Ivan Groznyj
Naum Kleiman
(URSS 1943-1946, 1945 prima parte ‒ Ivan il terribile, 1958 seconda parte ‒ La congiura dei boiardi, bianco e nero/colore, 183m); regia: Sergej M. Ejzenštejn; produzione: Alma-Ata/Mosfil′m; [...] zarina, sulla cui tomba ha giurato vendetta nei confronti dei traditori, Ivan scopre il complotto di Kurbskij con il sovrano polacco Sigismondo e la fuga all'estero organizzata da parte di molti boiardi. Lo zar riunisce quindi alcuni suoi fedeli, tra ...
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Popiół i diament
Paolo Vecchi
(Polonia 1957-58, 1958, Cenere e diamanti, bianco e nero, 106m); regia: Andrzej Wajda; produzione: Stanisław Adler per Kadr; soggetto: dall'omonimo romanzo di Jerzy Andrzejewski; [...] della lezione del realismo poetico francese. In un'aristotelica unità di tempo, luogo e azione, sulle dissonanti cadenze della Polacca in la maggiore di Chopin, il protrarsi di una festa abitata da inconsapevoli ectoplasmi celebra il destino di una ...
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Negri, Pola
Melania G. Mazzucco
Nome d'arte di Barbara Apollonia Chałupiec, attrice cinematografica polacca, nata a Janowa il 31 dicembre 1894 e morta a San Antonio (Texas) il 1° agosto 1987. Bellezza [...] ostatni czyn (La sua ultima azione) e Żona (La moglie), entrambi del 1916 ‒ che fecero di lei una diva del cinema polacco, l''Asta Nielsen slava' si trasferì a Berlino per recitare in teatro con Max Reinhardt. Poco dopo fu scritturata dall'UFA, a ...
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Uher, Štefan
Eusebio Ciccotti
Regista cinematografico slovacco, nato a Prievidza (Slovacchia) il 4 luglio 1930 e morto a Bratislava il 29 marzo 1993. Autore di Slnko v síeti (1962, Il sole nella rete) [...] passion de Jeanne d'Arc, 1927, di Carl Theodor Dreyer), pregevole sul piano del racconto (la storia del giovane polacco nascosto nel convento dai francescani procede per ellissi) e della regia (espressivo il reiterato uso del semi-plongeé), tradisce ...
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Gastoni, Lisa
Stefano Masi
Attrice teatrale e cinematografica, nata ad Alassio (Savona) il 28 luglio 1935. Tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio degli anni Settanta ha impersonato un modello di [...] personaggi e cineasti che fossero in grado di consolidare la sua fama. In questo percorso si affidò anche al polacco Jerzy Kawalerowicz, che la diresse in un tormentato mélo psicologico, Maddalena (1972), dove l'attrice si ripropose come la ...
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Williams, Tennessee (propr. Thomas Lanier)
Anton Giulio Mancino
Drammaturgo, poeta, scrittore, sceneggiatore e autore televisivo statunitense, nato a Columbus (Mississippi) il 26 marzo 1911 e morto a [...] esempio insuperato di osmosi tra cinema e teatro, con Marlon Brando protagonista nella parte del rozzo e brutale immigrato polacco Stanley Kovalsky (uno dei più eccentrici personaggi della galleria di W., assieme alla Blanche della medesima opera, al ...
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Testimonianze - Marlon Brando
Edoardo Albinati
Marlon Brando
Il Novecento ha declinato una quantità di tipi umani molto diversi tra loro e tutti raffigurati con la massima nettezza di profilo nel cinema. [...] Williams che lo aveva creato pronosticò un'evoluzione o un lento distacco verso qualcosa di più classico: "dal polacco imbrillantinato passerai un giorno al tenebroso danese", intendendo dunque un percorso che dai bassifondi (della vita come della ...
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Jones, Jennifer
Maurizio Porro
Nome d'arte di Phyllis Isley, attrice cinematografica statunitense, nata a Tulsa (Oklahoma) il 2 marzo 1919. Dotata di un temperamento istintivo, che rispecchiava la sua [...] del maestro Ernst Lubitsch ‒ in cui disegnò con Charles Boyer la memorabile coppia (una fanciulla di umili origini e un intellettuale polacco) che mette in evidenza le rigide convenzioni del mondo inglese ‒ e quindi di Duel in the Sun. Al fianco di ...
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STEIGER, Rodney Stephen, detto Rod
Giovanni Grazzini
Attore cinematografico, televisivo e teatrale statunitense, nato a Westhampton (Long Island, New York) il 14 aprile 1925. Trascorsa un'infanzia difficile, [...] . riacquistò fama internazionale dando un cupo rilievo, in The pawnbroker (L'uomo del banco dei pegni), all'ebreo polacco divenuto strozzino dopo la persecuzione nazista, interpretazione che gli valse il premio del Festival di Berlino e la nomination ...
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REGIA (XXIII, p. 9; App. II, 11, p. 678)
Luigi Squarzina
Paolo Puppa
Dai tardi anni Cinquanta ai tardi anni Settanta la r. teatrale, se sotto un aspetto ha visto la sua inarrestabile affermazione, sotto [...] , a cura di F. Marotti, Milano 1971; A. Appia, Attore, musica e scena, a cura di F. Marotti, ivi 1975.
Per la scena tedesca e polacca: G. Fuchs, G. Fuchs e la sua riforma del teatro, in PT, 1961, n. 1; L. Schiller, Teatr Ogromy (Il Teatro Monumentale ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...