Poeta polacco (Gaj, Sandomierz, 1633 - Cracovia 1700). La sua opera principale è la Psalmodja Polska (1695) ove, in prosa biblica, sostenuto da un pathos sincero, il poeta si abbandona a riflessioni di [...] carattere patriottico e religioso sulla propria vita, sulla sua generazione e sugli avvenimenti del tempo (tra cui la liberazione di Vienna) ...
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Pseudonimo del poeta polacco Ludwik Kondratowicz (Smolhov, Minsk, 1823 - Vilnius 1862); scrisse poemi (Jan Dęborog, 1854) e drammi, ma è ricordato soprattutto per le sue liriche, ricche di spontaneità [...] espressiva. È tra i maggiori rappresentanti del genere della gawęda (narrazione discorsiva in versi o in prosa), in cui introdusse ambienti e personaggi popolari ...
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Poeta polacco (Kniahinin, Volinia, 1793 - Varsavia 1826); soggiornò a Venezia, dove conobbe Byron, e a Chamonix, da dove compì una delle prime ascensioni sul Monte Bianco e sull'Aiguille du Midi (1818). [...] Autore del poemetto Marja powieść ukraińska ("Maria, racconto ucraino", 1825), tragica storia di un amore contrastato, sullo sfondo delle steppe ucraine ...
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Scrittore polacco (Leopoli 1851 - ivi 1888). Poeta a tendenza sociale, detto "il poeta dei diseredati", prese parte attiva all'organizzazione del movimento socialista in Galizia e raffigurò in liriche, [...] in opere satiriche, nel dramma, la misera sorte del proletariato. La sua poesia Czerwony sztandard ("Bandiera rossa", 1881) divenne il canto dei socialisti polacchi. ...
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Poeta e drammaturgo polacco (Łódź 1873 - Czyrykowa 1918). I suoi drammi, permeati di teorie filosofiche di origine orientale, approfondiscono il tema della lotta tra il bene e il male (W mrokach złotego [...] pałacu, czyli Bazilissa Teofanu "Nelle tenebre del palazzo d'oro, ovvero la basilissa Teofano", 1909; Kniaź Patiomkin "Il principe P.", 1906, rappresentato nel 1925). Ricca di immagini fantastiche e ardite, ...
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Poeta polacco (n. Varsavia 1921 - m. ivi nel 1944 combattendo contro i tedeschi). Pubblicò due volumetti di versi con lo pseudonimo di Jan Bugaj; nel 1961 sono apparse le sue "Opere complete" (Utwory zebrane). [...] Nonostante una sostanziale fedeltà a modi e pensieri della tradizione romantica di Słovacki e Norwid, si accostò alla poetica dell'avanguardia catastrofista (C. Miłosz), in una veemente protesta contro ...
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Scrittore polacco (Varsavia 1920 - Rockford 1985). Fu prigioniero nei campi di concentramento nazisti; dopo il divieto di pubblicare in Polonia (1964) emigrò negli USA (1966), dove insegnò in varie università. [...] La sua fama è legata al romanzo Zły ("Il cattivo", 1955), epopea della Varsavia marginale; notevole anche il suo Dziennik 1954 ("Diario 1954", ed. integrale 1980). Di minor interesse i suoi pamphlets anticomunisti, ...
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Poeta e uomo politico polacco (Sandomierz 1613 - Chateauvilain, Francia, 1693). Partigiano della politica filofrancese, nel 1678 prese la cittadinanza francese e divenne agente segreto di Luigi XIV. Felice [...] imitatore di G. B. Marino (il poema Psyche, pubbl. post. tra il 1696 e il 1698, ma scritto molto prima, è una parafrasi del 4º canto dell'Adone) e, in genere, del secentismo, scrisse brevi liriche d'amore, ...
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Scrittore polacco (Leopoli 1597 - ivi 1677). Più volte borgomastro della sua città, di cui scrisse in alcune opere latine a carattere cronachistico, è ricordato soprattutto per la raccolta Sielanki nowe [...] ruskie ("Nuovi idillî ruteni", 1663), continuazione ideale delle Roxolanki del fratello Szymon (v.) e pubblicata a nome di quest'ultimo, in realtà morto parecchi anni prima. Il ciclo contiene diciassette ...
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Umanista e storico polacco (Biecz, Cracovia, 1512 - Heilsberg, Prussia Orientale, 1589); coadiutore di S. Osio, gli successe come vescovo della Warmja (dal 1579); acquistò fama, in Polonia e all'estero, [...] con De origine et rebus gestis Polonorum (1555), opera di erudizione, ma anche volta a difendere il clero e ad avversare la politica della nobiltà. Famosi il saggio Polonia, sive de situ, populis, moribus... ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...