Scrittore polacco (Varsavia 1914 - ivi 1978). Il romanzo che lo ha reso famoso, Jezioro Bodeńskie ("Il lago di Costanza", 1946) è costruito sui ricordi degli internati in un lager hitleriano. D. è autore [...] di numerosi racconti brevi e bozzetti che prendono ironicamente di mira la società e le idee del mondo contemporaneo (Słotne wieczory "Sere di pioggia", 1957; Na piéć minut przed zašnięciem "Cinque minuti ...
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Scrittore e giornalista polacco (Błażkowa, Galizia orientale, 1873 - Milanówek, Varsavia, 1944). Nei suoi saggi critici (Słoń wśród porcelany "L'elefante in mezzo alla porcellana", 1934), nel romanzo Pałuba [...] ("Tronco incavato", 1907) e nei racconti (Nowele, 1906), è animato da un atteggiamento polemico contro l'irrazionalismo e il decadentismo nella vita e nell'arte della Polonia contemporanea. L'opera Walka ...
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Scrittore polacco (Częstochowa 1933 - Varsavia 1999), autore di racconti (Podróż na wierzchołku nocy "Viaggio sulla cima della notte", 1958; Pożar "L'incendio", 1982) e romanzi (Spisek "La congiura", 1966; [...] Dwie głowy ptaka "Le due teste dell'uccello", 1970; Odpocznij po biegu, 1976, trad. it. In fondo alla strada, 1983; Pismak "Lo scribacchino", 1984). Problema centrale della sua narrativa è il rapporto ...
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Scrittore polacco (Slavuta 1791 - Čudnov, Žitomir, 1866). Scrisse i Pamiątki pana Seweryna Soplicy ("Memorie del signor Seweryn Soplica", 4 voll., 1893), capolavoro del genere, tipico della piccola nobiltà [...] , della gawęda (narrazione di episodî anche spiccioli condotta in forma molto discorsiva); in esso rievocò con vivacità la vita polacca della seconda metà del sec. 18º. Scrisse poi varî romanzi storici, ma solo Listopad ("Novembre", 3 voll., 1845-46 ...
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Scrittore polacco (n. in Volinia 1752 - m. Końskowola 1821). Fu ai tempi di Stanislao Augusto una delle menti più aperte alle riforme e attaccò i reazionarî con satire e fogli volanti anonimi. Trattò argomenti [...] simili in una serie di commedie (spesso riadattamenti di opere francesi) che, per vivezza di dialogo e nobiltà d'intenti, ebbero grande successo: Zabobonnik ("Il superstizioso", 1780); Fircych w zalotach ...
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Poeta polacco (Leopoli 1558 - Czernięcin 1629). Di origine borghese, trascorse la sua vita al servizio di Jan Zamoyski, che gli affidò (1593) l'organizzazione dell'Accademia di Zamość. Fu fecondo poeta [...] in lingua latina (importante la tragedia Castus Ioseph, 1587), ma la sua fama è affidata a Sielanki ("Idillî", 1614), in cui, pur seguendo le orme di Teocrito e Virgilio, ritrae con un delicato senso realistico la vita campagnola polacca del tempo. ...
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Filologo polacco (Radom 1917 - Cracovia 2012); prof. nell'univ. Jagellonica di Cracovia. Fra i massimi studiosi della letteratura polacca medievale e rinascimentale (Sarmacja. Studium z problematyki słowiańskiej [...] dei secc. 15º e 16º", 1950; Wśród impresorów krakowskich doby renesansu "Fra gli stampatori cracoviani del Rinascimento", 1977), ha dedicato importanti ricerche alle relazioni tra la cultura polacca e quelle di altri paesi, soprattutto l'italiana. ...
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Poeta polacco in lingua latina (Januszkowo, presso Żnin, 1516 - Cracovia 1543). Studiò a Padova dove fu laureato in filosofia e coronato poeta e dove scrisse buona parte delle sue Elegie (una dedicata [...] a P. Bembo), un libro di Epigrammi, e parecchie poesie d'occasione, mostrando una commossa aderenza, pur attraverso le inevitabili influenze degli elegiaci latini, alle cose viste e vissute. Interessantissima ...
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Narratore polacco (Siekierzyńce, Volinia, 1905 - Varsavia 1970). Al racconto a sfondo psicologico Adam Grywald (1936) fecero seguito Mury Jeryche ("Le mura di Gerico", 1946), Niebo i ziemia ("Cielo e terra", [...] 2 voll., 1949-50), in cui sono ritratte la vita politica e sociale polacca nell'immediato anteguerra. Uczta Baltazara ("Il festino di Baltazar", 1952) riflette la realtà del dopoguerra, Spiżova brama ("La porta di bronzo", 1960) ha come sfondo il ...
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Poeta polacco (Szczurowa, distretto di Brzesko, 1893 - presso Annopol 1939, suicida). Originale talento poetico, ricco di ispirazione e di vigile senso formale, fece parte del gruppo letterario di Cracovia [...] Helion, del cui organo, Gazeta literacka ("La Gazzetta letteraria"), fu redattore dal 1931 al 1934. Tra le sue opere: Promień i grom ("Il raggio e il tuono", 1919); Głósy ziemi ("Le voci della terra", ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...