [...] recò a Bruxelles, dove rimase per 15 mesi, e dove ritrovò vecchi amici, quali il Modena e il Gioberti e un esule polacco, il Lelewel. Assai numerosi, del resto, erano i patrioti e i letterati che il C. aveva conosciuto durante le sue peregrinazioni ...
Leggi Tutto
BRUNI, Vincenzo
Adriano Prosperi
Nato a Rimini nel 1532, iniziò gli studi universitari a Bologna, sostentandosi con un beneficio sulla chiesa della Polverara di Rimini, concessogli da Paolo III nel [...] d'Austria) fu seguita ben presto da numerose altre ristampe, nonché da traduzioni in latino, francese, tedesco, inglese, polacco, ecc.: l'impiego, immediato e costante per tutta la prima metà del sec. XVII, fattone nei collegi della Compagnia ...
Leggi Tutto
BENVENUTI, Giovanni Battista
Gaspare De Caro
Nacque a Crema nel 1658, da Cosimo, di famiglia nobile e facoltosa. Fu educato al mestiere delle armi secondo le tradizioni familiari che si gloriavano di [...] di Pécs (Cinquechiese) e il 12 ag. 1687alla battaglia di Mohács, che vide una grande vittoria dell'esercito austro-polacco. In questa occasione il generale Sigismondo Vecchi inviò il B. a presentare le felicitazioni d'uso al granduca di Lorena ...
Leggi Tutto
CELLI, Luigi
Alessandra Cimmino
Nato a Roma il 13 luglio 1825 da Domenico e Carolina Pastorini, dopo aver frequentato i corsi del Pontificio Seminario romano si iscrisse, nel novembre 1842, alla facoltà [...] canti Aldo, quattro poesie composte poco prima della morte, la traduzione (da una traduzione in francese) del poema L'alba del polacco Z. Krasiński, e quella di una breve composizione di T. Moore, L'ultima rosa dell'estate. La produzione giovanile è ...
Leggi Tutto
FRANCHI-VERNEY DELLA VALETTA, Giuseppe Ippolito
Fabio Antonini
Nacque a Torino il 17 febbr. 1848 da Alessandro, creato conte della Valetta nel 1860, e da Teresa Bianco. Si laureò in legge all'università [...] Farnese in Roma.
Infine vide la luce Chopin (Torino 1910), che costituisce uno dei primi saggi in lingua italiana sul compositore polacco (ristampa, ibid. 1923).
Il F. morì a Roma il 15 maggio 1911.
Si ricordano inoltre: La musica, in Il Secolo ...
Leggi Tutto
PIO XI, papa
Francesco Margiotta Broglio
PIO XI, papa. – Achille Ratti nacque a Desio, borgo tra Monza e Como, il 31 maggio 1857, quarto figlio di Francesco e di Teresa Galli di Saronno. Venne battezzato [...] , la sostituzione di Ratti in Alta Slesia con monsignor G.B. Ogno. Ma anche «l’iniziale simpatia degli ambienti polacchi per il Nunzio» veniva ormai a cadere e «iniziava l’aperta contestazione del rappresentante pontificio» che, «nel migliore dei ...
Leggi Tutto
BRUTO, Gian Michele
Domenico Caccamo
Nato a Venezia nel 1517, apparteneva a un'antica famiglia veneziana dell'ordine dei cittadini, già segnalatasi nelle lettere. Intorno al 1540 si recò a Padova, dove [...] favore dell'arciduca Ernesto, candidato al trono, il che lo mise in cattiva luce presso i suoi amici ungheresi e polacchi. Passò quindi a Vienna, dove entrò in contatto con il legato spagnolo Guglielmo Sanclemente, e venne assunto, grazie anche alla ...
Leggi Tutto
GUIDOTTI, Filippo
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna verso il 1335 da Gerardino di Cino e da Misina di Alberto Bonacatti, primogenito, sembra, di altri cinque fratelli: Alberto, Guidottino, Giovanni, Alemanno [...] nell'aprile 1395 lo creò nunzio apostolico presso il re di Polonia e collettore dei proventi della Camera apostolica dal Regno polacco. Nella scelta il papa tenne certo conto del fatto che in Polonia erano da tempo attivi e influenti due fratelli di ...
Leggi Tutto
PIGNATELLI, Francesco, principe di Strongoli
Luca Covino
PIGNATELLI, Francesco, principe di Strongoli. – Nacque a Napoli il 6 febbraio 1775 da Salvatore, principe di Strongoli, e Giulia Mastrilli.
Il [...] . Avvicinatisi a Roma i soldati borbonici del generale Karl Mack, ripiegò in Umbria per poi partecipare ai comandi del polacco Karol Kniaziewicz alla controffensiva nella battaglia del bosco di Falari, dove per il suo valore fu promosso capo di ...
Leggi Tutto
FILELFO, Francesco
Paolo Viti
Nacque a Tolentino, nell'odierna provincia di Macerata, il 25 luglio 1398.
Fu ben presto inviato a studiare a Padova, dove, fra gli altri, seguì i corsi di retorica di [...] dell'imperatore alle nozze del re di Polonia Ladislao II Iagellone: il giorno del matrimonio, il quarto del sovrano polacco, celebrato il 12 febbr. 1424, il F. recitò un'orazione epitalamica. Inviato dal Paleologo (allora in Italia) a Costantinopoli ...
Leggi Tutto
polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...