Scrittore turco (Salonicco 1902 - Mosca 1963). Il padre era un diplomatico, la madre discendeva da un esule polacco. Attratto dal comunismo, visse in URSS fra il 1921 e il 1928. Tornato in patria, fu imprigionato [...] per la sua attività politica (1938-50); soggiornò quindi ancora in URSS e girò anche il mondo quale rappresentante della cultura comunista internazionale. Introdusse nella poesia turca il verso libero ...
Leggi Tutto
Kaplinski, Jaan
Pietro Umberto Dini
Poeta estone, nato a Tartu il 22 gennaio 1941 da madre estone e padre polacco. Laureatosi in letteratura francese all'Università di Tartu, ha collaborato con tale [...] , della commedia Neljakuningapäev (1977, Il giorno dei quattro re), di saggi di linguistica e traduzioni da varie lingue (polacco, spagnolo, francese, inglese).
bibliografia
Poeti estoni, a cura di M. Guidacci, V. Sallo, Roma 1973.
E. Nirk, Estonian ...
Leggi Tutto
Orlev, Uri
Margherita d’Amico
L’arte della sopravvivenza
Cresciuto in mezzo agli orrori della persecuzione nazista, Uri Orlev, scrittore polacco di famiglia ebrea, ha tratto da esperienze di vita la [...] e alla madre Zofia, finché quest’ultima viene assassinata dai nazisti. I bambini si salvano grazie all’ospitalità di famiglie polacche, ma nel 1943 vengono catturati e imprigionati nel lager di Bergen-Belsen (dove morì anche Anna Frank, autrice del ...
Leggi Tutto
Storico della letteratura (Pietroburgo 1870 - Saratov 1935). Membro delle Accademie delle scienze russa e ucraina, condusse ricerche fondamentali sulla storia del teatro popolare russo, polacco e ucraino [...] nei secc. 17º e 18º, sulla letteratura popolare e sulla versificazione russa e ucraina. Tra le sue opere maggiori: Slovo o polku Igorevim ("Il Canto della schiera d'Igor", 1926); Očerki po istorii poetičeskogo ...
Leggi Tutto
Scrittrice e pedagogista polacca (Varsavia 1798 - Passy 1845). Oltre che all'educazione della donna, si dedicò con passione anche all'infanzia fondando il primo periodico polacco per ragazzi (Rozrywki [...] dla dzieci "Svaghi per ragazzi", 1824-28). Tra i suoi romanzi, Dziennik Franciszki Krasinskiej ("Il diario di F. K.", 1825) è considerato per finezza psicologica e per l'ampio sfondo ambientale una delle migliori opere polacche del 19º secolo. ...
Leggi Tutto
VERNE, Jules
Salvatore Rosati
Scrittore francese, nato a Nantes l'8 febbraio 1828, morto ad Amiens il 24 marzo 1905. Che fosse in origine un ebreo polacco convertito poi al cattolicesimo e che avesse [...] tradotto nel francese Verne il suo originario cognome di Olszewicz (entrambe le parole contengono il significato di "ontano") è supposizione priva di fondamento. Figlio di un avvocato, fece gli studî nella ...
Leggi Tutto
Scrittore (1794-1851); appartenente alla nobiltà polacca della regione di Vitebsk, fu tra i primi studiosi della cultura e della lingua bielorussa, benché le sue opere più importanti siano scritte in polacco [...] e in russo. Tre sue poesie in bielorusso (due del 1809 e una del 1812) sono comunque tra le prime voci della nascente letteratura bielorussa dell'Ottocento ...
Leggi Tutto
Monaco bulgaro (n. Bansko 1722 - m. 1798) del convento di Chiliandàri sul Monte Àthos. La sua Istorja slavianobălgarskaja ("Storia slavo-bulgara", 1762; pubbl. 1844), scritta in paleoslavo ammodernato, [...] influenzata dagli Annales di C. Baronio (recepiti attraverso il polacco P. Skarga e da questo passati in Russia e di lì sino a P.), pur non essendo un'opera molto originale, segna l'inizio della letteratura bulgara moderna; soprattutto, da essa ha ...
Leggi Tutto
Personaggio letterario del romanzo Homme qui rit (1869) dello scrittore francese V. Hugo (1802-1885): è un saltimbanco filosofo che alleva il protagonista, Gwynplaine, e la cieca Dea.
Lo stesso nome [...] ha un personaggio del Quo vadis? (1896) dello scrittore polacco H. Sienkiewicz (1846-1916): è un buon gigante che protegge e salva dalla morte la propria padrona, la cristiana Licia. ...
Leggi Tutto
VIŠTELAUSKAS, Andreas
Giuseppe Salvatori
Scrittore e patriota lituano, nato a Zapiškis il 24 novembre 1837. Emigrato, si arruolò fra i volontarî di Garibaldi e fu fatto prigioniero dai pontifici. A [...] Dresda si legò di stretta amicizia con lo scrittore polacco J. I. Kraszewski, di cui tradusse in versi lituani il poema Witolrauda (1881). Dall'estero collaborò alle riviste e ai giornali che si pubblicavano in Lituania, scrivendo articoli e poesie ...
Leggi Tutto
polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...